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http://www.maannews.com

Nov. 7, 2015 10:27

 

B'Tselem: i residenti del distretto di Hebron vengono sottoposti a misure draconiane

 

Mentre Hebron rimane al centro della violenza nel territorio palestinese occupato, il gruppo per i diritti israeliani B'Tselem ha condannato, Venerdì, le azioni di Israele come immorali e terribili.

Almeno 22 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nel distretto di Hebron dall'inizio del mese scorso, la maggior parte dopo gli attacchi che, presumibilmente, hanno tentato contro gli israeliani.

Con conseguenti restrizioni su tutta la zona, da parte delle forze israeliane, a causa dell'aumento della violenza, B'Tselem ha riferito che le restrizioni proteggono i coloni israeliani nell'area, mentre puniscono la maggioranza degli abitanti palestinese.

Il gruppo ha aggiunto che le nuove restrizioni poste dalle forze israeliane ai palestinesi nella zona di Hebron, è conforme con una vecchia politica di Israele che si basa sul "principio di separazione". La politica è in realtà una segregazione fisica e legale tra i coloni israeliani che vivono illegalmente nella zona, protetti dai militari israeliani, e la maggioranza palestinese.

Mentre l'esercito israeliano si è impegnato di continuare a permettere, come di consueto, un tessuto di vita il più normale possibile per tutti i residenti, B'Tselem ha affermato che la dichiarazione era "un grido lontano dalla realtà." "Non c'è stato alcun normale tessuto della vita a Hebron per molti giorni, e le misure adottate in nome della sicurezza sono draconiane e non dettata dalla realtà".

Il 29 ottobre, le forze israeliane hanno completamente isolato la città, nella zona di Tel Rumeidah vicino alla Città Vecchia dei palestinesi.

L'accesso è stato dato solo ai "residenti registrati" della zona che devono passare attraverso lunghi controlli di sicurezza entrando e uscendo, ha detto il gruppo. I nomi dei residenti vengono verificati su elenchi tenuti dalle forze israeliane al checkpoint militare di Bab al-Zawiya che conduce nel quartiere.

Alcuni residenti si sono rifiutati di aggiungere i loro nomi alla lista, nel tentativo di protestare contro una politica che impone loro di ottenere un permesso per rientrare nelle loro case, ha riferito B'Tselem, mentre ad altri è stato negato l'ingresso a causa di errori commessi dal personale al checkpoint.

 

Gravi disagi

B'Tselem ha aggiunto che a Tel Rumeida vivono circa 50 famiglie palestinesi, tre delle quali sono recentemente partite dopo le vessazioni subite da parte delle autorità israeliane. Un ricercatore che ha visitato la zona ha detto che si presenta come una città fantasma.

Coloro che rimangono visibili nel quartiere sono i coloni israeliani, molti portano armi da fuoco, protetti dalle forze militari israeliane pesantemente armate.

Tutti i negozi palestinesi e le attività commerciali nelle vicinanze della moschea di Ibrahim sono stati costretti a rimanere chiuso per più di una settimana mentre ai proprietari è stato impedito l'accesso alla zona.

Nella zona di Hebron, anche villaggi e cittadine sono rientrati nelle misure punitive da parte delle autorità israeliane. Il villaggio di Dura ovest di Hebron, è stato sigillato da un cancello, costringendo i residenti a passare da una backroad stretta e sassosa.

A sud di Hebron, le forze israeliane controllano individualmente ogni persona e veicolo che attraversa la città di Yatta, con conseguenti massicci file di traffico, ha riferito B'Tselem.

Ora i Gates bloccano le uscite di Beit Einun e Bani Naim a est di Hebron, e a tutti gli uomini di età inferiore ai 25 anni è stata impedita l'uscita dal villaggio di Sair dal 1 novembre. "Questi passaggi costituiscono una punizione collettiva per i residenti di Hebron che non sono sospettati di nulla e che però sono costretti a subire gravi impedimenti alla loro vita quotidiana", secondo la documentazione fornita dal gruppo per i diritti B'Tselem.

 


http://www.maannews.com

Nov. 7, 2015 10:27

 

B'Tselem: Hebron district residents undergoing 'draconian' measures

 

As Hebron remains at the center of violence in the occupied Palestinian territory, Israeli rights group B’Tselem on Friday condemned Israeli actions there as “immoral” and “awful.”

At least 22 Palestinians have been killed by Israeli forces in the Hebron district since the beginning of last month, the majority after allegedly attempting attacks on Israelis.

Following documentation of restrictions placed in the area by Israeli forces since the increase in violence, B’Tselem said that the moves protect Israeli settlers in the area while punishing the greater Palestinian public.

The group said that new restrictions placed by Israeli forces on Palestinians in the Hebron area fall in line with an old Israeli policy based on the "principle of separation."

The policy is in effect a physical and legal segregation between Israeli settlers living illegally in the area and protected by the Israeli military, and the Palestinian majority, B’Tselem said.

While the Israeli army has pledged to "continue to allow as normal a fabric of life as possible for all residents," B'Tselem said the statement was "a far cry from reality."

"There has been no 'normal fabric of life' in Hebron for many days, and the measures taken in the name of security are draconian and not dictated by reality," the group said.

On Oct. 29, Israeli forces completely closed off the city’s Tel Rumeidah neighborhood near the Old City to Palestinians.

Access has only been given to "registered residents" of the area who must go through lengthy security checks upon entering and leaving, the group said.

Names of residents are verified on lists held by Israeli forces at the Bab al-Zawiya military checkpoint leading into the neighborhood.

Some residents refused to add their names to the list in a bid to protest a policy that requires them to hold a permit to enter their own homes, B’Tselem reported, while others have been denied entry due to mistakes made by checkpoint personnel.

 

Serious disruptions

Around 50 Palestinian families live in Tel Rumeida, three of whom recently left after harassment from Israeli authorities, B’Tselem said, adding that a field researcher who visited the area said it "looks like a ghost town."

Those who remain visible in the neighborhood are Israeli settlers, many carrying firearms, who are protected by heavily-armed Israeli military forces.

All Palestinian stores and businesses nearby the Ibrahimi Mosque have been forced to remain closed for over a week as owners are prevented access to the area

Hebron-area villages and towns have also come under punitive measures from Israeli authorities.

The village of Dura west of Hebron was sealed by a gate, forcing residents who wish to enter and exit the area to travel via a narrow and rough backroad.

South of Hebron, Israeli forces have been individually checking every person and vehicle crossing out of the city of Yatta, resulting in massive traffic backups, B'Tselem said.

Gates now block the exits of Beit Einun and Bani Naim east of Hebron, and all men under the age of 25 have been prevented exit from the village of Sair since Nov. 1, according to documentation by the group.

"These steps constitute collective punishment of residents of Hebron who are suspected of nothing and are forced to suffer serious disruptions in their daily lives," B'Tselem said.

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