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18/4/2016

 

Inchiesta: 1700 detenuti palestinesi bisognosi di cure, inclusi 25 malati di cancro, imprigionati da Israele

Traduzione di Marta Bettenzoli

 

L’UHRC (United Health Works Committee) nella Palestina occupata ha segnalato venerdì che Israele detiene 1700 prigionieri malati, inclusi 25 che soffrono di varie tipologie di cancro, e che necessitano urgentemente di cure mediche specializzate.

 

La dichiarazione è arrivata in occasione del 17 aprile, Giornata dei Prigionieri Palestinesi, e rivela che le autorità israeliane non garantiscono ai detenuti i trattamenti medici necessari, fornendo loro solo pillole analgesiche, e negando loro il diritto a ricevere trattamenti specifici.

 

L’UHRC si è appellata alla comunità internazionale e ai gruppi locali, regionali ed internazionali di diritti umani affinché intervengano, e “salvino i prigionieri malati dalla morte lenta e dolorosa che li attende”, in quanto l’autorità carceraria israeliana si rifiuta di fornire loro il basilare diritto di accedere a cure mediche specifiche.

 

L’UHRC si è anche appellata a varie associazioni internazionali e gruppi per i diritti legali e umani affinché denuncino le gravi violazioni di Israele nei confronti dei prigionieri, e affinché Israele si conformi alle leggi internazionali e ai trattati umanitari.

 

Israele trattiene almeno 7000 palestinesi in 22 prigioni, centri di detenzione e di interrogatorio, inclusi sette detenuti che si trovano in prigione da più di 30 anni. Tra di loro si contano 67 donne, 400 minorenni, 6 parlamentari e ministri eletti, e 700 palestinesi, trattenuti tramite ordini di detenzione amministrativa, senza accuse né processi.

 

 

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