Fonte: Hispan Tv

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Apr 28, 2016

 

Gli USA tentano di “asfissiare” la Russia di Putin?

di Germán Gorráiz López

Traduzione di Manuel De Silva

 

Le informazioni filtrate attraverso Edward Snowden, circa il programma PRISM, avrebbero sciolto tutti gli allarmi nella CIA davanti al pericolo evidente di scoperchiare tutti i segreti inconfessabili ricavati dai sotterranei segreti dell’establishment.

Putin avrebbe giocato con maestria le sue carte e dopo aver concesso a Snowden l’asilo temporaneo, egli è apparso davanti al mondo come campione della difesa dei Diritti Umani, diluendo progressivamente la sua immagine di repressore nel conflitto ceceno, per quanto cosciente della nuova dinamica di azione- reazione innestatasi e propria degli scenari della Guerra Fredda in cui si vedranno coinvolte le relazioni USA -Russia a partire da quel momento. Per quanto si riferisce al contenzioso siriano, cosciente del vantaggio derivatogli dalla incapacità degli USA e dei loro alleati europei di prendere l’iniziaiva nei conflitti del Medio Oriente e limitrofi (Egitto,Siria, Palestina ed Iraq ), Putin ha saputo approfittare dell’opportunità offerta di recuperare l’influenza internazionale che la Russia aveva perso negli ultimi anni per fissare la sua posizione come collaboratore ineludibile nella ricerca di accordi internazionali con la Siria e l’Iran.

 

Allo stesso modo, la divisione dell’Ucraina in due metà quasi simmetriche separate dal meridiano 32 Est, rimanendo il Sud e l’Est del paese nell’orbita russa mentre il Centro e l’Ovest dell’Ucraina navigheranno verso la stella della UE, ha significato di fatto il ritorno endemico della Guerra Fredda Russia -USA, basata sul principio di azione-reazione, producendosi da parte degli USA la implementazione della strategia kentiana sul piano economico. Detta strategia avrebbe le sue basi nella teoria esposta da Sherman Kent nel suo libro “Strategic Intelligence for American World Policy”, pubblicato nel 1949, in cui si anticipava che “la guerra non sempre è convenzionale: in effetti una gran parte dei conflitti, da quelli più remoti a quelli più prossimi, sono stati sempre realizzati con armi non convenzionali: (…) armi politiche ed economiche”.

 

Il tipo di guerra che si utilizza (… sono la guerra politica e quella economica, “Le finalità di questi tipi di guerra furono descritte da questo aiutore nel seguente modo: “in queste guerre non convenzionali si tratta di fare due cose: debiltare la volontà e la capacità di resistenza del nemico e fortificare la propria volontà e capacità per vincere” e più in avanti aggiunge che gli strumenti della guerra economica “consistono nella carota ed il bastone”: “il blocco, il congelamento di fondi, il boicottaggio, l’embargo e la lista nera da un lato; i sussidi, i prestitti, i trattati bilaterali, il baratto e gli accordi commerciali dall’altro.

In questo contesto abbiamo assistito all’imposizione di sanzioni commerciali da parte degli USA e della UE contro la Russia dopo la crisi Ucraina che presuppongono un aumentio delle partite di spesa nell’acquisto di equipaggiamenti, componenti ed elettronica occidentali assieme con il gioco maestro del crollo del prezzo del petrolio. Misura che, con sull’Arabia Saudita come principale collaboratore necessario (degli USA) e che sarebbe come un missile sulla linea di galleggiamento della sopravvivenza economica del Governo di Putin e che ha avuto come effetto immediato la svalutazione del rublo di fronte al dollaro (più del 50%) così come serie difficoltà per ottenere finanziamenti esterni, nonostante il rialzo di tassi di interesse della Banca Centrale russa fino alla barriera ionosferica del 11% (secondo la Banca dei Regolamenti di Basilea) la esposizione delle banche della UE verso le banche russe supererebbe già i 200.000 milioni di dollari.

