Afp - corriere.it -26 maggio, 2016 - Oltre 500 persone tratte in salvo, cinque morti. Questo il bilancio del naufragio avvenuto mercoledì al largo della Libia. L’imbarcazione, con centinaia di persone ammassate, è stata avvisata dai mezzi della Marina Militare italiana. La nave «Bettica» si è avvicinata per prestare i primi soccorsi ma, durante le manovre per raggiungere l’imbarcazione, il barcone si è ribaltato. Le immagini, della tragedia, immortalate dalla stessa Marina Militare. Giovedì poi un nuovo naufragio, al largo del canale di Sicilia.

 

 

corriere.it - 27 maggio 2016 - Migranti, altre 45 vittime nel Canale - di Valentina Santarpia

Ci sarebbero decine di dispersi, ma il loro numero non è quantificabile. Una strage senza fine: sono 17 solo le operazioni di soccorso coordinate dalla centrale operativa di Roma delle capitanerie di porto, con oltre 2000 persone messe in salvo da Guardia costiera, Marina militare, organizzazioni non governative, mercantili, rimorchiatori. E non è finita: un cadavere e 526 migranti, recuperati in 4 diverse operazioni nel canale di Sicilia, giungeranno sabato mattina, alle 8,30, al porto di Porto Empedocle (Ag). A Pozzallo è in arrivo il pattugliatore `Asso 29´ con 704 migranti a bordo recuperati su gommoni in difficoltà nel Canale di Sicilia: ad accoglierli ci sarà un’ambulanza medicalizzata, per soccorrere subito una donna in fin di vita e un numero ancora imprecisato di bambini che sembrerebbero fortemente disidratati.

 

 

corriere.it - 28 maggio 2016 - A Catania sbarcano 900 migranti - di Valentina Santarpia

Non si ferma la strage di migranti in arrivo sulle nostre costa. Questa mattina a Catania ha attraccato un rimorchiatore italiano con 890 migranti, mentre a Taranto ha attraccato una nave militare spagnola con 700 persone. Il rimorchiatore italiano Vos Thalassa con 900 migranti a bordo ha attraccato al porto di Catania. Ad accogliere le persone sbarcate, fra cui un centinaio fra donne e bambini, gli operatori della Croce rossa. Sono stati recuperati in mare in diverse operazioni di soccorso. Altri 700 sono invece arrivati a Taranto, a bordo di una nave militare spagnola. La «contabilità» delle stragi nel Canale di Sicilia è sempre più difficile, e inevitabilmente dolorosa. Un altro barcone stracarico di migranti è quasi affondato ieri mentre cercava di raggiungere l’Italia col suo carico di disperazione. Sono 45 i cadaveri recuperati finora dai soccorritori della nave Vega della Marina militare, 135 le persone salvate:a guidare le operazioni di soccorso il Tenente di vascello Raffaele Martino.

 

 

ilgazzettino.it - Domenica 29 Maggio 2016 - L'Isis spara i razzi sul campo profughi. Decine di migliaia di persone nel distretto di Azaz, provincia di Aleppo, sono in fuga dall'avanzata dell'Isis. I miliziani di al Baghdadi sono arrivati ai sobborghi di Marea, teatro di violentissimi scontri nelle ultime ore, tagliando in due la zona controllata dalle forze ribelli. Senza supporto aereo della coalizione, difficilmente potranno resistere. La zona è sotto controllo dell'Esercito Libero Siriano, la principale forza combattente in opposizione al regime di Assad nel Paese. I civili intanto scappano. Chi può. Ma non riescono ad andare molto lontano. Il governo turco ha infatti chiuso da diverso tempo il varco di confine di Kilis. Non passa più nessuno e chi prova a farlo illegalmente viene arrestato e spesso rispedito indietro. Siamo nel sud della Turchia, a Kilis, e tutto quello che avviene dall'altra parte del confine lo possiamo solo sentire dai racconti dei rifugiati o vedere grazie alle telecamere degli attivisti. Una volta Kilis era un posto sicuro, un paradiso, se paragonato all'inferno siriano, dove migliaia di persone si sono riversate in questi anni di guerra. «Per noi non esistono i profughi, ci sono solo persone, esseri umani», dice Hasan Kara, il sindaco della città. «In questi anni il numero di chi è venuto qui ha superato quello degli abitanti. Centoventimila contro novantamila residenti turchi, ma non c'è mai stato un atto di intolleranza».

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