Clowns Clandestine Insurgent Army

 

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14 maggio 2017

 

Riflessioni sull’Armata Clandestina Insurrezionista Ribelle dei Pagliacci

L.M. Bogad

Traduzione di Francesco D’Alessandro

 

Al Carnevale del Luglio 2005 per la Completa Felicita’ a Edinburgo, Scozia, la polizia anti-sommossa si ammasso’ nelle strade con scudi, bastoni e armature anti-incendio; tutto molto impressionante. I poliziotti usavano i loro scudi per spintonare i manifestanti, che danzavano nelle strade senza permesso.
Questi pero’ non erano contestatori tipici. Erano i quadri addestrati dell’Armata Clandestina Insurrezionista Ribelle dei Pagliacci (CIRCA), che, dalla sua fondazione nel 2003, e’ andata diffondendosi in tutto il mondo.

Questi pagliacci non si mettono a correre, ne’ si mettono a combattere. Invece essi iniziano una forma bizzarra di improvvisazione di massa, una clownesca disobbedienza civile . Rimangono nelle strade e giocano con la polizia che, cosi’ ci dicono, rimane sorpresa e non e’ per niente addestrata a fronteggiare questo tipo di interazione. Alla fine la polizia rompe i ranghi e se ne va, tra le urla e il giubilo della folla della gente locale e dei giornalisti che si sono ammassati per godersi lo spettacolo.

CIRCA nacque a Londra nel 2003 con un piccolo gruppo di attivisti creativi-John Jordan, Jennifer Verson, Theo Price, Matthew Trevelyan, Hillary Ramsden, Zoe Young e me stesso. Collaboravamo per creare un cocktail saporito di disobbedienza civile non violenta, clowning, il Teatro degli Oppressi di Boal, improvvisazione in stile commedia, coreografia sperimentale e teoria culturale Rabelaisiana/Bakhtiniana.

Al picco della nostra esperienza nel 2005, a Edinburgo, avevamo 150 pagliacci ribelli addestrati in un gruppo felice e malizioso. CIRCA continuo’ a esistere per qualche altro anno. Si allargo’ alla Germania e diverse citta’ negli USA e in altri posti, ma alla fine si esauri’, quando la gente si rivolse a sperimentare con altre tecniche e tattiche.

Alla fine anche il nostro sito su internet scomparve, il che fu un vero peccato perche’ conteneva il nostro manuale di training che molti attivisti in tutto il mondo avevano scaricato per alcune dritte e trucchi. CIRCA esiste adesso nei video su YouTube, articoli e saggi (e un capitolo nel mio nuovo libro e nell’immagginario sociale del nostro movimento), quella raccolta di storie e aneddoti che ci scambiamo quando ci troviamo insieme, cercando ispirazioni o una risata veloce.

CIRCA ha avuto diverse motivazioni fin dal suo inizio:

1- rappresentare un modo, per gli attivisti hardcore, di evitare di sertirsi bruciati e evitare il dogma rigido rimanendo, allo stesso tempo, attivi.

2- riportare nel movimento gente che si era esaurita per la mancanza di gioia nella sopradetta attivita’ dogmatica e rigida (e spesso noiosa).

3- ottenere sorpresa tattica nelle interazioni con lo stato e le corporazioni, portando una nuova, distruttrice e giocherellona forma di azione diretta per la quale la polizia non era ancora stata addestrata.

4- di creare azioni mediatiche che potrebbero attrarre attenzione per la nostra critica radicale del capitalismo, del militarismo, eccetera, sia con immagini virali nell’internet che parlando “attraverso l’uso dei media”- creando immagini talmente bizzarre che persino i nostri nemici ideologici devono riprodurle, e cosi’ facendoli parlare della nostra storia. Come Colonnello Ofthruth (il mio nome nell’Armata dei Clown), rappresentavo spesso il contatto con i mass-media, mettendo a disposizione un nocciolo di verita’ sulla nostra posizione allo sciame dei media che venivano per scrivere o riportare le nostre azioni.

