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Lunedì, 6 novembre 2017

 

Puigdemont in libertà vigilata. Belgio: Madrid ha superato i limiti

 

Libertà vigilata per Puigdemont. E il Belgio si schiera con la Catalogna: "Madrid ha superato i limiti, l'Ue monitori"

 

Catalogna, Belgio concede libertà condizionata a Puigdemont

Colpiti da un mandato d'arresto europeo spiccato dalla Spagna, il presidente catalano - destituito - Carles Puigdemont e quattro suoi ex ministri sono alla fine usciti liberi dall'ufficio di un giudice belga al termine di una lunga giornata di audizioni. Conformemente alle richieste della procura di Bruxelles, i cinque catalani rifugiati in Belgio da una settimana sono stati rilasciati in regime di libertà condizionata, domenica sera, nell'attesa che siano esaminati i mandati di arresto emessi a loro carico dalla Spagna.

 

Puigdemont non può lasciare il Belgio

Puigdemont e i suoi ex consiglieri sono stati interdetti dal lasciare il territorio belga, dovranno fornire un indirizzo fisso e dovranno "personalmente" presentarsi a ogni convocazione della magistratura e della polizia, ha precisato la procura di Bruxelles. L'avvocato di Puigdemont, che ha lasciato i locali della procura 45 minuti dopo la mezzanotte, non ha rilasciato alcun commento. 

 

Il procedimento può durare fino a 90 giorni

Il giudice belga incaricato di decidere sul mandato di arresto europeo per Puigdemont e i suoi quattro ex ministri ha adesso 15 giorni per convocare i componenti del governo catalano deposto davanti a un tribunale di prima istanza a Bruxelles, tribunale che deciderà sul mandato emesso dalla giustizia spagnola. Lo ha confermato in un comunicato la Procura belga. L'intero procedimento potrebbe durare fino a 90 giorni. Le decisioni dei tribunali possono essere sottoposto ad appello fino all'ultimo grado previsto dalla giustizia del Belgio. 

 

Catalogna, il Belgio: "Madrid ha superato i limiti"

Il vice premier belga e ministro dell'Interno, Jan Jambon, ha detto oggi in un'intervista a VTM che Madrid "è andata troppo oltre" nella sua risposta alla sfida indipendentista della Catalogna. Per Jambon, la Spagna ha messo le leggi nazionali davanti alla Convenzione dei diritti umani e ad altre leggi "che sono sopra" gli spagnoli, nella sua gestione del processo separatista catalano. "Esiste la legge spagnola, ma anche la legge internazionale, la Convenzione europea sui diritti dell'uomo e altre cose. E tutto questo è al di sopra della legge di uno Stato membro", ha detto.

 

Il Belgio chiede all'Ue di monitorare sul comportamento di Madrid

Jambon ha chiesto alla comunità internazionale di vigilare sulla Spagna per fare in modo che il leader catalano Carles Puigdemont riceva un trattamento legale giusto da parte di Madrid. "Mi chiedo come uno Stato membro dell'Ue possa arrivare fino a questo punto, e mi chiedo dov'è l'Europa e che opinione abbia in merito", ha insistito. In questo senso, Jambon ha avanzato dubbi sul ruolo delle istituzioni europee. "Tutto questo accade in uno stato europeo e noto che c'è silenzio ovunque. Mi chiedo che cosa sta aspettando l'Europa. Se la stessa cosa fosse avvenuta in Polonia o in Ungheria, penso che ci sarebbero state altre reazioni", ha commentato.

 

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