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15.07.2016

 

Il racconto di una testimone russa

 

La guida turistica russa Rita Davletova si trovava sulla Promenade des Anglais di Nizza quando si è scatenato l’inferno. Rita ha raccontato in esclusiva a Sputnik quei terribili momenti.

 

"Ero seduta con gli amici sulla terrazza di un ristorante. Con noi c'era un'amica che lavora al municipio di Nizza nel ramo della sicurezza. Ha capito subito cosa stava succedendo perché il camion è arrivato a gran velocità e lei ci ha detto di alzarci e ripararci nella sala del casinò. Mi sono accorta subito dei corpi sull'asfalto. Siamo corsi dentro il casinò e anche la gente in strada cercava di ripararsi all'interno. Abbiamo chiuso le porte e abbiamo detto a tutti di non uscire. Ma dalle porte socchiuse vedevamo cosa stava succedendo nell'atrio".

 

"Era pieno di feriti. La gente che si trovava già dentro il casinò non si è resa conto di nulla, poiché non c'era neppure la connessione. Non potevamo comunicare nulla ai nostri amici. Non c'era campo. Per telefonare o inviare messaggi dovevamo avvicinarci alla porta. Ecco, stando vicino alla porta abbiamo avuto modo di vedere qualcosa."

 

"Ci hanno permesso di uscire all'una di notte, nella stessa sala c'erano corpi coperti con lenzuoli. C'erano anche molti corpi per strada. Avevamo paura allontanarci, perché era tutto buio. Siamo rimasti fermi ancora un po', abbiamo aspettato e poi siamo andati a casa. Ho percorso la strada disseminata di corpi coperti dai lenzuoli."

 

"Ci sono molti russi a Nizza. C'è una mia conoscente qui, arrivata da Mosca, e i suoi amici tedeschi. Loro tre vivono insieme. Non sono riuscita a contattarli ieri sera. Anche loro si erano organizzati per andare a guardare i fuochi d'artificio. Aspetto ancora una risposta. Nello stesso casinò c'era un ragazzo russo di vent'anni. Un altro ragazzo stava li ad aspettare cosa sarebbe successo. Era capitato li per caso. Stava passeggiando e parlando al telefono nei pressi del casinò quanto si è accorto del camion e insieme a noi è fuggito senza capire cosa stesse succendendo. Anche lui non è riuscito a rintracciare sua madre".

 

"Molte persone si sono perse. Una donna in carrozzella piangeva perché il marito era morto in strada. L'ho abbracciata, non sapendo come tranqullizzarla".

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