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20/12/2016

 

L'attentato in Germania, l'ambasciatore russo... E il diritto imperiale dell'occidente

di Diego Bertozzi

 

La quasi trentennale politica della esportazione della democrazia e del "regime change" non finisce di produrre i sui tragici frutti: la distruzione di Paesi, l'umiliazione di popoli e il foraggiamento di gruppi e milizie dell'estremismo religioso costituiscono senza dubbio le principali cause degli attentati e degli omicidi che toccano l'Europa, la Russia, la Cina, come gli Usa stessi.

 

Eppure tutto questo sembra non bastare: c'è chi vorrebbe un Occidente ancora più proteso alla crociata per stabilire, sotto il proprio tallone di ferro, un indiscusso potere globale, libero da ogni tipo di controllo. Ecco quel che scrive il filosofo Bernard-Henri Lévy, tra i più accaniti ideologi del diritto occidentale all'intervento umanitario: l'insuccesso di Usa e alleati in Siria rende ancora più violenta la rivendicazione del diritto all'intervento, tanto da espellere dall'umano consorzio popoli come quello russo e cinese ("mostri").