 

Il “tallone di Achille” di Putin

Lo stesso Putin aveva stabilito le tre priorità, nel momento della sua nomina come presidente nell’anno 2000. La Modernizzazione delle Infrastrutture di trasporto ed energetiche, lo sviluppo di nuove tecnologie (aereospaziale, robotica, bio-medicina, bio-combustibile e nano-tecnologia,) approfittando della esuberante liquidità proveniente dalle entrate petrolifere, tuttavia, dopo la fallita offensiva dei BRICS per cambiare il dominio monetario mondiale e sostituire il ruolo del dollaro con moneta di riferimento, assisteremo ad una riforma monetaria che consiste nel far fluttuare il rublo liberamente nei mercati internazionali e così evitare il continuo dissanguamento di valuta dalla Banca centrale russa, nei suoi sforzi per mantenere la parità del rublo.

 

L’economia continuerà ad essere il Tallone d’Achille di Putin, visto che la struttura economica russa controlla solo il 2,5% delle esportazioni mondiali e lamenta una ecessiva dipendenza dalle esportazioni di petrolio e gas (quasi il 50% delle sue entrate ), una svalutazione del rublo rispetto al dollaro (più del 50% da quando è iniziata la crisi ucraina ), una inflazione galoppante del 13% ed un deficit del bilancio del 30% nel 2015, cosa a cui sarebbe da aggiungere la obsoleta pianificazione statale ereditata dall’epoca kruscioviana, visto che il complesso militare, i progetti spaziali, e le sovvenzioni all’agricoltura continuano ad occupare la maggior parte del bilancio, condannando all’inazione finanziaria l’industria leggera e la produzione di alimentari. Così per la Banca Mondiale, l’economia russa continuerà in una recessione nel 2016 per causa del crollo del prezzo del crudo, discesa che avrebbe come effetti collaterali un nuovo calo del rublo di fronte al dollaro (1 $ varrebbe già 80 rubli), una riduzione del 4% del PIL annuale, una inflazione molto alta così come in incremeto della disoccupazione fino al 9% (tasso attuale del 5,9%).

 

Una nuova Rivoluzione Arancione?

Secondo quanto si deduce dall’intevento del capo del Governoi Medvedev nel Foro Economico Gaidar, assisteremo all’implemetazione di un nuovo modello economico che implicherà una drastica riduzione del settore publico e la conseguente riduzione di prestazioni sociali per il 2016, cosa che apporterà a uno sprofondamento della classe media e la acutizzazione della frattura sociale nel dover rimanere amplia parte della popolazione in condizioni di povertà ed a dipendere dai sussidi sociali. Dovendo destinare amplie parti delle riserve per sanare il Deficit in crescita del Piano Pensionistico ed accelerare la Riduzione della Burocrazia e rimanendo così diluiti gli effetti benefici degli obiettivi di incentivare l’acquisto di case e la spesa per la Sanità Pubblica, dovrà slittare la riduzione delle imposte e le misure per il cambiamento di tendenza demografica (la popolazione russa è di 145 milioni e sopporta una crescita negativa dal 1991 che si è tradotta un un riduzione di qualche milione dipersone nell’ultima decade).

 

Dall’altra parte, nonostante la Russia sia uno dei depositi di grano mondiali, negli ultimi mesi la Russia ha sofferto una siccità senza precedenti che ha colpito la parte occidentale della Russia e che ha reso inutilizzabili parte delle superfici coltivabili per cui la Russia sarà costretta ad importare partite di grano dall’estero per far fronte alla carenza, con le difficoltà derivanti dal deprezzamento della moneta. Questo apporterà una certa carestia e una salita dei prezzi da cui potrebbero derivare disordini sociali, come accadde negli anni ’90 e in questo scenario si potrebbe inserire la sobillazione delle “rivoluzioni arancioni” promosse dagli USA e dai servizi di intelligence per promuovere proteste contro il Governo e contro Putin.

 

Questa trama sarebbe pianificata dalla CIA e con la complicità degli oligarchi israeliti defenestrati da Putin e obbligati ad andare in esilio all’estero (Berezovksy e Jodorkovski) e dai paesi occidentali sarà facile prevedere che arriverannio le accuse degli stessi reati con cui fu decapitata la cupola degli oligarchi defenestratri: abuso di potere, corruzione e delitti fiscali (con una riedizione del colpo di mano contro Krusciov del 1964 ) cosa che renderebbe impossibile il sogno di Putin di gestire la Nuova Grande Russia nella prospettiva dell’anno 2020, discendendo dal sogno atavico di Pietro il Grande.

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