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18 febbraio 2016

 

Chiese cattoliche, inumana la realtà dei palestinesi

Situazione "senza speranza" che deve cambiare per gli uni e gli altri

 

"L'attuale situazione dei palestinesi è inumana". La denuncia arriva dall'Assemblea delle Chiese cattoliche in Terra Santa in un documento diffuso a Gerusalemme in cui si addossa la responsabilità di questa realtà "ai coloni che occupano, giorno dopo giorno, la terra palestinese; all'assedio di Gaza che si protrae oramai da anni. Un milione e mezzo sotto l'assedio della povertà, della misera e del'umiliazione". Una situazione complessiva "senza speranza" per palestinesi ma anche per israeliani che "deve cambiare".

Nel documento della 'Commissione pace e giustizia' dell'Assemblea delle Chiese cattoliche si sottolineano tra le altre cause della situazione "la demolizione delle case; i check point militari e l'arbitrario comportamento dei soldati israeliani che umiliano i palestinesi. E' l'assedio di Gerusalemme e l'ebraicizzazione della città con l'allontanamento dei suoi abitanti palestinesi. E' l'onnicomprensiva accusa di terrorismo contro tutti i palestinesi e la punizione collettiva che ne è la conseguenza". Per l'Assemblea oggi "la situazione è una nuova Intifada in cui i palestinesi si immergono fino alla morte a causa della disperazione provocata da una vita piena di frustrazione, umiliazione e insicurezza, senza alcuna speranza. Questa situazione soddisfa la società israeliana? E' soddisfatta con questa vita - chiede l'Assemblea - nelle ombre di una continua ostilità con il popolo palestinese? Una situazione senza luce di speranza: né per gli israeliani che hanno bisogno di vivere in sicurezza e tranquillità, né per i palestinesi che aspettano la fine dell'occupazione e uno stato indipendente".

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