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09 ott 2015

 

4 palestinesi uccisi dai soldati israeliani a Gaza

 

I militari hanno aperto il fuoco contro i manifestanti che si erano avvicinani alle linee di confine. Oltre 30 i feriti. Scontri sono in corso in tutta la Cisgiordania: Betlemme, Jenin, Hebron, Tulkarem, Ramallah.

 

 

Ultimi Aggiornamenti

 

ore 15.08 - maannews –  

Quattro giovani palestinesi sono stati uccisi e almeno altri 19 sono stati feriti. Un portavoce dell'esercito israeliano ha detto a Ma'an che 200 palestinesi si sono avvicinati alla barriera di sicurezza e scagliando pietre e rotolando copertoni in fiamme contro le forze israeliane.

Le forze israeliane hanno risposto con il fuoco vivo verso i "principali istigatori", ha dichiarato, confermando cinque colpi diretti.

 

ore 14.40 

Sono quattro i manifestanti uccisi a Gaza, al confine est con Israele: Hussam Dawla, Ahmad al-Herbawi e Abed al-Wahidi 20enni e Mohammad al Raqab 15enne. Circa 200 manifestanti si sono avvicinati alla rete di separazione e i soldati israeliani hanno aperto il fuoco.

 

ore 14.30 - maannews –  

Sheikh Azzam al-Khatib, direttore del Jerusalem Endowment and Al-Aqsa Affairs, ha detto a Ma'an che solo 6.000 fedeli sono potuti entrare per pregare nella moschea di Al-Aqsa oggi, mentre 25-30.000 sono venuti a il sito.

Tutte le porte che conducono al complesso di Aqsa erano chiuse tranne per il Lions Gate, Hatta Gate, Council Gate, Chain e al-Mathara Gates, ha aggiunto al-Khatib. Lo sceicco ha condannato l’accesso limitato per i musulmani che vogliono entrare nella moschea di Al-Aqsa, aggiungendo che le autorità israeliane hanno arrestato un giovane palestinese nella zona della Porta di Damasco mentre stava per eseguire la preghiera.

Il portavoce della polizia israeliana Micky Rosenfeld non ha potuto confermare l'arresto, ma ha detto a Ma'an che non esistono restrizioni per l'ingresso alla Città Vecchia. Il portavoce ha inoltre confermato il divieto di entrare nel compound Aqsa per i palestinesi sotto i 45 anni.

 

ore 14.00

il video del ferimento della ragazza palestinese ad Afula. Un video girato all’interno di un autobus mostra la polizia israeliana sparare ad una giovane palestinese nella stazione degli autobus di Afula. Voleva accoltellare una guardia, dice la polizia. I poliziotti la circondano e sparano diversi colpi d’arma da fuoco.

Per vedere il video clicca qui

 

ore 13.45

scontri a Gaza, 16 feriti e due ragazzi uccisi

Sono in corso scontri nella Striscia di Gaza, dopo che manifestanti palestinesi hanno marciato verso il confine est con Israele: i soldati hanno sparato, 16 feriti. Si parla anche di due vittime, Ahmad al Herbawi di 2o anni, del campo profughi al-Nuseirat, colpito alla testa, e Shadi Dawle. Altre manifestazioni stanno cominciando, un gruppo di palestinesi sta marciando verso il valico di Erez a nord.

 

ore 13.37 – maannews

Il portavoce della polizia israeliana Micky Rosenfeld ha detto che un "terrorista arabo" è stato ucciso dopo aver accoltellato un'ufficiale nell'insediamento di Hebron. La vittima è stata identificata come Fares Muhammad Abdullah al-Jaabari, 19 anni. L'area è stata chiusa dopo l'incidente. Il poliziotto è stato ferito leggermente.

L'incidente arriva Venerdì, tra nuove violenze a Gerusalemme Est e in Cisgiordania dopo che sette israeliani sono stati accoltellati Giovedi, e un palestinese è stato ucciso nel campo profughi di Shufat. In precedenza, un adolescente israeliano aveva pugnalato e ferito quattro beduini palestinesi nella città di Dimona, ferendone due gravemente.

 

ore 13.30 – Fonte: AFP

Gaza, per Hamas è terza intifada – Il capo del movimento islamico palestinese, Ismail Haniyeh, oggi durante la preghiera del venerdì ha parlato di Intifada riferendosi alle violenze di questi giorni nei Territori occupati palestinesi e a Gerusalemme. Haniyeh ha detto è “l’unica strada per la liberazione” e che “Gaza farà la sua parte nell’Intifada di Gerusalemme ed è più che pronta al confronto”.

