Telegrammi della nonviolenza in cammino

Numero 2483 del 26 settembre 2016

 

L'altra, la vera, la nostra politica

di Peppe Sini

 

Trovo miserabile una politica che non dedichi tutte le sue energie ad opporsi alla guerra, ad opporsi al razzismo, ad opporsi al maschilismo, ad opporsi alla schiavitu' e all'ecocidio.

E trovo quindi ignobili tutte le organizzazioni politiche che invece di adoperarsi per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani (ed in primo luogo di tutte le donne del mondo), per un'economia di giustizia e di rispetto della natura, contro un'organizzazione fascista della societa' e un'oppressione di classe giunta ormai in gran parte del mondo a livelli di puro orrore, continuino nello squallido teatrino della societa' dello spettacolo.

Se non vi fosse stata per decenni e decenni un'opera diseducativa e di narcotizzazione di massa non sarebbe possibile che nel nostro paese, ad esempio, oggi tutte le principali organizzazioni politiche siano fondate sulla leadership di capi carismatici la cui barbarie e' a tutti evidente, e perseguano fini piu' che autoritari totalitari tout court.

Ma questo, hic et nunc, e' lo stato del mondo.

*

Ma si illuderebbe chi credesse che a un ceto politico corrotto corrispondesse una societa' civile non infetta. In verita' paese legale e paese reale - per usare di questa vecchia formulazione - si rispecchiano e fanno corpo.

Il che significa, dal nostro modesto, modestissimo punto di vista, che ad alcun compiti necessari ed urgenti dobbiamo attendere, ed attendervi noi senza attendere che altri lo faccia: come amava dire Gandhi, sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.

Partecipando qualche giorno fa a un corteo per il No al referendum ci dicevamo con un vecchio amico e compagno di mille battaglie che l'eta' media dei manifestanti era oltre i cinquant'anni. Non era ne' una battuta, ne' uno sfogo tra noi vecchierelli; con una sia pur evidente forzatura era una mera constatazione. Ed anche di questo dovremmo ragionare.

Questi compiti io vedo i piu' urgenti, e li elenco costi' per semplicita' di comunicazione:

1. opporsi alla guerra, e quindi alle armi e agli eserciti, a tutte le armi, a tutti gli armigeri, a tutte le uccisioni;

2. opporsi al razzismo, e quindi innanzitutto soccorrere, accogliere, assistere ogni persona che in fuga da guerra e fame, da dittature e disastri, qui cerca di giungere per salvare la vita;

3. opporsi al maschilismo che e' la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza;

4. opporsi ad ogni ulteriore aggressione alla biosfera ed anzi intraprendere politiche di risanamento ambientale e di contenimento e riduzione dell'inquinamento prodotto;

5. riorganizzare il movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita' e ricostruirne una rappresentanza politica che porti anche nelle istituzioni democratiche la sua lotta, il suo programma di comune emancipazione e di condivisione e difesa dei comuni diritti e dei beni comuni;

6. scegliere la nonviolenza come unica teoria-prassi adeguata alla lotta che dobbiamo condurre per la salvezza dell'umanita' e della biosfera;

7. difendere lo stato di diritto, costituzionale e democratico, come assetto che garantisca diritti civili, politici, sociali ed umani, finche' l'umanita' unificata, autocosciente ed autoriconoscente non sappia trovare forme piu' adeguate di organizzazione sociale che garantiscano i medesimi diritti;

8. sperimentare fin d'ora forme di produzione e riproduzione sociale, di civile convivenza e piena condivisione dei saperi e dei beni, di mutuo soccorso e rispetto reciproco, di democrazia consiliare fondata sul metodo decisionale nonviolento del consenso;

9. estendere quanto piu' possibile le forme e le pratiche nonviolente di gestione e risoluzione dei conflitti;

10. non indulgere giammai al mentire: quel che non sappiamo, ammettere di non saperlo; quel che sappiamo, socializzarlo; quel che e' discutibile, discuterlo insieme; insieme camminare o ristare ascoltandoci - ascoltando la voce dei presenti, riascoltando la voce dei passati (conservandone quindi le tracce, meditandone quindi le lezioni), immaginando la voce dei venturi.

*

E nell'immediato, ad esempio:

I. quanto all'opposizione alla guerra: drastica riduzione delle spese militari; avvio del piu' rigoroso disarmo; cessazione della partecipazione italiana alle guerre in corso; cessazione di ogni complicita' del nostro paese con regimi violatori dei diritti umani e recessione da ogni alleanza militare; promozione dei corpi civili di pace e della difesa popolare nonviolenta;

II. quanto all'opposizione al razzismo: riconoscere a tutte le persone il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che nel nostro paese vivono;

III. quanto all'opposizione al maschilismo: sostenere i centri antiviolenza del movimento delle donne; applicare integralmente la Convenzione di Istanbul;

IV. quanto alla difesa della biosfera: opporsi all'ulteriore consumo di territorio; fermare le attivita' produttive e correggere gli stili di vita incompatibili con la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'; risanare per quanto possibile quanto avvelenato e devastato;

V. quanto ai rapporti di produzione e di proprieta': inverare l'impegno al primato del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta';

VI. quanto alla difesa della democrazia e dello stato di diritto: innanzitutto vincere il referendum con cui impedire il golpe, votando No alla riforma costituzionale voluta dal governo degli apprendisti stregoni.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

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