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Martedì 26 Luglio 2016

 

Assalto in chiesa vicino Rouen: sgozzato il prete, attentatori uccisi. Isis rivendica

 

Ancora terrore in Francia. A Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen, due uomini armati di coltello hanno fatto irruzione in una chiesa intorno alle 9,45 prendendo in ostaggio il prete, due suore e diversi fedeli. Il sacerdote è stato sgozzato, uno dei fedeli è gravissimo e ci sarebbero altri due feriti. Le teste di cuoio hanno dato l'assalto alla chiesa uccidendo i due assalitori. Un agente sarebbe rimasto ferito nel blitz. Lo stato islamico ha rivendicato l'attacco affermando che è stato compiuto da due 'soldati' del gruppo. Lo riferisce l'agenzia Aamaq. Un uomo è stato fermato: sarebbe un minorenne legato a uno dei due assalitori.

 

Il parroco ucciso si chiamava Jacques Hamel ed aveva 86 anni, era prete dal 1958. I due sarebbero entrati usando un ingresso posteriore e irrompendo durante la messa della mattina. Uno di loro aveva la barba e indossava un tipico copricapo arabo. Secondo alcuni testimoni i due avrebbero gridato «Daesh» e «Allah Akbar». Dentro la chiesa la polizia ha trovato dell'esplosivo e un'arma finta.

 

Le autorità francesi hanno aperto una cellula di sostegno psicologico. Il presidente francese, Francois Hollande, e il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, sono arrivati sul luogo dell'assalto. Appena giunto sul posto, il capo dello Stato ha reso omaggio alle teste di cuoio che hanno abbattuto i due assalitori, alle forze dell'ordine e ai soccorsi. Attualmente si trovano nel municipio di Saint-Etienne de Rouvray. Il premier francese, Manuel Valls, in un messaggio su Twitter, esprime «orrore di fronte al barbaro attacco nella chiesa di Seine-Maritime. La Francia intera e tutti i cattolici sono stati colpiti. Faremo blocco».

 

«La Chiesa cattolica non ha altre armi che la preghiera e la fraternità tra gli uomini», afferma in una nota da Cracovia il vescovo di Rouen, mons. Dominique Lebrun. Il vescovo annunzia il suo rientro nella diocesi per stare accanto «alle famiglie e alla comunità parrocchiale scioccata». «Lascio qui - ha detto riferendosi a Cracovia dove è in corso la Gmg - centinaia di giovani che sono il futuro dell'umanità. Chiedo loro di non arrendersi alla violenza e a divenire apostoli della civiltà dell'amore».

 

«Il modus operandi fa evidentemente temere un nuovo attentato dei terroristi islamisti», ha scritto su Twitter Marine Le Pen poco dopo che è stata diffusa la notizia che la procura anti-terrorismo francese ha aperto un'inchiesta sull'attacco.

 

«Esprimiamo la nostra vicinanza a una Francia che potrebbe essere di nuovo sotto attacco», anche se le dinamiche non sono ancora chiare», ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un'audizione alle Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera.

 

I due terroristi che hanno colpito questa mattina la chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray erano francesi nati a Rouen: è quanto riferiscono fonti ben informate citate da BFM-TV. Uno dei due autori dell'attacco aveva cercato di recarsi in Siria, ma era stato arrestato in Turchia nel maggio dello scorso anno e rimandato in Francia, dove era rimasto in prigione per quasi un anno. Lo riferisce l'emittente Itele, secondo cui l'uomo era stato rilasciato il 22 marzo scorso, in attesa di essere processato per legami con il terrorismo. 

 

La tv francese M6, inoltre, ha rivelato che «uno dei due assalitori era schedato con la lettera S», quella che indica gli individui potenzialmente radicalizzati a rischio di passare all'azione. La notizia non è al momento confermata dalle autorità francesi. Le autorità francesi hanno aperto una cellula di sostegno psicologico.

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