 

ore 13

ragazza palestinese ferita dalla polizia ad AFULA dopo tentato accoltellamento

Shebab Agency ha pubblicato la foto di una giovane palestinese ferita dalla polizia israeliana nella stazione degli autobus di Afula, a nord dello Stato di Israele, in Galilea. La ragazza, dicono fonti della polizia, avrebbe tentato di accoltellare una guardia e i poliziotti hanno aperto il fuoco.

 

ore 12.30

Gerusalemme, Città Vecchia vietata ai palestinesi. I fedeli palestinesi raccolti in preghiera all’esterno della Città Vecchia, dove non possono entrare dopo la decisione israeliana di limitarne l’accesso.

 

ore 12

palestinese accoltella israeliano a Gerusalemme

Un palestinese avrebbe accoltellato pochi minuti fa un adolecente israeliano di 14 anni a Gerusalemme, secondo quanto riportato dal portavoce della polizia israeliana Micky Rosenfeld.

 

Gerusalemme, 9 ottobre 2015, Nena News –

 

Un venerdì di tensioni attende israeliani e palestinesi, dopo oltre 10 giorni di violenze, attacchi individuali, aggressioni dei coloni e reazioni dell’esercito, dopo sette morti palestinesi e quattro israeliani.

Stamattina un nuovo accoltellamento: stavolta però il responsabile non è un palestinese ma un israeliano, un 24enne di Dimona, sud di Israele. Con un coltello ha aggredito quattro palestinesi, tra i 20 e i 50 anni, di cui tre lavoratori nel settore delle costruzioni e un impiegato municipale. Uno di loro è in condizioni critiche.

Non è andata meglio durante la notte: estremisti ebraici hanno marciato in molte città israeliane cantando slogan anti-arabi. Tra questi, nella Città Vecchia di Gerusalemme, i tifosi della squadra di calcio del Beitar, membri del gruppo Lehava. Aggressioni contro palestinesi hanno portato a scontri e all’arresto del leader del gruppo Lehava, Bentzi Gopshtain. Manifestazioni anti-palestinesi anche ad Afula, dove ieri un soldato è stato ferito con un coltello da un palestinese, e a Netanya, lungo la costa, dove una decina di israeliani ha aggredito una donna.

Sul fronte palestinese, la notte è stata teatro del funerale del giovane Wissam Faraj, ucciso ieri a Shuafat, Gerusalemme Est, durante scontri con la polizia israeliana. Il giovane, solo 20 anni, stava difendendo la casa di Subhi Abu Khalifa dalla perquisizione, ordinata dopo che il ragazzo aveva accoltellato un israeliano in Città Vecchia. Alla commemorazione hanno partecipato migliaia di persone che hanno svetolato bandiere palestinesi e cantato slogan a sostegno di Gerusalemme e della Moschea di al-Aqsa.

Wissam Faraj, il ragazzo palestinese ucciso a Shuafat ieri- Foto: Ma’an News.

L’ondata di violenza che si sta allargando pare incontrollabile, perché individuale e difficilmente prevedibile. Lo si è visto dalle facce del premier Netanyahu e del ministro della Difesa Yaalon che ieri, in conferenza stampa, hanno fatto appello alla calma, ad entrambe le parti, e affermato di non volere un’escalation delle tensioni. Perché, se questi dovessero essere i primi segni di una ripresa concreta del conflitto tra palestinesi e israeliani, Tel Aviv avrebbe molti problemi a gestirlo: da una parte azioni individuali da parte di palestinesi che non sono membri di organizzazioni politiche o armate; dall’altra, le aggressioni della galassia di gruppi estremisti ebraici, spesso provenienti dalle colonie, difficilmente gestibili dalle autorità dopo lo spazio di azione che gli è stato garantito per anni.

Per mettere una pezza, Israele ha chiesto ieri a Facebook e Youtube di rimuovere i video di attacchi e scontri perché inciterebbero altri giovani palestinesi a fare altrettanto: “I video mostrano attacchi terroristici, elogiano gli aggressori e presentano ebrei e israeliani in modo razzista e odioso”, ha scritto in una lettera destinata alle compagnie web il Ministero degli Esteri. Nena News

 

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