PPS – PIC - Infopal - 8/6/2016 - Le autorità carcerarie israeliane hanno deprivato 28 minorenni palestinesi rinchiusi nel carcere di Ofer delle visite dei familiari. Ne ha dato notizia la Palestinian Prisoner Society (PPS). A 14 minorenni è vietata la visita dei familiari dal giorno dell’arresto e detenzione. Alle famiglie di altri 14 sono stati sottratti i permessi di visita ai check-point che portano alla prigione. La madre di un prigioniero 17enne di Hebron ha dichiarato a PPS che le è impedito di far visita al figlio dal giorno dell’arresto, il 23 ottobre 2015, e che ha potuto vederlo soltanto durante le udienze. Le autorità israeliani impediscono alla famiglia di Osama Badawi, 16 anni, di Hebron, di andare a trovarlo dal giorno dell’arresto, il 22 gennaio di quest’anno. Di questa famiglia, il padre e tre figli sono in prigione, tutti privati del diritto di visita.


Imemc - Infopal - 7/6/2016 - Domenica, la società per i prigionieri palestinesi (PPS) ha dichiarato che i tribunali israeliani hanno imposto multe sui bambini palestinesi arrestati per un valore di 88.000 shekel ($22.000), soltanto nel mese di maggio. L’avvocato del PPS, Abdul-Fattah Doula, ha affermato che a maggio 48 minorenni palestinesi sono stati imprigionati e che le sentenze inflitte vanno dai tre ai 30 mesi. Al momento ci sono circa 500 minorenni nelle carceri israeliane, secondo il  PNN – Palestinian News network.

183 di loro sono tenuti nella prigione di Ofer, 81 di Megiddo, 50 sono ai domiciliari e altri in isolamento in centri di detenzione israeliani.


Maannews - June 6, 2016 12:05 - L’Avvocato Muhammad Mahmoud del gruppo Addameer per i diritti dei prigionieri, ha riferito a Ma'an a Gerusalemme, che Mahmoud Abu Isba è stato condannato a 18 anni di carcere per aver pugnalato e moderatamente ferendo un israeliano a Gerusalemme nel febbraio 2015, e a pagare 100.000 shekel ($ 26.023) di danni all’israeliano ferito. La sua età esatta deve ancora essere confermata. E’ stato anche condannato per aver lanciato pietre, una pipe bomb e bottiglie molotov contro le forze israeliane in incidenti non collegati.


Fonte: PIC - June 6, 2016 - Domenica, un tribunale israeliano ha condannato un ragazzino palestinese di 15 anni, Mu’awiya Alkam, a sei anni di carcere e a un multa di 26 mila shekel (circa 13 mila euro) per aver eseguito un presunto accoltellamento. L’imputazione a carico dell’adolescente è di aver tentato di accoltellare una guardia israeliana. Un’udienza di convalida della sentenza è prevista a luglio. Mu’awiya e Ali Alkam vennero arrestati dalle forze israeliane dopo essere stati feriti da una guardia israeliana a Gerusalemme. Ali venne colpito con tre proiettili e gravemente ferito. Secondo il racconto di Abdullah Alkam, responsabile della campagna popolare per il rilascio dei due ragazzini, Mu’awiya è detenuto nella prigione di Megiddo, mentre Ali in una scuola chiusa a Beit Naquba. Entrambi sono sottoposti a crudeli torture psico-fisiche. A fronte di dure sentenze contro minorenni palestinesi, i tribunali israeliani hanno ben altro atteggiamento nei confronti dei crimini commessi dagli israeliani verso i Palestinesi. Si ricorda il caso emblematico dell’assassino della famiglia Dawabshe, rilasciato pochi giorni fa.

 

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