Fonte: Breitbart

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Ott 17, 2016

 

Il responsabile dell’Intelligence austriaca allerta sul pericolo del terrorismo nel paese

Traduzione e nota di Luciano Lago

 

In Austria, il direttore dell’Agenzia federale per la protezione dello Stato e la lotta al terrorismo (BVT) Peter Gridling ha avvertito circa l’esitenza di un crescente numero di islamisti radicali nello stato federale della Stiria al confine con la Slovenia.

L’alto funzionario ha invitato i legislatori ed i ministeri competenti in Austria a non passare sotto silenzio questo fatto, perché, secondo lui, un crescente numero di islamisti si sta radicalizzando in territorio austriaco, la Stiria sarà uno dei tre punti caldi sulla mappa austriaca. Inoltre Gridling ha sottolineato che i recenti arrivi dalla Siria potrebbero rappresentare una minaccia alla sicurezza dell’Austria nel prossimo  futuro, come informa il “Kleine Zeitung”.

Secondo Gridling una parte del problema sta nel numero dei cittadini austriaci che hanno abbandonato il paese, o hanno tentato di farlo, e si sono uniti con lo Stato Islamico in Siria o in Iraq nel corso degli ultimi anni. Il numero totale, secondo le informazioni della BTV è stato di 288 persone che hanno viaggiato in quei paesi o hanno cercato di farlo.

Gridling ha segnalato i tre principali punti caldi per la potenziale radicalizzazione in Austria: il primo nella capitale, a Vienna, che è il luogo dove vive una folta minoranza turca. Molti di questi cittadini turchi hanno protestato con cartelli dopo il tentato golpe in Turchia e si sono proclamati seguaci del presidente turco Recepit Erdogan, in una misura che ha fatto indignare anche molti preminenti esponenti politici.

Le altre due regioni menzionate dal direttore della BTV sono state la bassa Austria e la Stiria. Entrambe le regioni sono in prossimità della capitale ma generalmente non sono considerate a rischio. La Stiria è una regione di piccoli centri che si trovano intorno a Graz.

La Stiria è la regione che ha subito la maggior ondata di migranti in quanto confina con la Slovenia, questo potrebbe spiegare la presenza di alcuni jihadisti.

Gli arresti di militanti dell’ISIS sono aumentati negli ultimi mesi e le autorità cercano di prevenire possibili attentati terroristici. Di recente un migrante siriano è stato caturato nella città di Leipzig mentre stava preparando un attentato nella città di Chemnitz.

L’uomo era stato arrestato e messo in una cella ma solo dopo alcuni giorni è stato trovato morto e questo ha suscitato molte polemiche e critiche per la gestione del caso.

Mentre il capo della BTV ha osservato che il numero degli adepti dell’ISIS ultimamente è diminuito, lo stesso osserva che potrebbero essercene altri che si preparano per essere pronti a colpire in qualsiasi momento.

Nota: Il capo del BTV risulta che abbia cercato di mettersi in contatto con il ministro degli Interni italiano, Angelino Alfano, al quale ha manifestato la sua preoccupazione per la possibile infiltrazione di potenziali terroristi nell’ondata di migranti in arrivo dall’Italia, alcuni dei quali sono riusciti a passare in Austria.

Sembra che Alfano abbia rassicurato il collega austriaco affermando che “tutto è sotto controllo” da parte delle autorità italiane, mentre continuano ad arrivare ogni giorno sulle coste italiane migliaia di migranti dall’Africa e dal Nord Africa per mezzo di barconi che risultano sempre più organizzati e coordinati da organizzazioni transnazionali.

Tuttavia non sembra che il capo della BTV si sia sentito eccessivamente rassicurato dalle affermazioni di Alfano. Infatti su vari quotidiani austriaci vi sono state accuse di irresponsabilità contro il Governo italiano che, con la sua politica lassista, sta permettendo l’invasione di una ondata di migranti economici (in massima parte) di cui una buona parte si riverseranno prima o poi anche in Austria, in Germania ed in altri paesi europei. Questo crea un forte pericolo in Europa e quello delle infiltrazioni terroristiche è un problema che si è ormai manifestato, per quanto sia stato a lungo negato e sminuito dalle autorità del Governo di Roma.

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