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Marwan Barghouti From Wikipedia, the free encyclopedia
Marwan Barghouti Hasib Ibrahim, nato il 6 giugno 1959, è un’importante figura politica palestinese, condannato e incarcerato per omicidio da un tribunale israeliano. Egli è considerato come il leader della Prima e della Seconda Intifada. Barghouti ha sostenuto il processo di pace una sola volta, ma in seguito divenne disilluso, e dopo il 2000 ha continuato ad essere un leader di Al-Aqsa, in Cisgiordania. Si dice che Barghouti abbia co-fondato Tanzim*, insieme a Yasser Arafat. E' stato chiamato da alcuni "il Mandela palestinese". Le autorità israeliane hanno definito Barghouti un terrorista, accusandolo di aver diretto numerosi attacchi, tra cui attentati suicidi, contro obiettivi civili e militari allo stesso modo. Barghouti è stato arrestato dalla Forze di Difesa Israeliane nel 2002 a Ramallah. E' stato processato e condannato con l'accusa di omicidio a cinque ergastoli. Marwan Barghouti si è rifiutato di presentare una difesa alle accuse mosse contro di lui, ritenendo per tutto il processo, che il procedimento fosse illegale e illegittimo. Barghouti esercita ancora una grande influenza su Fatah, con una popolarità che arriva ben oltre le mura del carcere. Vi è stata una certa speculazione se potesse essere un candidato unificante, nel tentativo di succedere a Mahmud Abbas. Durante i negoziati per la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit, oltre allo scambio di prigionieri palestinesi Hamas insistitette perchè Barghouti fosse compreso nell’accordo con Israele. Tuttavia, Israele non era disposto a cedere ad una tale richiesta e, nonostante i rapporti iniziali che egli dovesse effettivamente essere rilasciato l’11 ottobre, l’accordo tra Israele e Hamas fu presto smentito da fonti israeliane. Nel mese di novembre 2014, Barghouti esortò l'Autorità palestinese a porre immediatamente fine alla cooperazione per la sicurezza con Israele, chiedendo una Terza Intifada contro Israele.
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