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Nov. 7, 2015 14:28

 

Le forze israeliane irrompono in un centro di attivisti a Hebron

 

Sabato a Hebron, i soldati israeliani hanno fatto irruzione in una serie di proprietà palestinesi, tra cui la sede di un gruppo attivista locale, mentre i coloni effettuavano una serie di attacchi violenti nella parte meridionale della città.

Jawad Abu Aisheh, delegato del gruppo di attivisti Youth Against Settlements, ha detto a Ma'an che le forze israeliane hanno fatto irruzione in un certo numero di case a Tel Rumeida, alle 6 del mattino, e hanno trattenuto i loro residenti all'interno degli edifici.

Abu Aisheh ha detto che i soldati hanno fatto irruzione anche nella sede di Youth Against Settlements, conosciuta anche come Beit Sumoud, o Casa della Fermezza, trattenendo all’interno il leader del gruppo, Issa Amro, insieme con un attivista italiano. Anche un attivista tedesco è stato trattenuto lì, ma l'ambasciata tedesca ha ottenuto la sua liberazione.

Egli ha aggiunto che i soldati israeliani avevano dichiarato la loro intenzione di rimanere all'interno delle proprietà per almeno 24 ore. Issa Amro ha iniziato uno sciopero della fame fino a quando i soldati israeliani hanno lasciato l'edificio.

Suhaib Zaideh, un volontario di Youth Against Settlements, ha detto che era a conoscenza che i soldati israeliani stavano trattenendo almeno una famiglia all'interno della loro casa, dal primo mattino. I soldati avevano confiscato i telefoni cellulari, per poi chiudere la famiglia in una stanza. Zaideh ha aggiunto che le forze israeliane hanno aggredito una troupe TV Palestina, impedendogli di documentare le aggressioni da parte dei coloni e dei soldati nella zona di Tel Rumeida.

L'esercito israeliano, che mantiene una forte presenza nella città segregata, facilita l’aumento e l’attività di migliaia di pellegrini ebrei, molti dei quali coloni, riuniti in città per commemorare la scomparsa della Sarah biblica.

Un portavoce dell'esercito israeliano ha detto che non era in grado di approfondire l'attività corrente a Hebron.

 

Attacchi dei coloni

Sabato, coloni israeliani, sono stati segnalati per aver effettuato una serie di attacchi violenti contro i palestinesi in tutto il centro di Hebron. Gli abitanti del posto hanno detto a Ma'an che un gruppo di coloni hanno attaccato le abitazioni vicino alla moschea Ibrahimi, dichiarando che era il luogo di sepoltura di Sarah, e insultanto ipalestinesi della zona Jabir, minacciando di ucciderli.

I coloni hanno tentato di rapire Raafat Jabir, un residente palestinese, e lanciato pietre contro le case palestinesi nel quartiere di al-Salamya, mentre sono stati segnalati soldati e ufficiali di polizia israeliani che le chiudevano.

I coloni israeliani hanno attaccato anche proprietà palestinesi nel quartiere di Tel Rumeida, allo stesso tempo, mentre i soldati israeliani entravano nelle proprietà del quartiere. Um Abed, un residente di Shuhada Street, ha dichiarato: "Chiediamo alle persone di Hebron di aiutarci e proteggerci dagli attacchi dei coloni." Aggiungendo che aveva visto i coloni israeliani assalire e ferire due attivisti stranieri.

Scontri sono scoppiati anche tra palestinesi e forze israeliane all'ingresso di al-Shuhada Street dopo che una moschea locale a Tel Rumeida ha segnalato annunci di allarme mentre coloni israeliani attaccavano le case palestinesi.

 

Le forze israeliane complici degli attacchi dei coloni

Gli eventi di sabato avvengono dopo oltre di un mese di attacchi violenti dei coloni contro i palestinesi e le loro proprietà.

Martedì, il primo ministro, Rami Hamdallah, si è appellato alle forze di sicurezza palestinesi perchè pattuglino le zone di al-Shuhada Street e Tel Rumeida in Hebron, al fine di fornire sicurezza e protezione ai palestinesi contro gli assalti dei coloni israeliani.

Amnesty International ha chiesto, la settimana scorsa, che il governo israeliano protegga i palestinesi nella zona di Hebron dai crescenti attacchi da parte dei coloni, di cui le forze militari sono state complici.

Nonostante l'aumento del numero di palestinesi uccisi da militari israeliani in esecuzioni extragiudiziali nella città, i residenti palestinesi hanno detto al gruppo di diritti internazionali che si sentono minacciato dai civili israeliani, molti dei quali armati, che vivono negl’insediamenti abusivi intorno alla città. "In meno di un mese, gli attacchi da parte dei coloni israeliani contro i palestinesi di Hebron si sono intensificati, da quello che era già un livello inaccettabilmente elevato", ha dichiarato Philip Luther, direttore per il Medio Oriente e Nord Africa del Programma di Amnesty International.

