Fonte: RT Actualidad

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Giu 22, 2016

 

Tutti devono sapere che Obama e Hillary Clinton hanno causato il sorgere dello Stato Islamico

Traduzione di Luciano Lago

 

Riporta oggi la stampa nord americana:

“Tocca a Donald Trump ed ai leaders repubblicani assicurarsi che tutti sappiano come Hillary Clinton ha causato questo casino”, sostiene il giornalista di inchiesta Lee Stranahan. “Mentre gli statunitensi affrontano una volta di più la minaccia del terrorismo ispirato dallo Stato Islamico, adesso ” tocca proprio a Donald Trump ed ai leaders repubblicani assicurarsi del fatto che tutti sappiano come Hillary Clinton ha causato questo casino”, lo scrive in un articolo per il portale Breitbart il giornalista d’inchiesta Lee Stranahan.


Vedi: Breitbartrt: “Hillary Clinton’s Policies Created Conditions for Rise of Islamic State”

 

Secondo il giornalista, “una chiave di volta per fermare questo lungo incubo del terrorismo islamico internazionale è ricordare ai votanti statunitensi, tutti i giorni tra adesso e novembre, che le decisioni di politica estera di Barack Obama e Hillary Clinton sono state quelle che hanno provocato il sorgere dello Stato Islamico”.

 

Stranahan ricorda che quando Barack Obama assunse l’incarico di presidente nel 2008 con Hillary Clinton come Segretaria di Stato, uno dei suoi primi passi nella politica estera era stato il suo discorso al Cairo, in Egitto, dove aveva affermato, in presenza dei componenti dei F.lli Mussulmani, che “una nuova era era iniziata nell’impostazione della politica degli USA verso l’Islam e verso il Mondo Arabo.

Quello che è venuto fuori, dopo la ondata di insorgenze popolari della “primavera araba” in tutta la regione, corrisponde alla realtà che, nonostante siano stati considerati inizialmente “movimenti coraggiosi di gente esasperata dalla ricerca di libertà, queste insorgenze sono state di fatto un sistema utilizzato dagli islamisti per rovesciare i dittatori militari più laici della regione” (con la regia dei servizi di intelligence di USA e GB).

 

La politica degli USA in Siria ed in Iraq

Nell’opinione del giornalista, il fattore più importante che ha condotto all’apparizione dello Stato Islamico è stato “il tentativo fallito di rovesciare il presidente siriano Bashar Al Assad. Gli USA haano voluto apertamente il rovesciamento di Al -Assad, per quanto fosse chiaro che, il risultato di questo rovesciamento, sarebbe stato la presa del potere da parte dei gruppi islamisti”. Denuncia l’autore dell’articolo.

Clinton e Obama

Spetta adesso a Donald Trump ed ai leaderes republicani assicurarsi che tutti i cittadini sappiano come la Clinton ci abbia messo il suo zampino.

Stranahan segnala che  la “Siria ha dimostrato di essere resistente rispetto ai tentativi di Obama e della Clinton di cambiare il regime, nonostante gli USA abbiano fornito le armi ai loro denominati “ribelli che poi  sono inevitabilmente finite nelle mani dei gruppi islamisti. Tuttavia la situazione nel paese ha creato le condizioni per il sorgere dello Stato islamico. Mentre tutto questo accadeva in Iraq, le continue ritirate delle truppe statunitensi, sotto la vigilanza di Hillary Clinton, hanno creato il vuoto di potere che ha permesso allo Stato islamico di guadagnare terre e risorse” dettaglia l’analista.

 

La palla si trova nel campo dei repubblicani

Secondo Stranahna “i media non hanno fatto nulla per spiegare tutto questo al popolo statunitense”. Nonostante questo, prosegue, non basta lamentarsi soltanto dei media e della loro disinformazione, visto che “la posta in gioco è troppo alta”.

A giudizio dell’analista, quello che devono fare adesso nella campagna di Donald Trump e del Partito Repubblicano è “prendere coscienza che la palla si trova nel loro campo quando si tratta di portare gli statunitensi verso la verità”

Il pericolo reale qui è che “i repubblicani si siano tanto abituati a perdere le battaglie di relazioni pubbliche che si arrendano prima di iniziare”, stigmatizza il giornalista.

Tuttavia sottolinea che “ è necessario che ci sia un impegno immediato” del Partito Repubblicano nel dire la verità. “In caso contrario, la Clinton tornerà a segnare la politica estera degli USA per altri quattro anni, con tutti i disastri che potrà provocare”, afferma Stranahan.

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