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June 8th, 2017

 

L'attacco di Israele alla Liberty non è iniziato o finito nel 1967

da Free Palestine Movement

 

L'8 giugno 1967, con l’obiettivo di compiere un omicidio di massa a sangue freddo, gli aerei e le navi da guerra israeliani hanno fatto ogni sforzo per affondare la USS Liberty, un'imbarcazione dell’intelligence americana per lo più disarmata, al largo della costa di Gaza e ucciderne tutte le 294 maestranze a bordo. Grazie solo all'eroismo dell'equipaggio della Liberty e, probabilmente, dell'offerta di assistenza di un vascello sovietico (rifiutato), l'attacco è stato interrotto prima del completamento, anche se gli aggressori avevano molte ragioni per pensare che il mare avrebbe fatto il resto del lavoro per loro.

Due volte, gli aerei militari statunitensi della sesta flotta hanno risposto alle chiamate di soccorso della Liberty, solo per essere richiamati da un ordine diretto della Casa Bianca e del Dipartimento della Difesa Usa. In retrospettiva, è chiaro che Lyndon Johnson e Robert McNamara a loro volta ottennero i loro ordini dalla lobby israeliana e dalla leadership israeliana. 34 marinai furono uccisi e 174 feriti, con molte disabilità permanenti.

 

La copertura successiva, la soppressione dell'indagine, la falsificazione delle prove, la manipolazione della storia e la negazione della giustizia ai fedeli militari statunitensi sono ora ben documentati e prontamente disponibili a tutti coloro che desiderano approfondire (molti non lo fanno). Tuttavia, l'attacco continua fino ad oggi, con risorse israeliane e statunitensi dedicate al mantenimento di una serie di narrazioni false e spesso conflittuali per nascondere la verità.

 

Naturalmente, l'attacco di Israele alla Liberty va ben oltre questo incidente, per quanto scandaloso, arrogante, clamoroso e orribile. Israele deve la sua esistenza al Piano D, una strategia militare dettagliata e accuratamente preparata per spopolare la Palestina dalla sua popolazione palestinese e sostituirla con gli immigranti ebrei per creare una maggioranza e, in definitiva, una popolazione esclusiva per lo Stato ebraico, secondo un programma razzista. Dalla fine del 1947, e ancor prima, e fino ad oggi, i palestinesi hanno avuto e hanno ancora molti incidenti come quello della  Liberty, senza il beneficio di una sesta flotta, richiamata o meno. È chiaramente intenzione di Israele, continuare fino a quando non ci saranno più palestinesi in Palestina.

 

Gli assalti alla Liberty stanno continuando negli Stati Uniti e in altri paesi potenti, dove Israele e i suoi interessi sionisti hanno sufficiente potere sui loro governi per piegarne il potere militare e politico ai loro fini. Quindi non è un caso che gli Stati Uniti e i paesi occidentali siano stati utilizzati per distruggere i potenziali nemici e rivali di Israele nella regione, come l'Iraq, la Libia e la Siria, e allinearne altri, come la Giordania, l'Egitto, l'Arabia Saudita, la Turchia e le monarchie del Golfo. Le persone di metà del mondo stanno pagando il prezzo delle ambizioni di Israele, anche in paesi come gli Stati Uniti, i cui bilanci militari inghiottono fondi per infrastrutture, salute e istruzione, e creano un'offerta continua di veterani frantumati e trascurati dallo stesso governo che hanno servito.

Ma milioni di persone sono state uccise e decine di milioni sono state trasformate in rifugiati dalle guerre per Israele, allo scopo di indebolire i nemici di Israele, consentendo la conquista di territorio da parte di Israele, la continua pulizia etnica delle popolazioni che Israele considera indesiderabili e la confisca delle risorse. Abbracciandosi con gli elementi più distruttivi negli Stati Uniti e in altri paesi che desiderano influenzare e manipolare, Israele è in grado di moltiplicare la sua capacità distruttiva ben oltre i propri confini.

Siamo tutti palestinesi. Israele ci schiaccia tutti, privandoci delle nostre risorse, della nostra vita e della nostra libertà. Dopo cinquant'anni, ricordiamo e onoriamo l'equipaggio della USS Liberty, che ha pagato un prezzo elevato per la libertà, senza mai ricevere una corretta remunerazione. Ricordiamoci anche che continuiamo a pagare questo prezzo.

 


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June 8th, 2017

 

Israel’s Liberty Attack Did Not Begin or End in 1967

by Free Palestine Movement

 

On June 8th, 1967, with cold-blooded mass murder as the objective, Israeli warplanes and warships made every effort to sink the USS Liberty, a mostly unarmed US intelligence vessel off the coast of Gaza, and to kill all 294 on board. Thanks only to the heroism of the Liberty crew and possibly a Soviet vessel’s offer of assistance (refused), the attack was called off before completion, although the attackers had plenty of reason to think that the sea would do the rest of the job for them.

Twice, US warplanes from the US Sixth Fleet responded to distress calls from the Liberty, only to be recalled by direct order of the White House and the US Department of Defense.  In retrospect, it is clear that Lyndon Johnson and Robert McNamara in turn got their orders from the Israel Lobby and the Israeli leadership.  34 were killed and 174 wounded, with many permanently disabled.

 The subsequent coverup, the suppression of investigation, the falsification of evidence, the manipulation of history and the denial of justice to loyal US servicemen on board is now well documented and readily available to all who wish to see (which many do not). Nevertheless, the attack continues to this day, with Israeli and US resources devoted to maintaining a variety of false and often conflicting narratives to hide the truth.

Of course, Israel’s attack on liberty itself goes far beyond this one incident, however outrageous, arrogant, blatant and hideous it may be.  Israel owes its very existence to Plan D, a detailed and carefully prepared military strategy for depopulating Palestine of its non-immigrant Palestinian population and replacing it with immigrants in order to create a majority (and ultimately exclusive) Jewish state, according to a racist agenda.  Since late 1947 (and even before) and up to the present, Palestinians have had, and are still having, many Liberty incidents, without benefit of a Sixth Fleet, recalled or not.  It is clearly Israel’s intention to continue until there are no Palestinians left in Palestine.

Liberty assaults are continuing in the US and other powerful countries, as well, as Israel and its Zionist interests in these countries wield sufficient power on their governments to bend military and political power to their ends.  Thus it is no accident that US and western countries’ might has been used to destroy Israel’s potential enemies and rivals in the region, such as Iraq, Libya and Syria, and to bring to heel others, such as Jordan, Egypt, Saudi Arabia, Turkey and the Gulf monarchies. The people of half the world are paying the price for Israel’s ambitions, not least in countries like the US, whose military budgets swallow funds for infrastructure, health, and education, and create an ongoing supply of shattered veterans who are neglected by the very government they served.

But millions of people have also been killed and tens of millions made refugees in the wars for Israel, for the purpose of weakening Israel’s enemies, enabling Israel’s capture of territory, the ongoing ethnic cleansing of populations that Israel considers undesirable, and confiscation of resources.  By allying itself with the most destructive elements in the US and other countries it wishes to influence and manipulate, Israel is able to multiply its destructive capability far beyond its own borders.

We are all Palestinians.  Israel is crushing us all, robbing us of our resources, our livelihood and our liberty.  Fifty years on, let us remember and honor the crew of the USS Liberty, who paid a high price for liberty, never receiving proper remuneration. Let us also remind ourselves that we continue to pay this price.

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