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26/07/2017

 

Netanyahu promette di ‘espellere al-Jazeera da Israele’

Secondo il premier israeliano l’emittente “incita alla violenza” con la sua copertura delle tensioni a Gerusalemme. Un reporter aveva ripreso un soldato israeliano prendere a calci un palestinese.

“Lavorerò per mettere in atto la legislazione necessaria per espellere al-Jazeera da Israele”. Queste le parole con cui ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di chiudere gli uffici di Gerusalemme al canale televisivo.

Sul suo profilo Facebook, Netanyahu accusa al-Jazeera di “incitare violenza verso il Monte del Tempio” (per i palestinesi “Spianata delle Moschee”).

Al-Jazeera è uno dei numerosi servizi di informazione internazionali ad aver coperto le crescenti tensioni nella città, iniziate il 14 luglio, quando tre arabi israeliani hanno aperto il fuoco contro la polizia israeliana sulla Spianata, uccidendo due ufficiali drusi. Da allora, Israele ha imposto misure di sicurezza che hanno scatenato le proteste dei palestinesi che si rifiutano di entrare nella Spianata, scegliendo di pregare per le strade adiacenti, e chiedono il ripristino della situazione precedente all’attacco.

La rete basata a Doha aveva pubblicato un video degli scontri fra polizia e manifestanti palestinesi dopo la preghiera del venerdì, il 21 luglio: in esso, si vede un soldato israeliano prendere a calci un palestinese in ginocchio su quello che sembra un tappetino per la preghiera islamica. Il video era stato ripreso anche dal quotidiano israeliano Haaretz. Secondo il reporter di al-Jazeera, gli ufficiali israeliani avevano attaccato i palestinesi che manifestavano in modo non violento vicino alla Spianata.

 

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