"La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 135 del 23 giugno 2017

 

Sono 113 i parlamentari che hanno gia' sottoscritto il nostro appello, di varie forze politiche sia di maggioranza che di opposizione.

 

Se la posizione espressa da questi parlamentari fosse fatta propria dai loro colleghi di gruppo parlamentare (e vi sono ottime ragioni per ritenerlo possibile), la proposta dell'appello "Una persona, un voto" avrebbe in entrambi i rami del Parlamento una maggioranza enorme: all'incirca i due terzi del Senato, i cinque sesti della Camera (e nulla esclude che anche in altre forze politiche ci siano parlamentari che potrebbero anch'essi aderire opponendo il loro autentico sentire - e pensare e volere - ai diktat dei vertici dei loro partiti).

Siamo ancora assai distanti da tale meta, ma e' questo il nostro obiettivo: continuiamo quindi a chiedere a tutti i parlamentari di aderire al nostro appello.

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A tutte le persone amiche che ci leggono, e che ringraziamo di cuore per quanto hanno gia' fatto, chiediamo di continuare a raccogliere adesioni all'appello nella societa' civile e nelle istituzioni locali, chiediamo di continuare a diffondere l'informazione sull'iniziativa, e soprattutto chiediamo di scrivere ai parlamentari per chiedere la loro adesione.

Con passo da montagna; con la perseveranza di chi crede che la democrazia e' tale se si fonda sul principio "una persona, un voto"; con l'urgenza di chi vuole opporsi alla violenza con la forza della verita', della legalita' che salva le vite, della civilta', dell'umanita'; con il tenace concetto di chi sa che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Una persona, un voto. Il momento e' adesso.

 

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