Epoch Times

9/07/2016

 

Mago della finanza: crollo del sistema entro il 2020

di Valentin Schmid

 

È stato alla fine degli anni 90 che Willem Middelkoop 'ha capito tutto'. Un giorno è tornato a casa dal lavoro e ha comunicato alla fidanzata: «Ho finalmente capito come funziona il sistema finanziario!».

La cosa curiosa è che Willem non è un banchiere, un finanziere o un economista. Ma forse questo non è nemmeno strano, considerando che la maggior parte degli economisti e dei banchieri famosi non hanno dimostrato grandi capacità predittive, anzi tutt’altro, quando si è trattato di indovinare i movimenti del mercato o i grandi cambiamenti nel sistema finanziario.

Middelkoop era un foto-giornalista, ma nel corso della sua vita quotidiana ha trovato molto curioso che fosse possibile acquistare otto immobili ad Amsterdam senza soldi e affittarli immediatamente, guadagnandoci senza quasi rischiare niente. Ragionando sul motivo di questa stranezza, ha iniziato a farsi domande.

E le risposte le ha trovate, diventando famoso fino al punto di vantare 5 mila apparizioni sulla Tv olandese. Middelkoop ha poi creato una società che commercia oro, e un fondo di investimento.

Quello che Middelkoop ha imparato è presentato nel libro The Big Reset, pubblicato nel 2013. Più di 100 domande e risposte, raggruppate in sei capitoli, accompagnano il lettore dall’origine della moneta all’essenza del sistema bancario, fino alla storia del dollaro come valuta di riserva mondiale, continuando poi con i temi del debito, dell’oro e infine del grande sconvolgimento monetario dei nostri tempi: la crisi finanziaria del 2008, che Middelkoop aveva previsto sulla Tv olandese nel 2007.

E ora Middelkoop ha enunciato la sua prossima previsione: «Io ritengo che ben prima del 2020, il sistema finanziario globale dovrà essere resettato, con un nuovo paradigma in cui l’oro giocherà un ruolo molto maggiore».

Ma prima è utile tornare alla storia di Middelkoop che voleva capire i misteri di un sistema del credito fuori controllo. Se si vogliono comprendere le banche e il credito, infatti, bisogna prima conoscere la storia della moneta e dell’oro.

 

UN SISTEMA CORROTTO

La mancanza di studi tradizionali in economia gioca a favore di Middelkoop, perché non è ottenebrato da pregiudizi: ha iniziato con la semplice intenzione di capire la verità sulla finanza, e ha quindi condiviso le sue opinioni con i lettori, talvolta in modo critico e lontano dalla comprensione comune.

Perché l’oro un tempo era il mezzo principale di scambio? E per quale motivo poi è stato rimpiazzato dalla moneta? Come funziona il sistema aureo e cos’è la riserva frazionaria bancaria? Qual è la storia delle banche centrali e perché i banchieri centrali sono, per come la mette Middelkoop, «i cagnolini dei banchieri privati, anziché i loro cani da guardia?».

Come molti altri ricercatori al di fuori del mainstream, Middelkoop critica la Federal Reserve per i suoi programmi di quantitative easing, e critica le banche commerciali perché sono schiave del credito, della cattiva allocazione del capitale e della corruzione. Un’appendice nel libro elenca tutte le multe pagate delle banche statunitensi dal 2000 al 2014: il totale ammonta a 135 miliardi di dollari. «È una cosa piuttosto intelligente – commenta – perché non saranno i banchieri stessi, ma i loro azionisti, a pagare il conto».

Questa critica porta a ulteriori discussioni sul ruolo guida che gli Stati Uniti hanno nel sistema finanziario globale, e sul perché Middelkoop ritiene che i giorni del dollaro come valuta di riserva siano contati.

Nel libro, Middelkoop non manca di trattare la storia del sistema finanziario, da Bretton Woods alla fine della convertibilità aurea dollaro-oro del 1971. L’autore spiega anche la manipolazione dei prezzi, le confische, e l’iniquo commercio di oro fisico da parte dei governi occidentali, delle banche centrali e delle banche commerciali.

 

IL GRANDE RESET

L'autore analizza anche il motivo per cui i cinesi hanno accumulato così tanto oro e quale sia lo scopo finale delle loro strategie geopolitiche: «Secondo la mia umile opinione, la Cina ora ha le chiavi tutto, e farà quello che è nel suo interesse, per raggiungere i suoi obiettivi a lungo termine. Continuerà a giocare a scacchi su tutte le scacchiere, e a sostenere sia la Russia (un grande vicino, necessario per le materie prime) che gli Stati Uniti (partner globale per motivi geopolitici ed economici). La leadership cinese sa di aver bisogno di altri 10-20 anni per migliorare le proprie strutture finanziarie e militari prima di poter competere con gli Stati Uniti per il posto di leader del mondo».

Nella seconda metà del libro, Middelkoop parla del debito mondiale, che non potrà mai essere ripagato in termini reali. Ma mette in guardia da soluzioni creative: «Si potrebbe persino arrivare a cancellare tutte le ipoteche e a nazionalizzare tutti gli immobili, creando un sistema in cui si paga l’affitto allo Stato. Questo genere di scenario è difficile da comprendere, ma quando il bisogno diventa impellente, le soluzioni possono diventare molto creative». In sostanza la fine della proprietà privata degli immobili.

Un'alternativa migliore sarebbe l’antico ‘giubileo del debito’ in cui tutti i debiti vengono cancellati ogni 15 anni circa, e il sistema riparte: una soluzione preferibile per la maggioranza.

Ma uno scenario di riassetto più probabile è che le potenze globali, inclusa la Cina, lavorino assieme per usare l’oro oppure l’unità di conto dell’Fmi, i Diritti Speciali di Prelievo [che sono un tipo speciale di valuta usata dal Fondo Monetario Internazionale ndt] per creare un nuovo sistema finanziario.

Come al solito, ci sono probabilità realistiche che le cose non vadano come pianificato: «Un crollo della fiducia tra le maggiori potenze economiche potrebbe portare nel peggiore dei casi a grandi guerre commerciali, finanziarie e persino reali, che potrebbero includere confische dell’oro. […] C’è il rischio che prima dell’applicazione di un reset pianificato, scoppi una nuova crisi e regni il caos».

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