"La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 155 del 17 luglio 2017

 

Alcuni pensieri in un giorno di digiuno

di Peppe Sini

 

In Italia sta prevalendo una propaganda e una politica razzista che sostiene apertamente che sia lecito far morire innumerevoli esseri umani innocenti negando loro ogni reale aiuto; una propaganda e una politica razzista complice dell'ecatombe in corso.

In Italia sta prevalendo una propaganda e una politica razzista che mira a fare del nostro paese un regime schiavista, in cui vi siano milioni di persone private di diritti politici fondamentali ed usate come mera forza-lavoro servile, in cui si realizzi un regime di apartheid.

Piu' si cede alla barbarie e piu' il fascismo cresce, tanto nei dissoluti vertici di partiti ridotti a consorterie carrieristiche ed affaristiche quanto nel ventre molle della societa' narcotizzata e manipolata da una propaganda menzognera e criminogena.

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Siamo arrivati al punto che degli scellerati possono impunemente propagandare l'omissione di soccorso, che peraltro e' un reato previsto e punito dal codice. Omettere di soccorrere una persona in pericolo di vita significa provocarne la morte: da quando in qua l'omicidio e' divenuto arte di governo?

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Siamo arrivati al punto che degli scellerati possono impunemente negare che siano italiani bambini, ragazzi e giovani nati in Italia, che in Italia hanno sempre vissuto, che in Italia e solo in Italia sono andati a scuola, che sono cresciuti e si sono formati come persone e come cittadini in questo paese, in questa lingua, in questa cultura, in questo ordinamento giuridico. E cosa dovrebbero essere se non italiani, marziani?

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Siamo arrivati al punto che degli scellerati possono negare ed irridere il criterio fondamentale della democrazia, il principio "una persona, un voto". Come si puo' ammettere che una persona su dieci della reale popolazione italiana sia privata del primo diritto democratico?

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Siamo arrivati al punto che degli scellerati nel nostro paese hanno riaperto i campi di concentramento; hanno ripreso la pratica delle deportazioni; hanno avallato la riduzione in schiavitu' non contrastando le flagranti e pervasive pratiche schiaviste; sono arrivati all'abominio di dichiarare illegale la mera esistenza di persone in quanto persone, criminalizzandole per il solo fatto di essere al mondo e perseguitandole per non altro che per la loro nuda vita, la loro umana presenza.

E tutto cio' fingendo di non sapere che il male commesso e' contagioso, che la persecuzione provoca disperazione, che da orrore orrore nasce, che violenza genera violenza, che da follia follia scaturisce, che la barbarie disumanizza tutti.

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Anche a non voler ascoltare la tragica lezione della storia (neppure un secolo ci separa dai campi di sterminio nel cuore dell'Europa), anche a voler ignorare le ineludibili acquisizioni della psicologia sociale (i terribili esiti degli esperimenti di Milgram e di Zimbardo, ad esempio), anche a negare ogni attenzione alla grande riflessione morale contemporanea (da Hannah Arendt ad Emmanuel Levinas, da Guenther Anders a Primo Levi, da Franca Ongaro Basaglia ad Agnes Heller, a Martha C. Nussbaum, a Vandana Shiva, a Eve Ensler), ebbene, e' sufficiente guardare con occhi non offuscati la realta' che ci circonda per prender coscienza di cio' che la propaganda e la politica fascista cerca di occultare.

Siamo una sola umanita'.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Una persona, un voto.

E' oggi che in Italia dobbiamo contrastare e sconfiggere il razzismo, prima che il fascismo - comunque camuffato - nuovamente ci divori.

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