Fonte: Al Manar

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Giu 22, 2016

 

La cooperazione tra Iran, Russia e Siria ha permesso la liberazione di Falluja

Traduzione di Manuel De Silva

 

Il portavoce del ministero degli Esteri iracheno, Ahmad Jamal, ha sottolineato che la cooperazione nel settore dell’intelligence dell’alleanza anti-terrorismo tra Teheran, Mosca, Baghdad e Damasco ha svolto un ruolo fondamentale nella liberazione della città di Falluja nella provincia di Anbar.

 

“Il ruolo svolto dal Centro antiterrorismo, che è di stanza a Baghdad e formato congiuntamente da Iran, Russia, Iraq e Siria, ha dato il suo contributo fornendo la sua intelligence, molto importante per la liberazione della città Fallujah”, ha dichiarato ieri, Yamal.

Egli ha sottolineato che le forze congiunte irachene hanno beneficiato enormemente dall’intelligence fornita dal centro antiterrorismo di Baghdad nella sua lotta contro il terrorismo del gruppo ISIS.

Il capo della polizia irachena, il maggiore Raid generale Shaker, ha dichiarato la piena liberazione di Falluja dopo due anni di controllo da parte dell’ISIS.

Il capo delle operazioni per la liberazione di Falluja, Abdul Wahhab Saedi, ha affermato alla televisione di stato che le sue forze controllano tutta la città e gli edifici statali.

La vittoria delle forze irachene è giunta in un momento in cui si continua a combattere contro i terroristi dell’ISIS nella provincia occidentale di Anbar.

Dall’altra parte, un responsabile del Corpo dei Guardiani della rivoluzione dell’Iran (CGRI) ha segnalato che “l’Arabia Saudita deve lasciare in pace il popolo dell’Iraq, aggiungendo che la presenza del generale Qassem Soleimani in Iraq si prolungherà fin tanto che la situazione lo richieda e fino a che l’Arabia Saudita non ponga fine alla sua politica di distruzione ed il paese non ritrovi la sua stabilità sul terreno della sicurezza”.

Il rappresentante del Wali al Faqih (forze popolari sciite) nel seno del CGRI, Sheij Ali Saidi, ha dichiarato, in una intervista con il canale iraniano in lingua araba Al Alam, che è impossibile per l’Arabia Saudita controllare il paese e mai potranno imporre un altro Saddam per governare l’Iraq”.

“Rijad deve lasciare in pace il popolo iracheno e permettere che essi stessi decidano sul proprio futuro . Il popolo iracheno ha dimostrato che dispone di una grande coscienza politica. Il popolo partecipa alle elezioni ed ha votato e formato un Governo ed un Parlamento e, in questo modo, i sauditi devono lasciare in pace e non interferire, questo permetterà al paese di recuperare la sua stabilità”.

E’ noto che l’ISIS ed i sauditi utilizzavano Faluja come una base di preparazione per pianificare attentati terroristici e lanciare operazioni suicide. Quel posto era il bastione dei takfiri dove si formavano e si armavano i terroristi. E’ naturale che adesso l’Arabia Saudita si senta rabbiosa per la sua liberazione.

L’Arabia Saudita svolge il ruolo del “cane da guardia” dell’Imperialismo e del sionismo nella regione ed utilizza i suoi soldi per armare gruppi terroristi che cercano di destabilizzare la regione, questo avviene in Iraq come in Siria e come in Libano. “L’asse della Resistenza che si è formato fra Iraq, Siria, Hezbollah ed Iran impedirà alla Monarchia saudita di portare a termine i propri piani. Lo abbiamo dimostrato nella conquista di Falluja”.

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