5- contrastare la demonizzazione e la criminalizzazione del dissenso recitando una forma carina, anti-stereotipica di rapporto con il pubblico senza compromettere il contesto radicale della nostra critica

6- in alcuni casi, creare un cuscino di clown che protegge gli altri dimostranti dalla repressione posizionandosi tra i manifestanti e la polizia; costa molto di piu’ politicamente bastonare un clown.

Durante la nostra esperienza settennale, abbiamo avuto abbastanza successo nel raggiugere questi obiettivi, in parecchie nazioni. Siamo persino riusciti a farlo usando una struttura orizzontale di gruppi di affinita’ organizzati a livello locale (“i gruppi schiamazzanti dei clown”), cosi’ usando il sentiero dell’attivismo egalitario con le nostre enormi scarpe.

Certo, avevamo anche dei difetti: i nostri costumi forse avrebbero funzionato meglio se fossero stati piu’ appariscenti e meno arrangiati. Forse la qualita’ del nostro addestramento sarebbe potuto essere piu’ consistente. Il nostro mantra era: “serio ma non solenne”, e pensavamo di poter essere ridicoli e allo stesso tempo essere radicali, sinceri senza essere presuntuosi, stoici o stolidi.

A New York, dove andai a vivere dopo la Gran Bretagna, aiutai a far partire un gruppo locale di CIRCA che aveva un suo proprio modo d’azione. Eravamo meno giocherelloni con la polizia perche’ la NYPD (la polizia di New York, Ndt) era piu’ hardcore e violenta; bisogna adattare il proprio stile alla situazione locale.

Dopo alcune grandi azioni durante la Convention del Partito Repubblicano nel 2004, questo gruppo si trasformo’ in una azione continuata denominata la Bike Lane Liberation Clowns, con le sue pattuglie giocherellone e provocatorie, con le quali essi si incazzavano con gli automobilisti che parcheggiavano nelle corsie delle biciclette, viaggiando sui loro monocicli, tricicli e la rara bicicletta, e costituirono un elemento chiave nella campagna per migliorare le infrastrutture per i ciclisti nella citta’.

Ci sono state una serie di azioni dei clown contro i fascisti attraverso tutti gli USA e nel mondo. Non importa poi se queste azioni fossero direttamente influenzate da CIRCA e dal nostro manuale di addestramento. E’ molto piu’ importante in modo in cui questa tattica si replica, forse indipendentemente, o attraverso una sorta di disponibilita’ mentale del radicale-ridicolo. E’ proprio il raggrupparsi dei clown che confonde e sorprende i paramilitari/razzisti/dimostranti di destra.

Parecchi anni fa, un gruppo si reco’ nel Sud-Ovest del paese per rompere la palle e confondere l’attivita’ dell’ala destra, paramilitare dei Minutemen, le guardie della frontiera (con il Messico, Ndt), autodefinendosi le Guardie Annoiate (Boredom Patrol) e e generarono parecchio ridicolo.

Nel Tennessee e nella Carolina del Nord negli scorsi dieci anni, ci sono stati incidenti in cui manifestazioni del KKK/neo-nazisti sono state contestate dai cittadini locali addobbati con nasi rossi e parrucche, con scritte irriverenti e azioni di gruppo che prendevano per il culo i razzisti. In tutti e due i casi i Nazisti no ebbero alcuna risposta. Si ritrovarono a essere presi per il culo e irrisi finche’ non se ne ritornarono a casa.

Lo scopo non e’ trivializzare l’esistenza della destra estrema razzista, ma di far scoppiare la loro bolla di sapone. Le manifestazioni razziste sono intese a provocare paura e rabbia, per attrarre l’attenzione attraverso la violenza fisica e lo scontro.  La creazione di situazioni di rabbia, dove si urla e possibilmente violente fa parte della loro drammaturgia.

