Fonte: Black Agenda Report

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Nov 06, 2016

 

La “Russofobia” una forma americana di psicopropaganda di guerra

by Margaret Kimberley

Traduzione di Luciano Lago

 

Il regime più reazionario ed oscurantista al mondo, la cleptocrazia dell’Arabia Saudita dei tagliatori di teste, patrocinatori del terrore, è stato premiato dal Presidente del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU, mentre la Russsia ne è stata espulsa. La farsa era stata progettata volutamente dalla superpotenza delle menzogne per castigare Mosca per la sua resistenza alla guerra diretta dagli Stati Uniti per ottenere il cambio di regime ed il massacro settario in Siria.

Il partito della guerra si trova in marcia, si odono forte le acclamazioni dei media del sistema – malgrado Hillary ancora non sia stata ancora eletta.

E’ stata forse la Russia ad invadere l’Iraq e massacrare un milione di persone? La Russia ha forse una maggiore percentuale di popolazione dietro le sbarre che in qualsiasi altro paese del mondo? E’ stata forse la Russia ad occupare Haiti, dopo il sequestro del suo presidente? Forse la polizia russa è autorizzata a sparare contro i minori senza timore di ripercussioni? E’ stata la Russia a condurre una guerra terrorista di 20 anni contro la popolazione della Somalia?

 

Tutti questi delitti sono stati commessi sotto la direzione degli Stati Uniti. Tuttavia la forza della propaganda e l’influenza sull’opinione pubblica mondiale viene diretta dal mega apparato dei media contro la Russia, che indipendentemente dalle sue carenze non può “reggere la candela” agli USA nella loro sistematica violazione dei diritti umani.

I pericoli rappresentati da una presidenza della Hillary Clinton non possono essere esagerati. Lei ed il partito della guerra stanno lavorando per ottenere costantemente un obiettivo che sfida ogni logica e mette a rischio la vita sulla terra. Il cambio di regime è di nuovo il suo modus operandi e si aspettano di metterlo in pratica ancora una volta anche contro la Russia.

 

Qualsiasi accusa di malvagie azioni fatte dalla Russia è una menzogna, una astuzia come quella creata volutamente  di mettere gli americani in un clima di scontro e far perdere loro la paura di un confronto nucleare. Non è chiaro se la Clinton ed il resto degli aspiranti guerrafondai (i neocons) realmente siano coscienti di quello che rischiano con le esplosioni nucleari a forma di fungo. Forse loro credono che Vladimir Putin sarà facilmente intimidito dalle loro minacce, quando invece tutte le prove indicano esattamente il contrario.

Il cambio di regime è di nuovo il “modus operandi” degli USA  e si aspettano di metterlo in pratica ancora una volta anche contro la Russia.

Le denunce infondate di interferenza nelle elezioni presidenziali e nell’indicare la Russia come unica causante delle sofferenze della popolazione in Siria sono artifici propagandistici studiati per desensibilizzare il pubblico. Si tratta di una vecchia tattica che rende la guerra non solo accettabile ma che anzi la fa vedere come una necessità. I sospettosi di sempre la stanno favorendo ansiosamente. I media del sistema atlantista , diretti da principali giornali del regime come il New York Times ed il Washington Post, si trovano al primo fronte ed al centro della propaganda mediatica per criminalizzare la Russia come “potenza malvagia”.

Human Rights Watch ed altre organizzazioni, che per nulla si preoccupano degli abusi commessi dagli Stati Uniti e dai loro alleati, stanno anche loro svolgendo il ruolo abituale di scegliere la prossima vittima del cambio di regime (regime change).

La Russia ha perso il suo seggio nel Comitato dei diritti Umani all’ONU in parte per effetto delle pressioni USA e delle relazioni publiche del complesso industriale celato dietro i “diritti umani”. Il Comitato viene ora presieduto dall’Arabia Saudita.

L’Arabia Saudita, alleato chiave degli USA in Medio Oriente, è una monarchia ereditaria assoluta che finanzia i gruppi terroristi jihadisti che hanno causato la morte di circa 500.000 persone in Siria. Gli stessi monarchi sauditi stanno causando la la devastazione , la morte e la fame nello Yemen. Troppi crimini tutti assieme, ma essendo  solidi alleati degli statunitensi e dell’Occidente, non ricevono quasi alcuna recriminazione rispetto ai loro crimini. Il silenzio dei media occidentali sul conflitto nello Yemen è assordante.

 

Il candidato apertamente intollerante Donald Trump è stato scelto come perfetto complemento rispetto alla Hillary Clinton. Ed è per questo che lei e il resto della direzione del Partito Democratico lo preferivano come rivale. Lui stesso ha fornito argomenti di basso livello per farlo screditare e le sue prudenti dichiarazioni circa la necessità di evitare l’ostilità verso la Russia le sono risultate ancora più utili.

I giornali come il New York Times e el Washington Post, sono il primo fronte di propaganda per screditare e demonizzare la Russia

Gli USA ed i loro alleati sono la causa della distruzione della Siria. I loro sforzi per rovesciare il presidente al-Assad hanno creato una catastreofe umanitaria completa con i miliziani dell’ISIS e di AL Nusra a cui piace molto tagliare le teste e sgozzare gli “infedeli” per divertirsi. Ben lontana da essere la causa della catastrofe, la Russia aveva lasciato il suo alleato a combattere da solo per oltre 4 anni.

Erano state fatte anche delle aperture per negoziare il destino di Assad con gli Stati Uniti. Tutti i tentativi di frenare gli scontri sanguinosi sono stati rifiutati dagli USA e dalla NATO e hanno marcato il destino della popolazione della Siria. La gente di Aleppo dei quartieri est si trova sequestrata dai miliziani alleati degli americani ed utilizzata come ostaggio, tuttavia di questo non si saprebbe nulla leggendo i giornali ed ascoltando le TV degli USA e dell’Occidente. Il ruolo americano nel massacro viene appena menzionato o perdonato come uno sforzo per proteggere la popolazione civile. Il massacro è stato programmato negli Stati Uniti e potrebbe terminare se questo governo lo volesse.

Gli sforzi della propaganda antirussa hanno funzionato alla perfezione. La NATO sta concentrando truppe e missili alla frontiere con la Russia in una chiara provocazione ma Putin viene etichettato come il “malvagio tiranno”, il “nuovo Hitler” (H.Clinton) nella narrazione occidentale.

Si dice che lui stia minacciando i paesi che si sono uniti nel creare la vera minaccia alla nazione russa, un classico capovolgimento delle parti. Gli USA creano false affermazioni circa crimini di guerra, nonostante siano loro ad avere le mani sporche di sangue per tutti i sanguinosi conflitti da loro creati.

Le ultime menzogne di Human Rights Watch circa una persecuzione in giudizio per Bashar al-Assad provengono direttamente dalla Casa Bianca e dal Dipartimento di Stato e non hanno niente a che vedere con la preoccupazione per i siriani che stanno vivendo il loro quinto anno di inferno (il sesto tra pochi mesi).

Gli stati Uniti sono il paese più pericoloso del mondo. Se dispongono di un presidente imprudente ed incline alla guerra, la minaccia diventa esistenziale. Questa è la prospettiva reale che potremo affrontare con una presidenza della Hillary Clinton. Se il ruolo del “bandito” deve essere proiettato nello scenario mondiale, lei sarà la “stella dello spettacolo”.

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