Fonte: https://zcomm.org/

Originale: The Conversation

http://znetitaly.altervista.org/

3 settembre 2017

 

Lezioni dalla storia tedesca  

di Laurie Marhoefer

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

Dopo l’omicidio di Heather Heyer a Charlottesville, molte persone si chiedono che cosa dovrebbero fare se i nazisti dimostrassero nella loro città. Dovrebbero mettere a rischio la vita  nelle controdimostrazioni? Alcuni dicono di sì.

La storia dice di no. Datemi retta: io studio i Nazisti originari.

Abbiamo l’obbligo etico di opporci al fascismo e al razzismo. Abbiamo però un obbligo etico di farlo in un modo che non aiuta i fascisti più di quanto li danneggi.

 

La storia si ripete

Charlottesville viene direttamente fuori dal programma  nazista. Negli anni ’20, il Partito nazista era soltanto un partito politico tra i molti in un sistema democratico, che erano in lizza per i seggi al Parlamento della Germania. Per la maggior parte di quel periodo, è stato un piccolo gruppo marginale. Nel 1933, cavalcando un’onda di sostegno popolare, prese il potere e installò una dittatura. Il resto è noto.

Era il 1927, mentre era ancora nelle frange politiche secondarie, che il Partito nazista programmò una dimostrazione in un posto decisamente ostile: il distretto di Wedding a Berlino il quale era così  a sinistra del centro che il quartiere aveva il soprannome di “Wedding rossa, essendo il rosso il colore del Partito Comunista. I nazisti spesso tenevano delle manifestazioni dove vivevano i loro nemici, per provocarli.

Gli abitanti di Wedding erano decisi a combattere il fascismo nel loro quartiere. Nel giorno della dimostrazione, centinaia di nazisti “scesero” a Wedding. Si presentarono anche centinaia dei loro oppositori, organizzati dal Partito Comunista locale. Gli antifascisti tentarono di interrompere la dimostrazione, dando fastidio agli oratori. I delinquenti nazisti reagirono e ci fu una massiccia rissa. Quasi 100 persone vennero ferite.

Immagino che la gente di Wedding pensò di avere vinto, quel giorno. Avevano coraggiosamente inviato un messaggio: il fascismo non era il benvenuto.

Gli storici, però, credono che avvenimenti come la dimostrazione a Wedding abbiano aiutato i nazisti a costruire una dittatura. Certo, la rissa procurò loro l’attenzione dei media, ma ciò che era di gran lunga più importante era il modo in cui alimentò una spirale crescente di violenza nelle strade che aiutò enormemente i fascisti.

Gli scontri violenti con gli antifascisti hanno dato ai nazisti un’occasione di descriversi come le vittime di una sinistra aggressiva e fuorilegge.

Ha funzionato. Sappiamo ora che molti tedeschi hanno sostenuto i fascisti perché  erano terrorizzati dalla violenza della sinistra nelle strade. I tedeschi aprivano i giornali del mattino e leggevano servizi sugli scontri come quello di Wedding. Sembrava che un’ondata sanguinosa stesse aumentando nelle loro città. Gli elettori e i politici dell’opposizione arrivarono a credere che il governo aveva bisogno di poteri speciali di polizia per fermare le persone violente della sinistra. La dittatura divenne attraente. Il fatto che i nazisti stessi stessero fomentando la violenza non sembrava importare.

Uno dei più grossi passi fatti da Hitler verso il potere dittatoriale, è stato di ottenere che la polizia avesse il potere nelle emergenze, cosa che sosteneva fosse necessaria per reprimere la violenza di sinistra.

 

La sinistra si prende le critiche 

Nel tribunale dell’opinione pubblica, le accuse di confusione e caos nelle strade, tenderanno, come regola, ad applicarsi  contro la sinistra, non contro  la destra.

Questo era vero nella Germania degli anni ’20. E’ stato vero anche quando gli oppositori del fascismo agivano per autodifesa o cercavano di usare tattiche relativamente miti, come il dare fastidio. E’ vero negli Stati Uniti di oggi dove anche le dimostrazioni pacifiche contro la violenza razzista sono etichettate come tumulti in fieri.

Oggi gli estremisti di destra vanno in giro per il paese organizzando dimostrazioni

proprio come quella del 1927 a Wedding. Secondo l’organizzazione in difesa dei diritti umani, Southern Poverty Law Center *, questi scelgono luoghi dove sanno che sono presenti gli antifascisti, come i campus universitari. Arrivano cercando lo scontro fisico e poi essi e i loro alleati lo fanno volgere a loro vantaggio.

