Fonte: Hispan Tv

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Feb 26, 2017

 

L’Iraq si impegna nella lotta antiterrorista in Siria al fianco di Siria, Iran e Russia

Traduzione di Juan Manuel de Silva

 

Venerdì l’Iraq ha realizzato per la prima volta attacchi aerei sugli obiettivi del Daesh in Siria in cooperazione con Damasco, Teheran e Mosca.

Tali attacchi aerei, come indica un articolo pubblicato il sabato nel portale web israeliano Debka file, sono stati coordinati con l’Iran, con la Russia e con la Siria ma non si sa con sicurezza se siano stati coordinati o meno con le autorità statunitensi ed i rappresentanti della coalizione che dirigono gli USA contro il gruppo terrorista ISIS (Daesh in arabo).

Il testo ricorda che il portavoce del Ministero della Difesa irachena, il generale di Brigata Tahseen Ibrahim, ha confermato che gli attacchi sono stati coordinati con Mosca, Teheran e Damasco e che le parti menzionati hanno condiviso informazioni sugli obiettivi attaccati, nonostante questo non ha fatto però menzione alcuna di un coinvolgimento degli Stati Uniti.

 

“Quando gli hanno domandato se le Forze Armate degli Stati Uniti erano coinvolti nell’attacco, il portavoce ha detto che era al corrente di questo”, si legge nell’articolo pubblicato da Debka File, alludendo alla possibilità che il Governo di Baghdad non abbia coordinato i suoi attacchi in Siria con gli Stati Uniti.

Tuttavia il portavoce del Dipartimento della Difesa degli USA (il Pentagono), Jeff Davis ha insistito il venerdì che gli attacchi erano stati coordinati con gli Stati Uniti e che era stato Washington quello che ha dato l’informazione necessaria perchè i cacciabombardieri iracheni realizzassero i loro attacchi.

Nonostante le dichiarazioni di Davis, le fonti di Intelligence citate per tale media israeliano credono possibile che Baghdad abbia mantenuto all’oscuro gli USA ed avvertono che, nello stare così le cose, questo dimostrerebbe che la Russia ha lasciato da parte, almeno per il momento, la possibilità di coordinare i suoi sforzi antiterroristi in Siria con gli USA , cosa che si aspettava di fare dopo l’arrivo del nuovo inquilino della Casa Bianca, Donald Trump.

Da un altro lato indicano che, se gli attacchi si sono realizzati con la luce verde dell’Amministrazione Trump, allora questo è il segnale della cooperazione degli Stati Uniti con la Russia e Teheran nella lotta contro il terrorismo tanto in Iraq come in Siria, qualche cosa che avrebbe severe conseguenze per paesi come l’Arabia Saudita.

 

 

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