Fonte: Hispan Tv

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Feb 27, 2017

 

Il comando iracheno denuncia gli USA per i rifornimenti paracadutati da aerei USA ai miliziani dell’ISIS

Traduzione e nota di L. Lago

 

Un alto comandante militare iracheno, Yavad al-Talibavi,  ha accusato gli USA di inviare armi e rifornimenti,  a mezzo aviolancio,  sulle posizioni dei terroristi del Daesh (l’ISIS) ad ovest di Mosul.

 

Il comandante delle unità delle forze irachene ha dichiarato la scorsa domenica che le sue forze hanno individuato, nella notte del sabato, aerei non identificati che hanno paracadutato armi e rifornimenti sulle posizioni dei gruppi debilitati del Daesh ad ovest di Mosul.

 

Nel ricordare altri casi simili già verificatisi dove si è riscontrato l’appoggio che Washington, con le sue forze aeree, fornisce di fatto agli estremisti del Daesh, Al-Talibavi ha avvertito che il comando delle forze statunitensi  in questo modo sta cercando di allargare il conflitto in Iraq, motivo per cui ha nmanifestato al primo ministro iracheno, Haidar al-Abadi, l’urgenza di intervenire ed adottare misure adeguate.

La presenza di reparti di “special forces”  statunitensi sul territorio dell’Iraq suscita sospetti e provoca la nostra inquietudine, quando  già si è notato che, tenendo in conto le loro azioni,  le forze USA presuppongono una minaccia per la sicurezza dei civili e possono compromettere le nostre operazioni militari contro il Daesh, ha riferito il comandante.

Lo scorso martedì si erano divulgate le immagini video, captate dai residenti di una zona del paese,  dove si mostravano  sei persone e vari carichi,presumibilmente di armi, lanciate da un aereo sulla località di  Tal Afar, che da tempo è sottoposta ad un assedio da parte dei combattenti iracheni.

Su questa linea, Al-Talibavi aveva già sottolineato che, l’intensificazione dell’assedio su Tal Afar da parte delle forze irachene, ha fatto si che gli statunitensi stiano cercando di salvare i capi dell’ISIS assediati evacuandoli su altre zone.

Le denunce coincidono con l’offensiva dell’esercito iracheno e dei suoi alleati sui quartieri ovest di Mosul dove è iniziata l’attacco decisivo dopo la avvenuta liberazione della parte Est della città.

Si era già notato che il comando USA, con vari pretesti, aveva cercato di ritardare la liberazione della città da parte delle forze governative, tanto che parlamentari iracheni avevano denunciato questo atteggiamento da parte di Washington (amministrazione Obama).

Nota: Si ripetono gli episodi (già denunciati in passato) di complicità delle forze della coalizione USA con i terroristi dell’ISIS (Daesh in arabo). Non è cambiato nulla in questo senso e sembra evidente  che Washington non gradisce una rapida riconquista del territorio da parte delle forze irachene in quanto questo potrebbe compromettere i loro piani di divisione del paese. Questo spiega il “doppio gioco” degli USA nella regione, ormai divenuto evidente a tutti gli osservatori indipendenti.

Il governo iracheno tuttavia ha “mangiato la foglia” ed ha iniziato ad appoggiarsi alla coalizione Siria-Iran-Russia che si dimostra affidabile ed efficace (al contrario degli USA) nella lotta contro l’ISIS. Così è accaduto che i caccia bombardieri iracheni hanno compiuto missioni di bombardamento contro l’ISIS in Siria ed il favore viene ricambiato dai russi e iraniani che forniscono assistenza militare e logistica al governo di Baghdad.

La politica degli USA in Medio Oriente al momento non è cambiata anzi, sembra che proceda in avanti con il “pilota automatico” a prescindere da chi sieda alla Casa Bianca.

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