Philip Luther ha invitato le forze israeliane ad applicare la loro responsabilità di proteggere i civili palestinesi che vivono sotto occupazione dagli attacchi dei coloni, prevenire la violenza dei coloni, e arrestare i colpevoli responsabili per la violenza.

"La loro apparente mancanza di intervento durante alcuni dei recenti attacchi dei coloni li rende efficacemente complici … L'incremento di attacchi dei coloni registrato questo mese proviene da un lungo campionario di attacchi eseguiti impunemente, a volte con l'aiuto apparente o tacito delle forze israeliane" ha dichiarato Amnesty.

 


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Nov. 7, 2015 14:28

 

Israeli forces storm homes, activist center in Hebron

 

Israeli soldiers stormed a number of Palestinian properties, including the headquarters of a local activist group, in Hebron on Saturday, while settlers carried out a range of violent attacks across the southern West Bank city.

Jawad Abu Aisheh, deputy of the Youth Against Settlements activist group, told Ma'an that Israeli forces stormed a number of homes in Hebron's Tel Rumeida neighborhood at 6 a.m., and had been holding their residents inside the buildings ever since.

Abu Aisheh said that soldiers also stormed Youth Against Settlements' headquarters, known as Beit Sumoud, or House of Steadfastness, and were holding the group's head, Issa Amro, inside, together with an Italian activist.

A German activist had also been held there, but the German embassy was able to secure his release, Abu Aisheh said.

He said that Israeli soldiers had declared their intention to remain inside the properties for at least 24 hours. He added that Issa Amro had gone on hunger strike until the Israeli soldiers left the building.

Suhaib Zaideh, a volunteer with Youth Against Settlements, said he was aware of Israeli soldiers holding at least one family inside their house since the early morning. Soldiers had reportedly confiscated the family's cell phones and locked them in one room.

Zaideh added that Israeli forces assaulted Palestine TV crew and prevented them from documenting assaults by settlers and soldiers in the Tel Rumeida area.

The Israeli army, which maintains a heavy presence in the segregated city, was increasing their activity as thousands of Jewish pilgrims -- many of them settlers -- gathered in the city to commemorate the passing of the Biblical Sarah.

An Israeli army spokesperson said she was unable "to elaborate on current activity in Hebron."

 

Settler attacks

Israeli settlers were reported to have carried out a range of violent attacks on Palestinians across central Hebron throughout Saturday.

Locals told Ma'an that a group of settlers attacked homes near the Ibrahimi Mosque -- said to be the burial place of Sarah -- and verbally abused Palestinians in the city's Jabir neighborhood, threatening to kill them.

Settlers reportedly attempted to kidnap a Palestinian resident, Raafat Jabir, and threw stones at Palestinian homes in the al-Salamya neighborhood, while Israeli soldiers and police officers were reported to have looked on.

Israeli settlers also attacked Palestinian property in Tel Rumeida neighborhood, at the same time as Israeli soldiers were entering properties in the neighborhood.

Um Abed, a resident of Shuhada Street, said: "We call upon the people of Hebron to help us and protect us from settlers' assaults."

She said that she had watched Israeli settlers assault and injure two foreign activists.

Clashes also erupted between Palestinians and Israeli forces at the entrance of the al-Shuhada Street after a local mosque in Tel Rumeida signaled warning announcements as Israeli settlers attacked Palestinian homes.

 

Israeli forces complicit in settler attacks

Saturday's events comes after more than a month of violent settler attacks against Palestinians and their property.

Prime Minister Rami Hamdallah on Tuesday called for Palestinian security forces to be allowed to patrol in the al-Shuhada Street and Tel Rumeida areas of Hebron in order to provide "security and protection" for Palestinians against Israeli settler assaults.

Amnesty International last week demanded that the Israeli government to protect Palestinians in the Hebron area from increased attacks by Israeli settlers in which military forces have been "complicit."

Despite rising numbers of Palestinians killed by Israeli military in "extrajudicial executions" in the city, Palestinian residents told the international rights group that they feel "just as threatened by the Israeli civilians, many of them armed, living in illegal settlements around the city."

"In the space of less than a month, attacks by Israeli settlers on Palestinians in Hebron have escalated from what was already an unacceptably high level," said Philip Luther, Director for the Middle East and North Africa Program at Amnesty International.

Luther called on Israeli forces to meet their responsibilities to protect Palestinian civilians living under occupation from settler attacks, prevent settler violence, and hold perpetrators accountable for violence.

"Their apparent failure to intervene during some of the recent settler attacks effectively makes them complicit."

"The reported increase of settler attacks this month come from a long pattern of attacks carried out with impunity, sometimes with the apparent assistance or acquiescence of Israeli forces," Amnesty said.

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