Fonte: http://thesaker.is

http://www.comedonchisciotte.org

Venerdì, 08 aprile

 

L’indice puntato dello zio Schmuel i Panama Papers

di The Saker

Traduzione di Conzi

 

I cosiddetti “Panama papers”, presentati con gran squillo di trombe e rullo di grancassa da tutti i media commerciali al mondo come una sorta di super-uber-ultra-mega-Wikileaks, altro non sono che l’ultima delle svariate Psyop (operazioni propagandistico-psicologiche).

Inutile dire che nessuna prova schiacciante di quanto affermato si materializzerà mai, ma diamo un occhiata a questo bel sommario di quanto è stato detto su questa presunta sensazionale rivelazione fino ad oggi:

 

La fonte: un anonimo che ha posto totale anonimità e nessun incontro di persona come condizioni.

 

La potenza di fuoco mediatica: 400 giornalisti di 107 organizzazioni che operano nel campo dell’informazione in oltre 80 paesi.

 

Il volume: 2,6 terabyte (milioni di milioni = 1012 ) di dati, o 11,5 milioni di documenti includenti:4,804,618 emails, 3,047,306 dati estratti da database,2,154,164 PDF, 1,117,026 file immagine, 320,166 file di testo e 2242 files in altri formati.

E adesso, la parte interessante:

 

I nomi in questi documenti.

 

Attuali capi di Stato:

Argentina: Presidente Mauricio Macri

Arabia Saudita: Re Salman

Emirati Arabi Uniti: Presidente, Califfo Bin Zayed Al Nahyan

Ucraina: Presidente Petro Poroschenko

 

Ex capi di Stato:

Qatar: Hamed Bin Khalifa Al Thani, precedente Emiro del Qatar

Sudan: Ahmed Al-Mirghani, Ex Presidente del Sudan

Ucraina: Pavlo Lazarenko, Ex Primo Ministro Ucraino

Moldavia: Ion Sturza, Ex Primo Ministro Moldavia

 

Capi di Governi:

Islanda: Sigmandur David Gunlaugsson, Primo Ministro Islandese (dimesso il 5 Aprile 2016).

 

Ex Capi di Governi:

Georgia: Bidzina Ivanishvili, Ex Primo Ministro Georgiano

Iraq: Ayad Allawi, Ex Primo Ministro ad Interim Iraqeno

Giordania: Ali Abu AL-Raghreb, ex Primo Ministro Giordano

Qatar: Hahmad Bin Jassim Bin Jaber Al Thani, Ex Primo Ministro del Qatar

 

Allora, notiamo niente? Per esempio….chi manca in questa lista??

 

Vedi: http://thesaker.is/wp-content/uploads/2016/04/Selection_187.png

 

Vedi: http://thesaker.is/wp-content/uploads/2016/04/Selection_188.png

 

guarda il video: https://youtu.be/T6xUOF-d9Ig

 

Nemmeno un Americano, assolutamente nessun Americano. Il meglio che ho trovato è stato “Tina Turner: Cantante di cittadinanza Svizzera, nata Americana”. Forse i cittadini Americani sono angelici e geneticamente corretti, o magari, più semplicemente non era di loro preferenza avvantaggiarsi del servizio Panamense Mossack Fonseca. Ma forse, dico forse, invece, chiunque abbia rivelato questi documenti non desidera trovarsi a ricevere una maxidenuncia per aver violato il divieto che la CIA impone di spiare cittadini Americani.

Ad ogni modo, il New York Times sostiene che ci siano 200 passaporti Americani citati nei documenti. Possibile. Ma se ciò fosse vero sono comunque di livello sufficientemente basso per non finire menzionati nella valanga di articoli su tali “Panama Papers”, e ciò a sua volta mi suggerisce che tali individui indicati siano, o indirettamente coinvolti, o non passibili di denuncia. Il New York Times alla fine ha dovuto concludere che: “Finora, i documenti non hanno trovato collegamenti a nessun politico Statunitense, o altra gente influentein USA e Mossack Fonseca”. Il New York Times provvede anche ad una credibile (e veritiera…) spiegazione di come mai così pochi Americani sono citati in questi documenti:

Una ragione del fatto che relativamente pochi Americani siano nominati nei documenti è che è piuttosto facile avvalersi di scatole Cinesi finanziarie pure restando nei confini degli Stati Uniti. James Henry, economista e consigliere esperto del Tax Justice Network (Rete per l’equità fiscale) ha dichiarato a Fusion che: “Gli Americani non hanno motivo di arrivare a Panama, esiste una fiorente industria dei paradisi fiscali interna, con gli stessi livelli di segretezza che garantiscono altrove nel Mondo”.