Una manifestazione razzista a Sacramento, in California, nel Giugno del 2016 ando’ a finire con violente battaglie di strada e un certo numero di persone, da tutte e due le parti, accoltellate. Questo e’ il tipo di marciume per il quale i fascisti sono preparati e eccitati. E’ la loro caratteristica forte.

I clown sviano questa strategia con una che fa scoppiare l’atmosfera pesantemente emotiva. L’irriverenza, la stupidita’ apparente, le barzellette un po’ stupide, i sorrisi e le farse grossolane non sono solo roba leggera. Si tratta dello scoppio della pesantezza e la trasformazione dello spettacolo fascista in un circo sgonfiato.

I clown mettono in mostra una mancanza di paura collettiva (e questo e’ importante). Non e’ una risposta da macho, ma non e’ nemmeno una risposta da codardo. I nasi rossi vanno dritto nelle facce dei fascisti, senza paura. Non si tratta ne’ di combattere ne’ di fuggire, ma di qualcosa di diverso. Si tratta di una dimostrazione di numeri, di manifestazioni anti-razziste di sfida, e idealmente sembra divertente farne parte.

Piu’ recentemente in Finlandia, un gruppo paramilitare autodenominatosi i Soldati di Odino (un’autodefinizione raccapricciante in questo contesto, che evoca ideologie della destra estrema), dichiaro’ che avrebbero cominciato a pattugliare le strade di Helsinki a caccia di immigrati che, secondo loro, starebbero commettendo crimini.

Un gruppo di clown ribelli che si facevano chiamare i LOLdiers di Odino (LOL corrisponde a Little Old Lady- la piccola, fragile nonnetta, Ndt) sorpresero i Soldati, seguendoli in giro per la citta’, prendendoli in giro e rifancendo le loro facce e mimandoli e, praticamente, divertendosi alle loro spalle. Un LOLdier che aveva un elmetto con le corna in testa dichiaro’ che egli era veramente i dio Norse Odin e si rivolse a uno dei fascisti chiedendogli, in maniera assurda, in Inglese di fare il “High Five” (il gesto dei giocatori di pallacanestro che alzano la mano destra e toccano quella del loro compagno, Ndt).

Mettendo in atto queste contro-pattuglie di presa per il fondello, e video documentandole su YouTube, hanno messo a disposizione un modello per altri gruppi intorno al mondo: cambiare lo stato d’animo dell’evento, e agire anche come “Controllore del poliziotto” o, come in questo caso, come “Controllore del Fascista”, documentando i fascisti per far si’ che essi non la facciano franca con le teste rotte.

Lo scontro radicale del clowning e’ solo un mezzo nella cassetta degli attrezzi del movimento, e come qualsiasi altro mezzo, dovrebbe essere usato in situazioni specifiche, non usato a sproposito sempre e dovunque, in ogni situazione.

Talvolta la risposta perfetta e’, infatti, una risposta solenne, bella, seria, ossessiva. Ma quando il momento e’ giusto, il naso rosso dovrebbe essere preparato, le narici devono allargarsi ed essere pronti per l’azione.

 


L.M.Bogad e’ professore di performance politica all’Universita’ della California a Davis. Egli e’ l’autore di libri: Tactical performance:The theory and Practice of Serious Play and Electoral Guerrilla Theatre:Radical RIdicule and Social Movements.  Ha anche scritto lo spettacolo “COINTELSHOW: A Patriot Act” pubblicato da PM Press. Bogad ha fatto l’attore e ha diretto workshops su Tactical Performance in tutto il mondo, recentemente in Egitto, Argentina, Cile, Catalognia e Latvia.


Da Z Net -Lo Spirito Della Resistenza E’ Vivo
www.znetitaly.org

Da: fifth estate, winter 2016, 4:6, www.FifthEstate.org
Traduzione di Francesco D’Alessandro

 

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