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Agosto 11, 2016

 

Le presidenziali si tingono di giallo

 

Julian Assange dice e non dice. Intervistato nel programma televisivo olandese Nieuwsuur, il fondatore di Wikileaks suggerisce una pista inquietante per una morte che ha tinto di rosso le presidenziali americane: quella di Seth Rich.

 

Seth era un impiegato del Partito Democratico e aveva 27 anni. Il 10 luglio scorso, mentre si trovava per strada a Washington, è stato ucciso con diversi colpi di pistola, tra cui uno alla schiena. Il killer non ha preso nulla dalla sue tasche. La polizia ha infatti ritrovato sul cadavere di Seth, orologio, portafoglio e telefono. Tutto ciò che un malfattore avrebbe potuto rubare, ma che è rimasto lì.

 

Uno scenario, quello dell’omicidio di Seth Rich, che ricorda le fosche trame di Frank Underwood in House of cards. Secondo quanto fatto trapelare da Assange, infatti, Seth sarebbe stato un informatore di Wikileaks. Come riporta il Telegraph, in molti hanno suggerito che, dietro alla diffusione delle oltre 20mila mail di Hillary, ci sia proprio Seth. Ed è per questo che, secondo Assange, il giovane sarebbe stato ucciso.

Il fondatore di Wikileaks, come riporta il Telegraph, ha così offerto 20mila dollari a chi fornirà ulteriori informazioni sull’omicidio di Seth Rich. Un portavoce della polizia di Washington ha detto che “non ci ancora informazioni” che possano collegare questa morte ad altre indagini.

Ma le mail diffuse da Wikileaks un peso lo hanno avuto – e pure grosso. Sono infatti costate la testa a Debbie Wasserman Schultz, che alla convention di Filadelfia ci è arrivata sì, ma da dimissionaria.

 

Inoltre, Assange sarebbe pronto a pubblicare altri documenti che proverebbero la pista già indicata a suo tempo da Seymour Hersh; nel 2011 il consolato americano di Bengasi altro non era che la bottega per far arrivare le armi dei ribelli – che poi si rivelarono essere qaidisti – dalla Libia alla Siria.

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