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Fonte: Gli occhi della guerra

22/11/2016

 

La Svezia di George Soros

di Roberto Vivaldelli

 

Considerata un modello di civiltà da tutta la sinistra progressista, la Svezia è il paese europeo più vicino alle attività dello speculatore finanziario George Soros. Secondo alcuni documenti trapelati nelle scorse settimane, infatti, una buona fetta dei politici svedesi sarebbero in ottimi rapporti con il magnate ungherese naturalizzato americano, tra i registi delle recenti proteste e manifestazioni organizzate negli Stati Uniti e in Europa contro il neo-presidente Donald Trump.

Come riportato dall’agenzia di stampa russa Sputnik International – che cita a sua volta il quotidiano svedese Fria Tider – l’Open Society Foundations , di cui Soros è il presidente, risulta aver arruolato una società di consulenza al fine di valutare i membri del Parlamento Europeo e il loro sostegno ai valori della stessa fondazione fino al 2019, quando si concluderà il mandato elettorale. Secondo la documentazione resa nota, gli svedesi sono i più affezionati seguaci di George Soros e della sua agenda politica: ben tredici dei venti deputati svedesi al Parlamento Europeo – pari al 65% del totale – sono indicati come degli”alleati fedeli”.

Sorprendentemente, l’elenco dei politici amici di Soros comprende rappresentanti di tutte le formazioni politiche, spesso avversari in patria: tra i nomi più altisonanti spuntano quelli del democristiano Lars Adaktusson, di Anna Maria Corazza Bildt del Partito Conservatore, del verde Peter Ericsson, del centrista Fredrick Federley e di Soraya Post, di “Iniziativa Femminista”. Nonostante le divisioni politiche, dunque, il magnate si è assicurato il sostegno di tutto l’arco politico svedese. Subito dopo la Svezia, in questa speciale classifica di Paesi “amici”, troviamo l’Irlanda e la Finlandia, rispettivamente con il 54,5% e il 53,8% di deputati “fedeli”.

I più ostili alle politiche del magnate 86enne risultano essere altresì i paesi dell’est europeo dove i seguaci dello speculatore sono ridotti ai minimi termini: è il caso della Repubblica Ceca, della Lituania e dell’Ungheria. In Svezia Soros ha sponsorizzato “Expo”, giornale di culto della sinistra radicale svedese: inoltre, ha finanziato l’imprenditore Daniel Sachs in nome  della lotta al nazionalismo durante la campagna elettorale del 2014. Sempre nello stesso anno, milioni di dollari sono stati distribuiti a varie organizzazioni e formazioni politiche da parte della Open Society, nel tentativo di manipolare l’esito delle elezioni in tutta europa, come reso noto dagli hacker di DC Leaks.

La sterminata ricchezza del filantropo George Soros – il suo patrimonio personale è stimato in circa 24,9 miliardi di dollari – è maturata grazie a importanti speculazioni finanziarie operate sul mercato. Una di queste fu portata avanti proprio ai danni della Corona svedese nel 1992, che per poco non portò ad un crollo drammatico della valuta. Questo fatto, tuttavia, i politici svedesi a lui fedeli sembrano esserselo dimenticato.

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