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Nov 19, 2017

 

L’unico presidente cristiano del Medio Oriente appoggia Hezbollah contro Israele

Traduzione di Federico Bezzi

 

Il presidente libanese Michel Aoun, come riferito dal Jerusalem Post, ha smentito le voci che la milizia sciita conosciuta come Hezbollah stia per essere disarmata, in quanto Israele non rispetta le risoluzioni ONU e le leggi internazionali. Aoun, un cristiano, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al quotidiano francese Le Figaro che Hezbollah assicura “la resistenza del Libano contro lo Stato di Israele”, e respinge l’idea che i cristiani necessitino di protezione speciale in Libano, in quando “l’esercito difende tutto il Paese, inclusi i cristiani”.

 

Nell’intervista Aoun difende i suoi stretti legami con la milizia, le cui voci vorrebbero che avesse giocato un ruolo fondamentale nella sua vittoria alle elezioni del 2016.

 

Alcune settimane fa il Libano ha protestato contro Israele alle Nazioni Unite per avere violato lo spazio aereo nazionale nel sud del Paese, causando danni per il rumore prodotto dal passaggio supersonico degli aerei. Secondo fonti libanesi, il sonic boom ha rotto finestre e scosso edifici.

Sempre parlando a Le Figaro, Aoun parla del doppio standard dell’opinione pubblica riguardo ciò che avrebbe fatto Hezbollah nel 2006 – alcune azioni che sono sfociate in un breve conflitto tra Libano e Israele – e ciò che Israele continua a fare tutt’oggi. “E’ stato un classico incidente al confine, sfociato in una reazione eccessiva da parte di Israele” ha spiegato. “Dite che Hezbollah ha violato il territorio israeliano quel giorno? E’ possibile. Ma questi tipi di incidenti accadono molto di frequente. Alcuni giorni fa alcuni jet israeliani hanno rotto la barriera del suono sopra il Libano, violando il nostro spazio aereo e causando danni”.

 

A luglio di quest’anno il presidente americano Donald Trump ha commesso uno dei suoi classici passi falsi quando ha detto al primo ministro libanese Saad Hariri che “il Libano è in prima linea nella lotta contro ISIS, al-Qaeda e Hezbollah”.

 

In realtà, Hezbollah è una parte fondamentale del governo libanese, e nell’intervista Aoun ci aiuta a capire come la leadership libanese ha percepito questa gaffe. “Hezbollah non usa le sue armi nella politica interna. Esso assicura la nostra resistenza contro lo Stato di Israele, il quale continua a occupare una parte del nostro territorio e rifiuta di applicare le risoluzioni ONU sul diritto di ritorno dei palestinesi”.

 

Sconosciuto alla maggior parte delle persone è il fatto che a settembre Israele ha tenuto la più grande esercitazione militare degli ultimi vent’anni, per simulare un’invasione del Libano. L’obiettivo dell’esercitazione era Hezbollah, e i finti nemici usavano le divise e le bandiere dei militanti libanesi.

 

“Non puoi disarmare Hezbollah e nello stesso tempo accettare che Israele non rispetti le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”, dichiara Aoun, “Israele potrebbe muoverci guerra in qualsiasi momento, e noi dovremmo privarci del diritto di autodifesa? No, non è possibile”.

 

 

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