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martedì 24 febbraio 2015

 

Siria: l’ISIS prende in ostaggio centinaia di cristiani caldei, compresi donne e bambini

di Salvatore Santoru

 

In Siria si sono verificati nuovi attacchi da parte dei terroristi dell'ISIS.

Dopo aver effettuato un'attacco a due vilaggi, i jihadisti hanno preso in ostaggio centinaia di cristiani caldei, tra cui molte donne e bambini. Inoltre, a Tal Hermez i terroristi hanno bruciato una delle più antiche chiese cattoliche della Siria, e i loro attacchi a Tal Shamiram, Tal Riman, Tal Nasra, al-Agibash, Toma Yalda and al-Haooz sono rimaste uccise diverse persone.

 

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa siriana "Sana" e ripreso dalla "Stampa, durante gli attacchi, le forze della "coalizione anti Isis" sorvolavano la zona presa di mira dai jihadisti, senza però intervenire.


http://www.ansa.it/

martedì 24 febbraio 2015

 

Decine di cristiani ostaggio in Siria

 

Bruciata una chiesa

 

Sono decine e non centinaia i cristiani assiri rapiti dall'Isis in villaggi nel Nord-Est della Siria, nella provincia di Al Hasakah, secondo quanto riferiscono oggi due ong. Nuri Kino, responsabile dell'organizzazione A Demand for Action (Adfa), che segue la situazione dei cristiani nel Paese, ha detto che secondo le sue informazioni gli ostaggi sono tra 70 e 100. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) riferisce testimonianze in base alle quali i sequestrati sono 90, ridimensionando comunque precedenti stime.


AGI - Roma, 24 feb.

 

Isis attacca i caldei in Siria: 90 ostaggi, chiese bruciate

 

Cristiani di nuovo nel mirino dell'Isis in Siria. I miliziani jihadisti hanno incendiato una delle chiese piu' antiche del Paese, a Tel Hermez, e hanno rapito almeno 90 cristiani caldei nella stessa provincia di Hassakeh, sulle colline nel nord-est. In cambio del loro rilascio, hanno chiesto la liberazione di prigionieri in mano ai peshmerga curdi, minacciando altrimenti di ucciderli. L'attacco e' iniziato all'alba di lunedi' con l'irruzione in un villaggio nei pressi di Tell Tamer, in un'area in cui vive una nutrita minoranza assiro-caldeo-siriaca. Le donne e i bambini sono stati radunati in una zona presidiata mentre gli uomini sono stati trasferiti nelle montagne di Abd al-Aziz. Centinaia di miliziani dell'Isis a bordi di mezzi pesanti hanno lanciato attacchi in diversi villaggi in Siria, inclusi Tal Hermez, Tal Shamiram, Tal Riman, Tal Nasra, al-Agibash, Toma Yalda e al-Haooz, uccidendo decine di persone. L'Isis punterebbe ad aprire una sorta di corridoio fino al confine con la Turchia per facilitare il passaggio di armi e mercenari. In Iraq, il governo ha annunciato la liberazione di 150 famiglie che erano rimaste intrappolate ad al Baghdadi, nella provincia occidentale di Anbar, a seguito dell'offensiva condotta dall'Isis sulla citta'. Intanto giunge notizia che gli jihadisti stanno aprendo scuole per bambini in lingua inglese nelle zone sotto il loro controllo in Siria e in Iraq. Secondo Al Arabiya, sono frequentate dai figli dei combattenti stranieri che iniziano ad essere sempre piu' numerosi nel territorio del "Califfato". Al momento sono due e ospitano bambini dai 6 ai 14 anni: la prima e' dedicata ai maschi e si chiama "scuola Abu Musab al Zarqawi", mentre la seconda si chiama "scuola Aisha".

  Riguardo le infiltrazioni di stranieri in Siria, la Turchia ha accusato la Gran Bretagna di averla informata troppo tardi sull'arrivo a Istanbul di tre ragazze tra i 15 e i 17 anni, probabilmente dirette in Siria per unirsi all'Isis. Gli 007 di Seul hanno anche rivelato che un 18enne sudcoreano e' entrato in Siria per arruolarsi nell'Isis e sta ricevendo addestramento militare dagli jihadisti. Il giovane aveva fatto perdere le tracce il 10 gennaio durante un soggiorno nel sud della Turchia.

  Gli 007 sudcoreani hanno comunicato al Parlamento che il 18enne, identificato solo con il cognome Kim, si trova in un non meglio specificato campo di addestramento dell'Isis. Il giovane aveva convinto la famiglia a lasciarlo partire per la Turchia con un amico con la scusa di (AGI) .

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