Originale: Informed Comment

http://znetitaly.altervista.org/

3 dicembre 2016

 

Ora che il Segretario alla Difesa considera apartheid l’occupazione israeliana il veto della lobby cadrà?

di Juan Cole

traduzione di Giuseppe Volpe

 

L’intervista di Wolf Blitzer al generale James Mattis nel 2013 ad Aspen, in cui l’ex comandante di CENTCOM di recente in pensione parlò liberamente della politica mediorientale, è tornata a perseguitarlo ora che Donald Trump l’ha proposto come prossimo Segretario alla Difesa. In un periodo in cui gli USA hanno truppe di terra in Iraq, Siria e Afghanistan, tuttavia, non è la sua posizione su tali conflitti che è controversa. Sono le sue osservazioni sui tentativi del Segretario di Stato John Kerry nei colloqui di pace tra Israele e la Palestina.

 

Alternet lo ha citato affermare:

“Così abbiamo dovuto lavorare [ai colloqui di pace] con un senso di urgenza. Ho pagato un prezzo in termini di sicurezza militare ogni giorno da comandante di CENTCOM perché gli statunitensi erano considerati prevenuti a favore di Israele e [a causa di ciò] gli arabi moderati non potevano stare dalla nostra parte perché non potevano appoggiare pubblicamente quelli che non mostrano rispetto per i palestinesi arabi”.

 

Tutti i coinvolti nella politica estera e nella sicurezza degli Stati Uniti sanno che l’aggressiva colonizzazione israeliana della West Bank palestinese e l’assedio dei civili palestinesi nella Striscia di Gaza sono cause principali del terrorismo contro gli Stati Uniti, poiché se ne dà la colpa a Washington, e sono un grave problema per la sicurezza perché rende gli Stati Uniti un paria nel mondo mussulmano. Uno dei motivi offerti da Osama bin Laden per l’attacco contro gli Stati Uniti è stato il maltrattamento israeliano dei palestinesi privi di stato:

“Terzo, se gli scopi degli statunitensi dietro queste guerre sono religiosi ed economici, lo scopo consiste anche nel servire il meschino stato ebraico e nel distogliere l’attenzione dalla sua occupazione di Gerusalemme e dall’assassinio di mussulmani nel luogo. La miglior prova di questo è l’ansia di distruggere l’Iraq, il più forte stato arabo confinante e l’impegno a frammentare tutti gli stati della regione, quali Iraq, Arabia Saudita, Egitto e Sudan in staterelli di carta e garantire, mediante la loro divisione e debolezza, la sopravvivenza di Israele e la continuazione della brutale occupazione crociata della Penisola”.

 

Come ho detto in precedenza, quando si tratta di subire un colpo per difendere Israele riguardo al diritto del suo popolo di vivere in sicurezza, gli Stati Uniti si faranno sempre avanti. Ma subire un colpo per difendere insensati crimini di guerra e disprezzo della legge internazionale da parte di Israele è inaccettabile.

 

Nella sua intervista del 2013 ad Aspen,  Mattis ha proseguito:

“Le dirò, la situazione attuale è insostenibile … Dobbiamo trovare un modo per far funzionare la soluzione dei due stati che hanno appoggiato sia l’amministrazione Democratica sia quella Repubblicana e le possibilità stanno cominciando a declinare a causa degli insediamenti. Ad esempio, se io sono Gerusalemme e metto 500 coloni ebrei a est dove ci sono già diecimila arabi, e se tracciamo il confine per includerli, o [Israele] cessa di essere uno stato ebraico o si afferma che gli arabi non hanno diritto di voto: apartheid. Questo non ha funzionato molto bene l’ultima volta che l’ho visto praticato in un paese”.

 

Jimmy Carter è stato trattato vergognosamente da Alan Dershowitz, dalla Brandeis University e dall’intera dirigenza della lobby israeliana per aver formulato esattamente lo stesso avvertimento, ed è stato escluso, a causa delle loro pressioni, dal parlare alle Convenzioni Nazionali Democratiche di Obama. Sono state prodotte liste nere di accademici che osano criticare l’occupazione israeliana di terre di proprietà palestinese.

E ricordiamo  quanto vergognosamente sia stato trattato Chuck Hagel, un illustre veterano della guerra del Vietnam con due medaglie al valore e senatore, nel corso dell’audizione per confermarlo Segretario alla Difesa, su pressione dei bellicisti in poltrona neoconservatori.

 

Ah, e poi c’é Lindsey Graham, la Regina Rossa del Senato (che è l’essenza del governante pedante e che pone domande da ‘Alice attraverso lo specchio’, del tipo: “Dividere la pagnotta con un coltello; qual è la risposta?”

E poi la Regina Rossa ha attaccato Hagel per aver detto che la ‘lobby ebraica’ intimidisce le persone. Ha chiesto: “Faccia il nome di una persona qui che è stata intimidita dalla lobby ebraica … Citi una cosa ottusa che siamo stato incitati a fare a causa della pressione della lobby ebraica o israeliana”.

 

Hagel ha detto che non aveva nessuno in mente.

L’ironia, ovviamente, sta nel fatto che lo stesso Graham fa parte della lobby israeliana e lì stava intimidendo Hagel per aver denunciato di essere stato intimidito!

Tutti i membri del congresso e i senatori sanno che la lobby israeliana li intimidisce, o cerca di farlo, quotidianamente. Ernst Holling ha lamentato: “Non si può avere una politica israeliana diversa da quella che l’AIPAC ti impone da queste parti”. L’AIPA è il Comitato Israelo-Statunitense sugli Affari Pubblici, l’agente straniero di fatto del governo israeliano negli Stati Uniti che la fa franca nel non doversi registrare come tale avendo comprato o intimidito il Congresso.

 

Dunque stiamo a vedere se il senatore Graham tratterà Mattis allo stesso modo (non lo consiglierei; c’è un motivo perché lo chiamano “Cane Rabbioso”) o se le lobby israeliane dovranno limitarsi a digerire questa sconfitta.

Potranno, allora, essere di nuovo invitati a cena gli osservatori sensati del Medio Oriente e il veto della lobby israeliana contro di loro sarà cancellato?

Per inciso, il resto dell’intervista di Mattis del 2013 è stata analogamente informata e solitamente sensata. Era nuovamente impegnato in Siria e avvertiva che l’intervento militare non avrebbe potuto risolvere il problema del programma iraniano di arricchimento dell’uranio.

 


Da ZNetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/now-that-secdef-thinks-israeli-occupation-is-apartheid-will-the-lobby-blackballing-fail/

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