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Fonte: Zerohedge.com

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Apr 01, 2017

 

Bollori di Guerra tra USA e Cina nel Mar Cinese Meridionale?

di James Holbrooks

Traduzione di J.Manuel de Silva

 

Secondo un articolo della Reuters di martedì scorso, nel sud-est asiatico, stanno buttando benzina sul fuoco: la Cina ha “praticamente completato la costruzione delle sue infrastrutture militari sulle isole artificiali che ha costruito nel Mar Cinese Meridionale”, ed ora la superpotenza asiatica “è pronta a schierare aerei da combattimento e mezzi militari pesanti in qualsiasi momento”.

Dalle immagini satellitari analizzate dalla Asian Maritime Transparency Initiative, del Centro di Studi Strategici e Internazionali, di Washington DC, in una agenzia di stampa si legge che “ sono in corso lavori sulle strutture difensive aeree, navali e radar su Fiery Cross, Subi e Mischief Reefs nelle isole Spratly ”.

Attenendosi a quello che dicono i main-stream la Cina è un paese aggressore, nel rivendicare i suoi diritti sovrani per la maggior parte del Mar Cinese Meridionale, il portavoce del Pentagono comandante Gary Ross dice che le nuove immagini confermano quanto i militari degli Stati Uniti già sapevano.

“Il fatto che la Cina continui a costruire nel Mar Cinese Meridionale dimostra che sta continuando a prendere delle azioni unilaterali che fanno salire il livello di tensione nella regione, atteggiamento da ritenere controproducente per un soluzione pacifica delle controversie”, ha riferito il portavoce alla Reuters.

La Cina, come sempre, ha minimizzato questa affermazione ed è rimasta ferma nella posizione dichiarando che si tratta di semplici infrastrutture difensive all’interno dei suoi confini, come farebbe qualsiasi altra nazione.

“Se la Cina stia costruendo o se non stia costruendo delle necessarie strutture difensive territoriali sul proprio territorio, è una questione che rientra nell’ambito della sovranità cinese”, ha detto , martedì scorso in una conferenza stampa, la portavoce del ministero de Ministero degli Esteri, Hua Chunying.

Malgrado commenti di questo genere – e che la Cina non abbia assolutamente invaso nessuno – tutta la stampa ufficiale si è buttata su questa notizia e sulle nuove immagini.

Forbes, per esempio, ha pubblicato un pezzo dove sostanzialmente elenca tutti i motivi per cui la Cina sia da considerare il vero problema per la regione, e sulla CNN c’è stato un talk con alcuni analisti che hanno spiegato come il rafforzamento militare sulle isole artificiali sarà graduale e come la Cina continui ad esercitare la sua autoritaria influenza sui paesi confinanti.

Questi sono i fatti. Se volete crederci

Ma la realtà della situazione nel Mar Cinese Meridionale – a parte tutte le analisi di geopolitica – è che questo posto sta diventando un inferno con tutte le infrastrutture militari che galleggiano in quelle acque.

Come ha riferito Anti-Media, nella regione ci sono già forze militari USA che stanno prendendo parte a esercitazioni congiunte, con l’alleato Corea del Sud, che dureranno fino alla fine di aprile. Poi, all’inizio di maggio, il Giappone – altro alleato americano – manderà la più potente nave da guerra della marina giapponese a navigare nel Mar Cinese Meridionale in un tour di tre mesi.

Questo significa che, proprio quando finiranno le esercitazioni congiunte con la Corea del Sud – in cui, per inciso, partecipano contemporaneamente unità della Delta Force, dei Navy Seals e degli Army Rangers – il Giappone manderà una nave da guerra nelle acque che vengono rivendicate dalla Cina.

Se la coincidenza temporale può sembrare un po’ curiosa, si consideri che gli Stati Uniti hanno appena piazzato il loro sistema di difesa missilistica Terminal High Altitude Area Defense (THAAD) in Corea del Sud, di cui né la Cina, né la Russia si sono preoccupate troppo.

Con la Cina che non accenna nemmeno a rivedere la sua posizione nel Mar Cinese Meridionale – sia ideologicamente che fisicamente – e con i media main-stream pronti e vogliosi di raccontare tutto il “male Cina” mentre l’esercito USA cerca di farne tesoro, sembra che la rotta di collisione – a lungo temuta- con la Cina possa essere non troppo lontana all’orizzonte.

 

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