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2 ottobre 2016

 

Ungheria, niente quorum: l'affluenza si ferma al 43%

 

Non è valido il referendum sui migranti in Ungheria: alle urne l'affluenza è stata del 43,42%. Inutile quindi la consultazione sulle quote di redistribuzione dei migranti

 

È nullo il referendum contro la ripartizione Ue dei profughi in Ungheria: lo comunica il sito «Ufficiio nazionale delle elezini». L'affluenza alle urne è stata del 43,42% (circa 3,1 milioni di persone) inferiore quindi al 50% più uno: il quorum necessario perché il referendum fosse valido.

 

Lo spoglio: 98% di no ai migranti

Il 98% di chi ha votato ha detto no ai migranti: è quanto emerge dallo spoglio quasi definitivo delle schede scrutinate. I sì sono stati solo il 2%. I voti nulli sono stati l'8% I dati definitivi verranno comunicati solo nella giornata di lunedì. Secondo i sondaggi condotti dal think tank Nezopont, la netta maggioranza di quanti hanno votato al referendum sulle quote Ue per la redistribuzione dei migranti si era espresso contro di esse: un dato confermato dallo spoglio delle schede del referendum.

 

L'opposizione, «Che fiasco»

Il referendum era stato voluto dal premier Viktor Orban che vede male l'ingerenza dell'Unione Europea in materia di competenza degli Stati e la violazione della sovranità nazionale. Jobbik, il leader del partito di opposizione, ha parlato di un «fiasco» e ha invitato Orban a dimettersi. Il premier ungherese, in carica dal 2010, è tra i più strenui difensori della necessità dei singoli stati europei di rifiutare l'accoglienza dei migranti. Era stata proprio l'Ungheria a costruire, nel 2015, la prima barriera di metallo e filo spinato lungo la rotta balcanica, al confine con la Serbia.

 

Le conseguenze «giuridiche» del voto

Il capogruppo del partito di governo «Fidesz», Lajos Kosa, ha fatto sapere che comunque i risultati del voto avranno degli effetti giuridici. Anche se non è stato raggiunto il quorum, «ci saranno comunque conseguenze perché oltre 3 milioni hanno votato no» ha detto Kosa parlando a una tv commerciale e confermando quanto già anticipato in mattinata dal premier Orban.

 

Orban chiede emendamento alla costituzione

«Tredici anni fa una larga maggioranza di ungheresi ha votato in un referendum per entrare a far parte dell'Unione Europea, oggi gli ungheresi hanno fatto sentire la loro voce contro le politiche europee» ha detto in conferenza stampa il premier Orban. «Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale» ha spiegato il premier conservatore sottolineando che presenterà un emendamento alla Costituzione ungherese perché il risultato del voto - invalidato dalla mancanza del quorum - sia comunque tradotto in legge.

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