http://www.lantidiplomatico.it/

05/10/2015

 

Più di 3.000 terroristi dell'Isis, Al Nusra e Jaish al Yarmouk sono fuggiti in Giordania per il timore di una grande offensiva da parte dell'esercito siriano.

 

"Almeno 3.000 terroristi dell'Isis, Al Nusra e Jaish al Yarmouk sono fuggiti in Giordania. Temono l'avvio di un'offensiva dell'esercito [siriano] su tutti i fronti e le incursioni aeree dei russi", ha riferito una fonte militare a RT.

 

Secondo la fonte, l'esercito siriano ha condotto una serie di attacchi, ieri, contro le postazioni dell'Isis e del Fronte Al Nusra alla periferia di Damasco, e nelle province di Deir Ezzor e Homs, e nei pressi della città di Palmyra. In particolare, a Deir Ezzor sono stati uccisi circa 160 terroristi mentre a Homs e Palmyra sono stati uccisi almeno 17 terroristi.

 

Questa mattina, gli elicotteri della Syrian Air Force hanno lanciato dei volantini nella provincia meridionale di Hama, invitando i terroristi ad arrendersi e avvertendo i civili circa l'inizio di una grande operazione militare. I volantini sono lanciati, in particolare a Rastan e Talbiseh, attualmente controllate da Isis e Al Nusra.

Fonte: RT Actualidad

http://www.controinformazione.info/

ott 3th, 2015

 

News dalla Siria: Gli attacchi aerei russi in Siria provocano il panico e le diserzioni in massa dall’ISIS, molti dei teroristi cercano di fuggire in Europa

Traduzione di Luciano Lago

 

Secondo quanto comunicato dal direttore Principale delle Operazioni di Stato Maggiore delle Forze Armate della Russia, il colonello generale Andréi Kartapólov, l’intelligence informa che i militanti dello Stato Islamico stanno frettolosamente abbandonando le zone sotto il loro controllo”.

“Nelle loro fila è subentrato il panico e si verificano diserzioni in massa.. Cica 600 mercenari hanno abbandonato le loro posizioni e cercano di fuggire verso l’Europa, ha riferito il generale nel corso di una conferenza stampa nel Centro Nazionale di Difesa, secondo Ria Novosti.

L’aviazione russa ha relizzato oltre 60 missioni di combattimento per distruggere più di 50 obiettivi dell’infrastruttura dell’organizzazione terrorista dell’ISIS”, ha chiarito Kartapólov.

“Gli attacchi si portano a compimento nelle 24 ore del giorno dalla base aerea di Jmeimin in tutta la profondità del territorio della Siria. Nel corso di tre giorni siamo stati capaci di affossare la base materiale e tecnica dei terroristi e ridurre significativamente il loro potenziale di combattimento”, ha aggiunto Kartapolov. Inoltre il rappresentante dello Stato Maggiore russo ha raccomandato agli Stati Uniti di ritirare dalla zona degli attacchi aerei delle forze russe i lori istruttori e consiglieri militari e trattenere il volo dei loro aerei.

Secondo Kartapolov, la Russia è interessata nel coordinare le azioni di differenti paesi nella lotta contro i militanti dell’ISIS e li invita ad unirsi al Centro di coordinamento di Baghdad costituito dai russi con iracheni, siriani ed iraniani.

Kartapólov ha sottolineato che l’aviazione russa continuerà a ralizzare attacchi contro le posizioni dei terroristi dell’ISIS in Siria ed aumenterà l’intensità degli attacchi.

Le Forze aeree russe stanno portando a compimento le loro operazioni contro lo Stato Islamico nel territorio siriano dopo che il Governo di Damasco aveva sollecitato l’aiuto militare di Mosca. Tutte le azioni della Forza Aerea russa si realizzano in coordianamento con le Forze Armate siriane. Gli alti incaricati che rappresentano la Difesa e la Cancelleria russa hanno annunciato in varie occasioni che le forze russe non parteciperanno ad operazioni terrestri.

