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Mer, 11/11/2015

 

Autorità Espellono le monache dal Convento Jada

 

Le autorità cinesi hanno espulso 106 monache buddiste tibetane da un convento e demolito molti dei loro quartieri residenziali nella più recente repressione sugli ordini religiosi in Tibet. Dal 30 settembre al 5 ottobre le autorità di occupazione sono andate al convento di Jada Garden Khacheoling nella cittadina di Pekar, prefettura Nagchu della Regione Autonoma del Tibet. Dove le suore sono state costrette a lasciare il convento e consegnate ai loro capi villaggio nelle borgate di Pekar, e nelle contee di Driru e Sog, che a loro volta le hanno consegnate alle famiglie.

Sono state espulse con il pretesto di non possedere i documenti necessari e anche perché superavano il numero di monache cui le autorità permettono di vivere nel monastero. Sono state anche accusate di non rispettare il programma ufficiale di condanna del Dalai Lama come parte della Campagna patriottica di ri-educazione, per questo sono state costrette a tornare a casa.

Prima di lasciare l’antico monastero, vecchio di 527 anni, le autorità hanno confiscato articoli religiosi, statue e libri e completamente distrutto i quartieri residenziali sotto il santuario principale e anche alcuni sopra di esso.

Le 46 suore senza abitazione che erano rimaste nel convento sono andate nei villaggi vicini in cerca di rifugio, ma alcune famiglie avevano paura di prenderle, senza l'autorizzazione da parte delle autorità locali. Allo stesso tempo, le autorità hanno ordinato alle monache di partecipare alle frequenti riunioni durante le quali vengono condotte le campagne di rieducazione politica contro la loro volontà.

Le autorità avevano espulso 26 monache dallo stesso monastero, alla fine dello scorso anno.

 


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Mer, 11/11/2015

 

Authorities Expel Nuns From Jada Convent

 

Chinese authorities have expelled 106 Tibetan Buddhist nuns from a convent and demolished several of their residential quarters in the latest crackdown on religious orders in Tibet.The authorities went to the Jada Garden Khacheoling convent in Pekar township,in the Nagchu prefecture of the Tibet Autonomous Region on Sept. 30-Oct. 3.The nuns were forced to leave the convent between Sept. 30 and Oct. 5 and handed over to their village leaders in Pekar township and Driru and Sog counties, who in turn delivered them to their families.

They were expelled on the pretexts of not possessing the proper documents and exceeding the number of nuns that authorities permitted to live in the nunnery.They were also accused of not complying with the official program of condemning the Dalai Lama as part of the official patriotic re-education campaign, so they were forced to go home.

Before they left the 527-year-old convent, the authorities confiscated religious items, statues and books and completely destroyed residential quarters below the main shrine as well as some above it.

The 46 nuns without housing who were left at the convent went to nearby villages in search of shelter, but some families were afraid to take them in without permission from local authorities.

At the same time, authorities summoned the nuns to attend frequent meetings during which they conducted political re-education campaigns against their wishes.

Authorities had expelled 26 nuns from the same nunnery at the end of last year.

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