Infopal - 24/11/2015 - Lunedì pomeriggio, le forze israeliane hanno ucciso un ragazzo palestinese, Alaa Khalil Sabah Hashah, di 16 anni, del campo profughi di Askar, dopo che aveva tentato di accoltellare un soldato israeliano al check-point di Huwwara, a sud di Nablus. L’esercito israeliano ha affermato che il ragazzo si era avvicinato al check-point estraendo un coltello e tentando di colpire un soldato, ma questo ha aperto il fuoco uccidendolo.

 

Ma’an - Infopal - 24/11/2015 - Lunedì, un Palestinese, Ahmad Jamal Taha, 16 anni, è stato ucciso dopo aver accoltellato a morte un soldato israeliano nella Route 443, a ovest di Ramallah. Le forze israeliane hanno sparato al ragazzo, uccidendolo.

Taha era di Qutna, vicino a Ramallah. Il sito israeliano Ynet ha riferito che il soldato ucciso si chiamava Ziv Mizrahi e aveva 20 anni.

 

Imemc - maannews - Infopal - 24/11/2015 - Martedì mattina, un Palestinese, Asmi Sahel Naffa’, 21 anni,  è stato colpito dal fuoco israeliano dopo aver investito un gruppo di soldati israeliani al check-point di Za’atara, nel distretto di Nablus, ferendone quattro. Tre dei soldati sono stati lievemente feriti, secondo fonti media israeliane. Non è chiaro se l’incidente sia stato intenzionale o casuale. L’autista palestinese, uno studente di legge di Jenin che studia presso l’università an-Najah di Nablus è stato colpito diverse volte ed è seriamente ferito. I soldati di occupazione in Cisgiordania e Gerusalemme sono addestrati a sparare ad autisti palestinesi quando sospettano attacchi, anche se non sono sicuri che siano tali. L’esito è di diversi Palestinesi coinvolti in investimenti involontari uccisi dalle forze israeliane.

 

Maannews - 24/11/2015 - Martedì le forze israeliane hanno arrestato un bambino palestinese di otto anni della città di Beit Ummar, locale lo ha riferito un funzionario. Muhammad Ayyad Awad, portavoce di un Comitato Popolare, ha detto che i soldati israeliani hanno trattenuto Youssef Ahmad Mahmoud al-Alami di otto anni, per più di due ore prima di arrestarlo. È stato ammanettato, bendato, e costretto a rimanere a terra prima di essere portato alla Etzion DCO per l'interrogatorio. Alla famiglia di al-Ajami è stato impedito di avvicinarsi al figlio durante l'incidente. L'ufficio di collegamento palestinese ha preso contatto con il loro omologo israeliano per ottenere la liberazione del ragazzo.

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