Su questo punto torneremo.

Adesso andiamo a dare una occhiata al resto della lista. Ciò che colpisce è che contiene alcuni nomi più o meno irrilevanti. Quantomeno dal punto di vista delle politiche mondiali Anglosioniste, qualche ex leader e politici di taglia minore, che, sempre dal punto di vista dell’Impero Anglosionista, sarebbero dei “leader disubbidienti” che all’Impero torna comodo compromettere, e solo rimandi del tutto remoti e indiretti a grandi leader come Putin o XI Jinping. Ancora peggio, la categoria “Parenti e conoscenze” è un caso lampante di accuse sollevate in base a mere ipotesi di favoreggiamento senza nessuna prova. Ma questo non ha certo fermato i media di Sion dal presentarlo così:>

Quindi adesso sarebbe dato acquisito che Putin ha nascosto un miliardo di dollari. O almeno questo è ciò che l’inferenza fallace punta a installare nelle menti dell’audience, perché dove sarebbe anche soltanto uno straccio di indizio? Da nessuna parte. Ma tanto non frega niente a nessuno di amenità come il principio di presunzione della prova o giusta deontologia giornalistica che prescriverebbe di attenersi solo a fatti confermati. Ciò che conta è che nel 2016 ci sono le elezioni in USA e che alla quinta colonna in Russia serve tutto l’aiuto possibile. Zio Schmel giustamente è felicissimo di fornirle tutto l’aiuto che può.

Per usare una espressione figurata che fu popolare tra gli agenti del KGB, più si guarda più si vede che le orecchie (della CIA) non sono ben nascoste e saltano all’occhio in questa psyop che ha anche uno scopo piuttosto ovvio: saltare sul carrozzone inaugurato da Wikileaks e creare una piccola “Wikileaks dell’Impero” nella speranza di essere presi sul serio.

Chi esattamente negli Stati Uniti ci sia dietro è difficile a dirsi. Per quanto ne sappia io, il Pentagono si limita a inscenare psyop nelle aree di guerra. Una supposizione più probabile di altre potrebbe essere lavoro del Political action group (PAG) la sottodivisione per le operazioni politiche all’interno del direttivo delle operazioni della CIA (DO). Ma la mia coscienza sospettosa mi suggerisce l’esistenza di una agenzia speciale ed ancora segreta nel Governo USA che si occupa delle operazioni di “propaganda occulta” su larga scala. Ad ogni modo, dal momento che non ne abbiamo i mezzi, non importa sapere chi esattamente: cosa certa è che, in una veste o un'altra, le impronte digitali del Governo USA sono tutte sopra queste pseudo-rivelazioni ed è questo il punto che conta.

Qualcuno potrebbe anche interrogarsi sull’autenticità delle carte e, se lo sono, come ha potuto la CIA, o qualche ONG per lei, essersi imbattuta in questi dati così “sensibili”. Semplice.

Per anni il Governo USA ha usato la sua influenza per mantenere tutti i maggiori centri finanziari mondiali sotto il proprio controllo. Alcuni paesi, come la Svizzera, sono stati semplicemente intimiditi fino a rinunciare alle loro tradizionali pratiche di segreto bancario, mentre le banche venivano infiltrate di agenti e spie a soldo USA. Il gran piano è altrettanto semplice: prendere il controllo di tutti i flussi di capitali mondiali, di tutto il denaro circolante. Vuoi che la tua banca sia “sicura”? Allora ti conviene che sia una banca in USA, altrimenti…

E con questo torniamo alla citazione di James Henry sopra: “abbiamo una fiorente industria domestica Statunitense che offre gli stessi standard di segretezza che altrove”. Ciò implica che: “Se ti va di nascondere i tuoi soldi, per noi va benissimo finché li dai in affidamento a noi. E poi chiaro, se vuoi essere sicuro ti conviene non disubbidire mai a zio Schmuel, perché te li sequestra come e quando gli pare. Elegante, semplice, efficace. Fantastico, davvero.

