Fonte: Sputnik Mundo

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Feb 22, 2017

 

Aisha Gheddafi, il nuovo rompicapo per la NATO in Libia

Traduzione e note di L.Lago

 

Dopo il fallimento del Governo di Accordo Nazionale della Libia, la NATO ha un’altro problema in questo paese arabo: la figlia di Moahmed Gheddafi, Aisha.

Dopo quatro anni di silenzio, nel 2016, Aisha, attraverso una lettere inviata dall’Eritrea, dove risiedeva in quel momento, ha esortato i libici ad opporre resistenza all’Occidente ed alla NATO e si è proclamata come l’erede di Muhammad Gheddafi e la “madre della Libia”.

Dopo questo appello, il canale della BBC ha divulgato nuove immagini del linciaggio di Gheddafi, mentre la NATO, dopo aver essere venuta a conoscenza della lettera, ha convocato una riunione straordinaria nei Paesi Bassi per discutere della situazione in Libia, come ha scrittto il giornale “Mirror Specrum”.

 

“Aisha rappresenta un a minaccia reale visto che è l’unica di tutti i figli del leader libico assassinato che potrebbe influire sull’animo dei cittadini libici”, secondo quanto scrive il portale russo Mir Tesen.

“Aisha, con la natura materna che è propria delle donne arabe, sarebbe capace di difendere i “suoi figli” del popolo libico.

Educata alla Sorbona, Aisha già ha annunciato ” la creazione di un Governo occulto in Libia e fuori delle sue frontiere”, ha spiegato il Mirror Spectrum.

Prima che avvenisse il colpo di Stato per opera dei servizi di intelligence della NATO nel paese arabo, circolavano voci sull fatto che precisamente la “Cindy Crawford ” dell’Africa del Nord, potesse dirigere la nazione libica dopo la morte del padre.

Aisha era sempre elegante e vestita alla moda, fino a quando nel 2011 ha voluto cambiare la sua immagine e si è posta il velo islamico come abbigliamento tradizionale del suo paese. In questo modo ha cercato di avvicinarsi al suo popolo e protestare contro l’aggressione dell’Occidente.

Dopo che la capitale libica di Tripoli fu conquistata dai ribelli appoggiati dalla NATO, Gheddafi ordinò ad Aisha di fuggire dal paese. Può essere che la morte di suo padre non sia stata l’unica ragione per cui Aisha nutra desiderio di vendicarsi.  Nei bombardamenti effettuati dalla NATO in Libia nel 2011,  la donna perse anche suo marito ed uno dei suoi figli.

Nota: Aisha potrebbe impersonare il desiderio di rivalsa del suo popolo che ha subito la distruzione ed i bombardamenti delle potenze occidentali che hanno utilizzato i gruppi terroristi di al-Qaeda per attivare l’insurrezione armata nel paese e che hanno poi utilizzato alcuni di questi stessi gruppi per il programma di aggressione alla Siria.

La Libia, prima dell’intervento NATO era il paese più prospero del Nord Africa, come attestato anche dall’ONU, ed aveva un programma di aiuti e di sostegno alle famiglie (casa, energia, borse di studio, assistenza, ecc.) superiore al livello di welfare di molti paesi europei.

 

Vedi: Cose che non sai della Libia di Gheddafi

 

L’aggressione della NATO,  sulla base di falsi pretesti, ha destabilizzato il paese, ha creato morte, distruzione, guerra fra bande, fame e disperazione fra i libici. L’intervento occidentale ha fatto sorgere il terrorismo radicale e gruppi di mafia dediti al il traffico di migranti diretti verso l’Italia. Un “capolavoro” dei paesi occidentali con partecipazione attiva  dell’Italia che adesso ne subisce tutte le nefaste conseguenze.

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