Il prossimo 8 dicembre la marcia di John Mpaliza e altri, partita il 23 ottobre da Reggio Emilia, arriverà finalmente a Bruxelles. Dopo aver percorso gli ultimi 5 km arriveremo al parlamento europeo dove concluderemo con una conferenza stampa.

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Intervenire subito per fermare i massacri a Beni, RD Congo

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Leggi: Marcia a staffetta “Reggio Emilia – Bruxelles” per Beni e #CongoWeek

Le ragioni di questa nuova marcia sono le seguenti:
- sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma che vive la popolazione congolese, e in particolare chiedere alle istituzioni internazionali di agire immediatamente per mettere fine ai massacri perpetuati a Beni dove è in corso pulizia etnica
- Esigere il rispetto della costituzione e dei diritti dell’uomo nella RDC
- Chiedere che un’inchiesta sui crimini commessi in questa regione della RDC sia fatta dalla Corte Africana per i diritti degli uomini e dei popoli e la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia.

Di seguito un'estratto del comunicato stampa (in francese) che trovate in allegato.
La regione di Beni, al nord della Repubblica Democratica del Congo è stata e lo è tutt’ora, teatro di orribili massacri.
Un numero importante di persone dell’etnia Nande sono state macellate, le braccia di numerosi bambini sono state amputate, molte donne violentate, famiglie intere sono state massacrate e crudelmente uccise.
Il 14 maggio 2016, i coordinatori locali dei gruppi della società civile di Beni, di Lubero e di Butembo hanno denunciato, per mezzo di una lettera aperta, la morte di 1116 persone, e solamente negli ultimi due anni, sono stati denunciati 1470 sequestri.
La serie incessante di violenza omicida che tocca la popolazione senza difese di diversi villaggi della regione, e che continua malgrado la presenza dei militari congolesi e dei caschi blu dell’ONU, è veramente inquietante.
Tutta questa violenza lascia intendere la volontà di eliminare i civili residenti in questa zona, in una calma terribile, accompagnata da un terrore e una brutalità senza nome.

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