Ho osservato proprio questa cosa accadere a pochi passi del mio ufficio nel campus dell’Università di Washington. L’anno scorso arrivò un oratore di estrema destra e fu accolto da una contro protesta. Uno dei suoi sostenitori sparò a una persona che manifestava contro. Sul palco, nei momenti seguiti agli spari, l’estremista di destra sostenne che i suoi oppositori avevano cercato di impedirgli di parlare “uccidendo le persone.” Il fatto che fosse uno dei sostenitori dell’oratore, cioè un estremista di destra e sostenitore di Trump. Impegnato in quello che l’accusa ora sostiene sia stato un atto di violenza premeditato, non è stata mai una notizia a livello nazionale.

Abbiamo visto questa stessa situazione anche dopo Charlottesville. Donald Trump ha detto che c’era stata violenza “da entrambe le parti.” E’ stata una dichiarazione incredibile. La Heyer, una dimostrante pacifica e altre 19 persone sono state colpite deliberatamente da un neo-nazista al volante di una macchina. Sembrava che Trump descrivesse Charlottesville come un altro esempio di quello in cui in un’altra occasione aveva fatto riferimento come a “violenza nelle nostre strade e caos nelle nostre comunità,” compreso, sembra, Black Lives Matter (Le vite dei neri contano) che un movimento nonviolento contro la violenza. Trump ha aumentato la paura. Di recente ha detto che anche la polizia è limitata dalla legge attuale.

Il Presidente Trump ci  ha provato di nuovo durante le proteste in gran parte pacifiche a Boston – ha definito le diecine di migliaia di persone che si erano radunate lì per protestare contro il razzismo e il Nazismo “agitatori anti-polizia,” anche se in seguito, con un caratteristico voltafaccia, li ha elogiati.

Le dichiarazioni del presidente Trump stanno raggiungendo lo scopo. Un sondaggio della CBS ha riscontrato che la maggioranza dei Repubblicani pensava che la definizione fatta da Trump di chi era responsabile delle violenze a Charlottesville era “precisa”.

Questa violenza e la retorica secondo la quale provenisse dall’amministrazione, sono echi deboli, ma cionondimeno allarmanti, di uno schema ben documentato, di un sentiero attraverso cui le democrazie diventano dittature.

 

Gli antifascisti

C’è un ulteriore sviluppo: gli antifascisti. Quando i nazisti e i suprematisti bianchi dimostrano, è probabile che compaiano anche gli antifascisti.

“Antifa” è l’abbreviazione di antifascisti anche se il nome non include affatto chiunque si opponga al fascismo. Il movimento antifascista è un movimento relativamente piccolo dell’estrema sinistra, con legami con l’anarchismo.

Gli antifascisti dicono che poiché il nazismo e la supremazia bianca sono violenti, si deve usare qualsiasi mezzo necessario a fermarli. Questo include mezzi fisici come quelli usati nel mio campus: formare una folla per impedire che chi ha il biglietto entri nel luogo dell’incontro per sentir parlare un estremista di destra.

La tattica degli antifascisti spesso si ritorce contro di loro, proprio come gli appartenenti all’opposizione comunista tedesca della Germania avevano fatto negli anni’20. Gli scontri aumentano. L’opinione pubblica spesso incolpa la sinistra indipendentemente dalle circostanze.

 

Che fare?

Una soluzione: tenere una contro-manifestazione che non implichi vicinanza fisica agli estremisti di destra. Il  Southern Poverty Legal Center  ha pubblicato un’utile guida. Tra le sue raccomandazioni: se la destra alternativa fa una dimostrazione, “organizzate una protesta gioiosa” ben lontano da loro. Chiedete alle persone che hanno deciso debbano parlare. Ma “per quanto possa essere difficile trattenersi dall’urlare contro oratori della destra, non affrontateli.”

Questo non significa ignorare i nazisti. Significa resistere a loro in un modo che neghi loro la possibilità di spargimento di sangue.

La causa per cui è morta Heather Heyer si difende nel modo migliore evitando lo scontro fisico che vogliono le persone responsabili della sua morte.

 

nota

*https://it.wikipedia.org/wiki/Southern_Poverty_Law_Center


a: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

 

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