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Lug 01, 2016

 

La sinistra mondialista non accetta il responso popolare se questo non è conforme Pensiero Unico

di Luciano Lago

 

Austria e Gran Bretagna, con le recenti elezioni nella prima e referendum per l’uscita dalla UE nella seconda,  dimostrano quanto sia spocchioso ed elitario l’atteggiamento della sinistra europea quando il responso delle urne non è favorevole ai sostenitori dell’Eurocrazia, della globalizzazione e delle cessioni di sovranità. Basta leggere i giornali del sistema per farsi una idea precisa.

Gli intellettuali e gli opinionisti che scrivono sui grandi “giornaloni” o che parlano in TV, esprimono il loro disprezzo per il voto popolare che viene descritto come quello di ignoranti, zoticoni, incolti e di anziani che non capiscono il mutamento dei tempi ed il “radioso percorso” verso la nuova società aperta, globalizzata, multiculturale, che tanto viene indicata come l’obiettivo finale della Storia.

E’ successo con il voto britannico che ha colto di sorpresa l’establishment ed era successo con il voto austriaco, quando si scopre in quest’ultimo caso, che la vittoria del leader ecologista sul leader nazionalista e “populista” era stata frutto di brogli elettorali.

La Corte suprema austriaca ha annullato il risultato e si tornerà a votare.

Nei loro discorsi, da aperitivo all’Harris Bar, gli intellettuali alla Severgnini manifestano il loro astio per l’ondata populista ed auspicano una diga contro questo riflusso anti europeo che rischia di travolgere le splendide conquiste dell’Unione Europea che ha arricchito i grandi banchieri ed impoverito i lavoratori. “Un abuso della democrazia” ha sostenuto Mario Monti, professore bocconiano emerito, “sono ben contento che in Italia non si possa votare sui trattati internazionali,”ha aggiunto.

D’altra parte il disprezzo per il popolo e l’assoluta certezza che la politica e le decisioni che contano debbano essere prese in stanze ristrette da una elite di “illuminati”, meglio se facente parte dei vari club come il Bilderberg, la Trilateral o il Club di Roma, era stata già manifestata da autorevoli commentatori, come lo stesso Scalfari e gli opinionisti paludati del Corriere della Sera.

Si sa che, per il bene del Popolo, una ristretta elite deve prendere le giuste decisioni e sottoscrivere i trattati che derogano a qualsiasi regola democratica e sovranità dei parlamenti, come accaduto con Mastricht, con Lisbona, con l’euro, il Fiscal Compact, ecc..

La democrazia (di facciata) sta in ben altro: ci hanno fatto sapere gli opinionisti. Nell’attribuire a tutti i cittadini pieni diritti individuali, come quello del matrimonio delle coppie gay, del diritto a cambiare sesso, del diritto al”inseminazione artificiale e presto a quello della libera eutanasia, dell’adozione libera per le coppie gay, ecc.. Questi sono i “diritti umani” democratici per cui il popolo si può liberamente esprimersi con il voto  ma non è certo opportuno che questo avvenga per le questioni che riguardano i trattati internazionali, la geopolitica ed il commercio internazionale.

Non c’è quindi da meravigliarsi se in Austria i filo UE sono arrivati a imbrogliare le schede  elettorali: non potevano sopportare che un partito nazionalista ed euroscettico avesse la maggioranza assoluta in un Paese dell’Eurozona, quindi ogni mezzo era “lecito” perchè tale evenienza fosse evitata.

Tanto meno ci si può stupire se, pur di non accettare il voto britannico, sono arrivati ad inventarsi una falsa raccolta di firme (richesta dalla Birmania fino a Singapore) per richiedere un nuovo referendum.

Il responso delle urne, quando sfavorevole, i “democratici” del pensiero unico non possono accettarlo.

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