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20/5/2017

 

L’OCHA: la crisi elettrica a Gaza è sempre più grave

 

Gaza-Wafa. “La crisi elettrica di Gaza si aggrava giorno dopo giorno e necessita di una soluzione immediata”, ha dichiarato venerdì l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) nei Territori palestinesi occupati.

L’OCHA ha avvertito che dopo cinque settimane in cui una crisi elettrica ormai decennale ha raggiunto un livello acuto, la situazione si è aggravata ulteriormente.

Gaza sta attraversando una grave crisi elettrica a partire dalla metà di aprile dopo che l’unica centrale ha interrotto i lavori a causa della carenza di fondi per pagare il carburante.

Da allora, i livelli di energia elettrica hanno oscillato tra circa 100 e 150 megawatt. In pratica, ciò significa che la maggioranza delle famiglie e dei servizi a Gaza riceve elettricità per un massimo di quattro ore alla volta seguita da un’interruzione di 12 ore.

L’OCHA ha affermato: “Questa situazione ha un grave impatto sulla fornitura di acqua potabile sicura, sul trattamento e la gestione delle fognature, sulla disponibilità di servizi sanitari, sulle imprese, sulle scuole e molto altro”.

“I cittadini più vulnerabili di Gaza stanno pagando il prezzo più alto in questa crisi. Nessun nucleo familiare a Gaza ne è indenne, ma la situazione dei pazienti in dialisi, delle persone con disabilità che vivono in edifici senza ascensori o degli anziani è particolarmente precaria”.

L’OCHA ha dunque invitato tutte le parti – ANP e Hamas – a riunirsi per risolvere la situazione umanitaria della Striscia di Gaza.

 

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