La verità è che mentre i servizi segreti USA non brillano per competenza, specialmente quelli interni, il controllo USA dei movimenti finanziari mondiali è eccezionale, tanto più in una regione del Mondo già controllata del tutto dagli USA (come Panama) o con banche con una lunga storia di corruzione e attività poco limpide alle spalle (Deutsche Bank, HSBC).

Un altro fattore che punta dritto a un ruolo da parte degli Stati Uniti è un equivoco culturale. Mentre chi vive nei paesi Occidentali può pensare che Vladimir Putin or Xi Jinping possano avere interesse a “nascondere miliardi all’estero” la verità è che la semplice idea che leader di questa caratura abbiano “bisogno di soldi”, quantomeno nel senso tradizionale della parola, è semplicemente assurda. Come mai? Ancora una volta, tutto semplice.

Innanzitutto sanno perfettamente che soldi tenuti in giurisdizioni sotto stretto controllo USA sarebbero costantemente a rischio per loro. Non solo possono venirgli sequestrati, ma peggio, può renderli esposti a ricatto. E chiunque con un minimo di intelletto potrebbe mai pensare che un ex Colonnello del KGB come Putin non arriva a capirlo?

Secondo. I soldi sono potere e il potere è soldi. Significa che quando hai moltissimo potere hai anche un sacco di soldi, o per dirla in maniera più accurata, i soldi non ti servono per niente. La verità che con i livelli di potere di un Putin o di uno Xi, non si ha bisogno affatto di maneggiare soldi, né di carta né elettronici, il potere stesso è largamente al di sopra di qualunque cartellino del prezzo in qualsiasi valuta.

Terzo, né Putin né Xi sono leader del Terzo Mondo ignoranti che si lasciano facilmente infinocchiare come un Bokassa o un Idi Amin. Hanno a disposizioni servizi segreti all’avanguardia che li avviserebbero immediatamente che l’ “offshoring” classico è una trappola che prima o poi gli darà problemi. Infatti, Putin ha anche esplicitamente avvertito gli uomini d’affari Russi contro l’uso di simili servizi. Prima avvisa gli altri e poi ci casca lui?

Ok, prendiamo in considerazione l’ipotesi peggiore: Putin e XI sono corrotti fino al midollo e vogliono tenere i loro soldi in Occidente. Per quale ragione al mondo lo farebbero tramite qualche “amico di famiglia” arcinoto quando possono coprire il tutto avvalendosi dei Servizi, o, per farla più affascinante, avvalersi dei contatti che i servizi Russi e Cinesi hanno con le rispettive mafia Russa e Triadi Cinesi? La verità è che questi uomini possono usare questi ed altri contatti come e quando gli pare (né la mafia Russa né quella Cinese si farebbero scappare mai l’occasione di fare servigio al gran leader) per nascondere qualsiasi cifra dove gli pare. Ma non c’è nemmeno bisogno di usare questi scenari avvincenti da spy story, sarebbe ancora più semplice prendere il controllo di un business o una risorsa profittabili nelle stesse Russia/Cina. Se voi foste un ipotetico corrottissimo Putin o Xi, metteresti i vostri soldi in una giurisdizione USA quando potete semplicemente prendervi una miniera di Nikel o Molibdeno in tranquillità?

In alcuni dei casi è possibile che questi documenti “rivelino” veri casi di corruzione, specie nei livelli medio-alti delle gerarchie Governative. Questo è il livello tipico di tangenti ed altri episodi di corruzione e chi ha incarichi così potrebbe realmente avere motivi di nascondere un bel gruzzolo fuori per quando si mette male, specialmente quando rischiano di perdere il potere e se perderlo significa dover emigrare.

Quindi quello che abbiamo qui è il tipico mix di vera e falsa informazione, studiata minuziosamente per abbracciare un mix di leader anti-USA o irrilevanti, con la mal riposta speranza di indebolire Putin o Xi sul fronte interno. A me sembra nient’altro che un tentativo piuttosto maldestro e se non fosse per il supporto incessante, incondizionato, acritico di “400 giornalisti di 107 organizzazioni mediatiche in oltre 80 paesi” sono piuttosto sicuro che sembrerebbe nient’altro che questo pure a moltissimi altri.


Ndt: Schmuel è corrispettivo Ebraico per il nome Samuel, Sam


Link: http://thesaker.is/uncle-shmuel-points-fingers-aka-panama-papers/

6.04.2016

 

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