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Oct 17

 

Cina: il XIX congresso del Partito comunista in breve

 

Il “grande diciannovesimo” Shi Jiu Da avrà inizio a Pechino mercoledì 18 ottobre, e dovrebbe durare una settimana. Vi parteciperanno circa 2.300 membri del Partito provenienti da tutta la Cina, che selezioneranno la leadership per i prossimi cinque anni. Tutte le decisioni fondamentali, però, sono state già decise a porte chiuse dai leader supremi prima della grande assise.
Il congresso selezionerà innanzitutto circa 370 membri permanenti e ad alternanza del comitato centrale, che poi nominerà i 25 del suo organo decisionale, il Politburo. Questi membri saranno scelti in una votazione segreta dai delegati al congresso, che rappresentano le province, l’esercito e le agenzie governative. Il comitato permanente del Politburo, l’apice del potere che ha attualmente sette membri, sarà poi svelato al pubblico e alla stampa.
Xi diffonderà un rapporto di lavoro il primo giorno del congresso, nel quale farà il punto sui risultati raggiunti dal Partito negli ultimi cinque anni e fisserà gli obiettivi per il prossimo quinquennio. Un giorno dopo la chiusura del congresso (probabilmente il 25 ottobre), sarà lui a guidare i nuovi membri del Comitato permanente sul palco della Grande Sala del Popolo di Pechino per incontrare la stampa cinese e straniera.

 

Il congresso e il controllo

Misure straordinarie in occasione del congresso del Partito comunista cinese. La Vpn con cui di solito si aggira il “grande firewall” di filtri a Internet va a singhiozzo e i censori fanno straordinari, alla ricerca di parole e espressioni chiave “sensibili” che fioriscono sui social media. Qualsiasi post che rivela l’intenzione di protestare o di prendere in giro i leader del Paese sarà bloccato e in teoria anche il suo autore verrà segnalato alle autorità. Tra le misure nuove, la responsabilità diretta di chi crea un gruppo su WeChat??il findamentale servizio di messaggistica senza del quale non si fa nulla in Cina??per i contenuti che circoleranno nel gruppo stesso. Quanto ai media di Stato, che sono già dei portavoce di fatto del governo, nei giorni scorsi sono state inviate delle regole sulla copertura del congresso di quest’anno in base alle quali tutte le interviste con esperti o studiosi devono essere approvate dall’unità di lavoro (danwei) interna all’azienda e dal dipartimento di propaganda.

 

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