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https://www.middleeastmonitor.com

Saturday, 21 February 2015

 

Forze del regime uccidono 48 civili in Aleppo

 

Forze del regime siriano hanno ucciso 48 civili nel villaggio Hardatnin ad Aleppo nel nord della Siria, secondo una dichiarazione rilasciata Sabato dalla Commissione Generale della Rivoluzione Siriana.

 

Li hanno uccisi massacrandoli prima di ritirarsi dal villaggio Venerdì sera. Tra le vittime donne e bambini. Il massacro è stato scoperto quando i ribelli hanno ripreso completamente il controllo del villaggio di Hardatnin il Sabato.

 

Un ospedale da campo ha documentato i nomi delle 48 vittime.

I rivoluzionari hanno liberato 150 civili che erano stati imprigionati in una scuola del villaggio.

 

Mustafa Sultan, un attivista locale, ha confermato il bilancio delle vittime dicendo che le forze del regime, sostenute da fazioni di Hezbollah hanno ucciso i civili prima del loro ritiro.

 

Venerdì scorso, il Fronte al Nusra ha dichiarato di aver preso il controllo della zona strategica di al-Mallah, caduta in mano delle forze del regime, che avevano cercato di tagliare la strada usata dalle forze di opposizione per trasferire gli approvigionamenti nella campagna di Aleppo utilizzando la posizione strategica di al-Mallah.

 

Venerdì un rapporto pubblicato da un gruppo di esperti delle Nazioni Unite che indagano i crimini di guerra, dichiarava che crimini "impensabili" continuano a verificarsi quotidianamente in Siria, mentre il conflitto si avvicina al suo quinto anno.

 

La commissione d'inchiesta dell'ONU sulla Siria ha chiesto che sia posta con urgenza la massima attenzione verso i crimini scioccanti commessi dal regime siriano, e dai militanti dell’ISIS e di altri gruppi delle opposizioni armate.

 

Il rapporto afferma che la strategia del presidente siriano Bashar al-Assad di "arrendersi o morire di fame", ha lasciato migliaia di persone, in particolare bambini, morti nel corso degli ultimi quattro anni, citando le vittime descrivono la strategia del regime come un drenaggio del mare per uccidere il pesce.

 

Il regime ha utilizzato bombe al barile dal 2012, mirando a zone affollate, come le file per il pane davanti ai forni, i nodi di trasporto, palazzi, mercati e distribuzione di aiuti, che, secondo il rapporto, hanno portato ad un drastico aumento del numero di persone con disabilità.

 

La Siria è stata sopraffatta dalla violenza, da quando il regime ha lanciato la repressione in risposta alle proteste anti-governative nel marzo 2011, innescando un conflitto che ha lasciato almeno 210.000 morti e sfollati quasi la metà della popolazione del paese, secondo le Nazioni Unite.

 


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Saturday, 21 February 2015

 

 

Assad forces kill 48 civilians in Aleppo

 

Syrian regime forces killed 48 civilians in Hardatnin village in Aleppo in northern Syria, according to a statement released Saturday by the Syrian Revolution General Commission.

Regime forces killed 48 civilians by shooting or slaughtering the victims before withdrawing from the village Friday night. The victims included women and children. The massacre was discovered when the rebels completely seized control of Hardatnin village on Saturday, according to the statement.

The revolutionaries freed 150 civilians who were captured at a school in the village.

A field hospital documented a list of the 48 victims' names.

Mustafa Sultan, a local activist in the area, confirmed the death toll saying that regime forces backed by Hezbollah factions killed the civilians before their withdrawal.

On Friday, Nusra Front said that it seized control of the strategic area of al-Mallah strategic from regime forces. Regime forces were trying to cut the road which the opposition forces use to transfer supplies in Aleppo's countryside using the area's strategic position.

A report released by a group of UN experts investigating war crimes on Friday, said that "unthinkable" crimes continue to occur on a daily basis in Syria as the conflict approaches its fifth year.

The UN commission of inquiry on Syria called for urgent attention to be paid to the shocking crimes committed by the Syrian regime, Islamic State in Iraq and the Levant militants and other armed opposition groups.

The report said that Syrian President Bashar al-Assad's regime's "surrender or starve" siege strategy has left thousands of people, particularly infants, dead over the past four years, citing the victims describing the regime's strategy as that of "draining the sea to kill the fish."

The regime has been using barrel bombs since 2012, targeting crowded areas, such as bakery lines, transportation hubs, apartment buildings, markets and aid distributions, which led to an increase in the number of persons with disabilities, according to the report.

Syria has been gripped by violence since the regime launched a violent crackdown in response to anti-government protests in March 2011, triggering a conflict that has left at least 210,000 people dead and displaced almost half of the country's population, according to the UN.