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11/04/2016

 

Panama Papers. Fase 2: è un complotto di Putin!

 

La vicenda dei Panama Papers e dei presunti legami con il presidente russo Vladimir Putin, promossa da alcuni media occidentali, sembra aver cambiato rotta. Alcuni giornalisti suggeriscono ora che sia stato Putin ad orchestrare la fuga di notizie, semplicemente perché il suo nome non compare in nessuno dei file rivelati. Lo scrive RT commentando alcuni articoli statunitensi sulla vicenda.

"Data la capacità di pirateria molto apprezzata in Russia, una speciale unità cyber del Cremlino potrebbe essere stata in grado di ottenere i documenti ", ha scritto Clifford Gaddy, che lavora presso la Brookings Institution in un articolo intitolato "Are the Russians actually behind the Panama Papers?"  

 

Gaddy si è detto preoccupato "dell'impatto negativo sulla stabilità occidentale" che i Panama Papers possono aver, avvertendo che potrebbero essere usati come "arma di ricatto" nelle mani della Russia.

 

La teoria si è diffusa anche grazie ad alcuni media occidentali, per esempio il Washington Post che l'ha definita "non completamente assurda". "Forse ci sono i russi dietro i Panama Papers", si legge nell'articolo, che definisce Gaddy come "uno degli esperti occidentali più importanti sull'economia della Russia"

 

Questo tipo di dichiarazioni occidentali, che "letteralmente cercano di dimostrare che quando Putin non è citato, questo dimostra che in qualche modo deve essere coinvolto" sono "esilaranti", ha detto a RT il giornalista e vignettista Ted Rall.

 

"C'è un grande desiderio da parte di molti media americani e occidentali di cercare di sorprendere il Presidente Putin a fare qualcosa di sbagliato [...] Sembrano avere conclusioni, che vorrebbero dimostrare, e così stanno lavorando in ordine inverso al dine di provare un'evidenza che si adatti a questi risultati ", ha detto il giornalista.

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