Associazione per la Pace

venerdì 20 ottobre 2017

 

Con profonda tristezza apprendiamo la notizia della morte del Prof. Alberto L'Abate. 

 

Alberto è  stato per noi il maestro e il punto di riferimento. Abbiamo imparato da lui il significato di perseveranza e vigore. Il mondo pacifista ha perso uno dei suoi uomini più fedeli allo spirito della pace e nonviolenza. 

Rimane a noi tutti il fardello di continuare per la via di pace che ci ha illuminati con il suo lavoro. Addio Alberto, grazie.

 

Alberto L’Abate è stato un sociologo italiano, impegnato nella ricerca per la pace e la nonviolenza. Nella sua esperienza umana, fondamentale è stata l’amicizia e la collaborazione con Aldo Capitini, che lo ha iniziato alla nonviolenza; in seguito, è stato collaboratore delle iniziative di Danilo Dolci nella comunità di Trappeto.

Tale esperienza ha influenzato la sua formazione di sociologo, in cui ha privilegiato lo studio dei conflitti, in particolare le dinamiche per la prevenzione delle guerre nel dialogo informale tra le parti. Come docente universitario, ha insegnato Sociologia dell’Educazione, Teoria e Metodi della Pianificazione Sociale, Metodologia della Ricerca Sociale e Sociologia per la Pace. Ha promosso il corso di laurea in “Operatori per la Pace”, traformatosi in “Operazioni di Pace, Gestione e Mediazione dei Conflitti” dell’Università di Firenze.

 

All’impegno accademico affianca l’attività di ricerca e di formazione nel Movimento Nonviolento e nelle Peace Research, nonché di promotore di un’associazione IPRI-ReteCCP (Istituto di Ricerche per la pace Italiano  Rete Corpi Civili di Pace), dei quali è stato presidente ed è ora presidente onorario . Come ricercatore e programmatore socio-sanitario, è stato anche un esperto delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

Inoltre ha promosso e condotto l’esperienza dell’ambasciata di pace a Pristina e si è impegnato nella “Campagna Kossovo per la nonviolenza e la riconciliazione”, importante esperienza di mediazione per la pacificazione di una zona appena uscita dalla guerra nell’ex-Jugoslavia.

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