Fonti: Al Mayaden     

Hispan Tv

http://www.controinformazione.info/

ott 3th, 2015

 

I terroristi dei gruppi takfiri fuggono dalla città Idlib (per effetto degli attacchi aerei russi ) e si dirigono verso la Turchia

Traduzione e sintesi di Luciano Lago

 

Fonti siriane hanno riferito, questo Sabato, che si sta verificando una ritirata accelerata di cui sono protagonisti i miliziani jihadisti, mercenari arruolati dai sauditi e dagli USA, che abbandonano le posizioni che detenevano ad Idlib (nord della Siria) e si dirigono verso il confine turco da dove erano venuti.

Dall’inizio delle operazioni russe in Siria, l’aviazione russa ha portato a compimentio più di 18 bombardamenti in diverse province del territorio arabo e tra queste, Al Raqa (ad est) considerata la capitale dello Stato Islamico, Aleppo (nord), Hama (centro) e ad Idlib, dove ha distrutto i campi di addestramento e le installazioni militari dei gruppi terorristi come l’ISIS ed al-Nusra.

Gli aerei d’assalto Su-25 hanno colpito un accampamento dei terroristi dell’ISIS nella zona di Maaret al Nuuman, nella provincia di Idlib, distruggendo completamente i bunker, i depositi di armi e il combustibile, come ha indicato il portavoce del Ministero russo della Difesa, il generale maggiore Ígor Konashénkov.

 

La TV libanese Al-Mayadeen ha riferito che, nella giornata di oggi, i gruppi di miliziani takfiri stanno ritirando i loro veicoli blindati e gli armamenti da Idlib, dove hanno sofferto grandi perdite umane e materiali per causa degli attacchi russi. Gli attacchi hanno colpito anche i centri di comando del gruppo terrorista Yaish al-Fath, nella città di Yisr al-Shughur e nella la regione di Jabal al-Zawiya, dove hanno causato vari morti, tra i quali si  trovava uno dei capi del gruppo identificato come Abd al-Razaq Khnforh.

I terroristi cercano di riparare verso la Turchia dove prevedono di trovare il sicuro appoggio del governo turco di Erdogan, lo stesso che, fino ad ora, ne ha permesso il passaggio dal suo territorio ed ha fornito assistenza, rifornimento di armi e munizioni ai gruppi dei terroristi takfiri, come risulta da una quantità di prove documentate.

Attacchi simultanei dall’aviazione siriana sono stati fatti anche sulla zona della città storica di Palmira, dove sono stati colpiti i nascondigli dei terroristi, unità di artiglieria, batterie lanciamissili e veicoli blindati.

Tutti questi obiettivi non erano mai stati colpiti dalle forze della coalizione comandata dagli USA che avevano lasciati intatti i centri di comando dell’ISIS, così come mai erano stati colpiti anche il passaggio dei rifornimenti (su una autostrada ben visibile tra la Turchia, Siria e l’Iraq) i depositi di armi e le batterie di artiglieria e lanciamissili che sono state subito individuati dall’aviazione russa. Un fatto molto “strano” per una coalizione che si diceva creata per combattere lo Stato Islamico.

Le operazioni militari lanciate da russi e siriani contro i centri nevralgici dei terroristi, fatte su precisa richiesta del governo di Damasco, adesso preoccupano sia Washington che il governo Israeliano, che hanno criticato l’intervento russo ed in particolare il presidente Obama ha definito l’operazione russa come destinata al fallimento in quanto non considera di rimuovere il presidente Assad dal potere.

Davanti a queste critiche, il presidente del comitato di Difesa, della Duma russa, Alexei Pushkov, ha ribadito che la Coalizione comandata dagli USA non ha dato risultati dopo un anno di attività e deve quindi passare la mano alle forze russe che sono determinate ad estirpare i gruppi terroristi dal paese.