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7 aprile 2016

 

L’ossessione dei media occidentali di contare i soldi di Putin

di Ercolina Milanesi

 

Il patrimonio del presidente russo Vladimir Putin non smette di eccitare la fantasia dei media occidentali. Nei Panama Papers questi hanno concentrato la loro attenzione quasi esclusivamente sui fatti legati alla Russia. Sembra che sia diventato di moda contare i soldi di Putin.

 

All’inizio dello scorso anno i media internazionali hanno fatto esplodere uno scandalo, affermando che il patrimonio di Putin sarebbe ammontato a 200 miliardi di dollari! Ne ha parlato il fondatore dell’Hermitage Capital Management, Bill Browder, in un’intervista al canale televisivo americano CNN. La notizia è stata diffusa sotto il titolo “i miliardi di Putin”, come un fatto compiuto. Malgrado lo stesso autore del fatto sensazionale, che è stato bollato come “falso”, si sia espresso con molta più cautela.

“Io credo che (il patrimonio di Putin) ammonti a 200 miliardi di dollari. Dopo 14 anni di potere e (visto che) gli importi prodotti dal paese, e le somme che non sono state spese per scuole, strade, ospedali, ecc. Tutti questi soldi sono finiti in conti svizzeri, azioni, fondi speculativi intestati a Putin e ai suoi amici”, ha detto Browder, citato da Forbes.

Secondo la versione di Browder, il presidente russo può rallegrarsi per l’incremento del benessere fino ad un importo astronomico e per il “conferimento” del grado di uomo più ricco del pianeta. È riuscito, secondo questa versione, non a raddoppiare, bensì a quintuplicare i suoi capitali in pochi mesi del 2014. L’autorevole quotidiano londinese Times sembra che ragionando astrattamente sul quali danni potrebbe subire il leader russo, ha indicato l’importo di gran lunga più modesto di 40 miliardi di dollari.

I voli pindarici dei media occidentali relativi al “patrimonio putiniano” sono sorprendenti. Ma sarebbe mettersi d’accordo, in modo da evitare le discrepanze.

Nel 2012 la testata svedese Svenska Dagbladet ha scritto che “il patrimonio di Vladimir Putin è di almeno 300 miliardi di dollari”. Allo stesso tempo, tuttavia, ha aggiunto che questo è “quanto si dice” e che “nessuno conosce l’esatta misura di questo importo”.

Nel gennaio 2015 Polska Times ha giocato al ribasso,r portando che “secondo il parere dell’opposizione e degli analisti russi indipendenti, il patrimonio del presidente russo ammonta a 70 miliardi di dollari”.

Ma ben presto gli americani hanno raccontato di un nuovo “arricchimento” del presidente russo: fino a 200 miliardi. Non solo, Putin durante il fine settimana vola in incognito a Monte Carlo e in un paio di giorni “si alleggerisce” di quasi tutto. E poi, a quanto pare, si è rifatto di centinaia di miliardi.

Ma questi sono solo dei farlocconi travestiti da esperti, che non sono presi sul serio non solo in Russia, ma anche nelle strutture serie occidentali!

Se avessero i fatti, senza dubbio, li “verserebbero” lì dove serve. Soprattutto perché l’ex “segreto bancario” in occidente è ormai quasi scomparso. “Trasparenti” sono diventati perfino i depositi bancari che una volta erano celebri in Svizzera.

Ma allora dove li tiene Putin i suoi miliardi? Forse nella Cassa di Risparmio russa? Allora le riserve auree della Russia sono molto più elevate rispetto ai dati ufficiali. Ma Washington continuerà a rompersi la testa perché Mosca non si piega sotto le sanzioni. 200 miliardi di dollari sono una quantità impressionante, che è pari, per esempio, al bilancio annuale della Danimarca.

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