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Lunedì 25 settembre 2017

 

Presidente catalano: potrebbero arrestarmi, ma non sarebbe una buona idea

 

Puigdemont in intervista tv: l'ha detto procuratore generale

 

 Il presidente della Generalitat della Catalogna, Carles Puigdemont, ha detto che la procura generale spagnola ha sollevato l’ipotesi di arrestarlo questa settimana, prima del referendum sull’indipendenza che Madrid ritiene illegale, ma non crede che sia “una buona idea”. “Il procuratore generale ha ventilato questa possibilità” ha detto Puigdemont intervistato ieri sera dalla tv spagnola. A una domanda se abbia paure del carcere il presidente catalano ah risposto che non gli piacerebbe “ma se deve succedere, affronteremo qualunque decisione”. “Non credo sia una buona idea” ha aggiunto. 

Stamani il procuratore generale Jose Manuel Maza ha detto ribadito alla radio che la procura è convinta che Puigdemont potrebbe commettere i reati di “disobbedienza, malversazione e abuso d’ufficio” e la malversazione è passibile di arresto secondo il codice penale spagnolo. Ma per ora secondo Maza non ci sono elementi sufficienti a carico del presidente catalano. 

 

Puigdemont nella sua intervista tv ha definito gli arresti di esponenti del governo catalano nei giorni scorsi “fatti vergognosi, indegni di una stato demcoratico”. “Io non sto disobbedendo, sto obbedendo al parlamento catalano” ha aggiunto. Se il referendum di domenica prossima non potrà celebrarsi, dopo i sequestri di schede e glia rersti dei funzionari che lo organizzavano, Puigdemont non ha escluuso che la Generalitat promulghi una dichiarazione d’indipendenza unilaterale, ma ha ammesso che “ora non è sul tavolo del governo”.

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25 settembre 2017

 

Catalogna, il presidente Puigdemont: «Rischio l'arresto»

 

Il principale sostenitore del referendum: «Se succederà faremo fronte a qualsiasi decisione». L'ipotesi di una dichiarazione d'indipendenza.

 

Il presidente catalano Carles Puigdemont non ha escluso di poter essere arrestato dalla polizia spagnola prima del referendum del 1/o ottobre. «Il procuratore generale lo ha ipotizzato», ha detto al programma Salvados della Sexta. «Non sarebbe una buona idea», ha aggiunto, «ma se succederà faremo fronte a qualsiasi decisione». Puigdemont ha definito l'offensiva giudiziaria contro la Catalogna come «un fatto vergognoso, indegno di uno Stato democratico». Il presidente non ha escluso che una Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza (Dui) possa essere presentata al parlamento catalano dopo il 1/o ottobre. Puigdemont ha però aggiunto in una intervista televisiva che «al momento la questione non è sul tavolo del governo catalano».

 

«IL REFERENDUM SI FARÀ»

«È nostra volontà celebrare il referendum. Questo è il mandato che abbiamo ricevuto dalle urne del 2015. Stiamo dando esecuzione a questo mandato democratico ricevuto dal parlamento», lo ha detto il delegato della Generalitat di Catalogna a Roma Luca Bellizzi in un forum sul referendum del primo ottobre.

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