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26 novembre 2015

 

Israele, stretta sui minorenni: carcere a 12 anni

 

27 novembre – Cisgiordania. Palestinese investe soldati: ucciso

Un palestinese è morto stamattina dopo aver provato a investire un gruppo di soldati israeliani nei Territori occupati. L’uomo, secondo la ricostruzione dei fatti fornita da Israele, ha lanciato la sua macchina contro i militari alla fermata di un autobus, nei pressi di una colonia ebraica, ferendo due soldati. I militari hanno aperto il fuoco e ucciso l’aggressore. Nena News

 

Roma, 26 novembre 2015, Nena News –

 

Israele stringe la morsa intorno ai palestinesi, estendendo ai minorenni palestinesi con cittadinanza israeliana il trattamento riservato a quelli dei Territori occupati. Ieri il Parlamento dello Stato ebraico ha approvato in prima battuta un emendamento alla legge sui giovani che consentirà di mettere agli arresti anche bambini di 12 anni (64 sì, 22 no).

Siamo alle fasi preliminari, ma se la nuova norma entrerà in vigore, come ci si aspetta, sarà possibile porre agli arresti domiciliari per reati di terrorismo minorenni sotto i 14 anni, compiuti i quali scatterà il trasferimento in carcere. I bambini palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza già finiscono in carcere dai 12 anni, in base alla legge militare israeliana.

A sponsorizzare la proposta di legge è Anat Berko, parlamentare del Likud, che ha parlato di reclutamento di bambini-terroristi , citando a esempio quanto fa il sedicente Stato Islamico, nel solco delle dichiarazioni del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che all’indomani degli attentati di Parigi aveva paragonato quanto sta accadendo in Israele e nei Territori occupati dall’inizio di ottobre al terrorismo jihadista. “Ci sono palestinesi terroristi di 11 anni: bambini reclutati davanti alle scuole”, ha detto la parlamentare, “Questa legge garantirà sicurezza ai cittadini israeliani, ebrei e arabi”.

Sono quasi due mesi che si sono acuite le tensioni in Israele e in Cisgiordania, dove oggi sono stati uccisi due palestinesi, uno durante un presunto tentativo di accoltellamento a un posto di blocco. Sono 93 i palestinesi morti in queste settimane di tensione, di cui almeno 23 minorenni. Sono infatti i giovani a essere scesi in piazza nelle ultime settimane, per contestare l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

Sono 19, invece, gli israeliani uccisi in attacchi prevalentemente con coltelli da parte di palestinesi, questi ultimi spesso freddati sul posto durante le aggressioni. Esercito e polizia hanno avuto mano libera nella risposta a questo tipo di attacchi e alcuni politici israeliani hanno esortato i cittadini ad armarsi, mentre diverse organizzazioni hanno contestato le versioni israeliane di queste aggressioni.

Intanto, oggi in Cisgiordania i blitz dei soldati israeliani hanno portato ad un’altra raffica di arresti, in particolare nella città di Hebron, dove i militari hanno arrestato alcuni minorenni, tra cui un bambino di dieci anni, secondo l’International Middle East Media Center. Nena News

 

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