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8 novembre 2017

 

Dopo gli arresti dei principi Mohammed Bin Salman mette le mani sui conti e confisca 800 miliardi di dollari

di Enrico Oliari

 

Dopo i clamorosi arresti di tre giorni fa in Arabia Saudita di principi e miliardari, ufficialmente con l’accusa di corruzione, il governo saudita starebbe pensando di appropriarsi dei loro soldi attraverso lo strumento della confisca. Come riporta il Wall Strett Journal, il “tesoretto” su cui il principe ereditario Muhammad bin Salman, detto Mbs, starebbe per mettere le mani “E’ di oltre 800 miliardi di dollari”, denaro che proverrebbe dai conti degli oltre 60 arrestati, tra cui 11 principi e 4 ministri in carica ed in particolare

– il principe al-Walid bin Talal (al-Walid bin ?alal bin Abd al-Aziz al-Saud), una degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio personale di oltre 30 miliardi di dollari, amico personale di Silvio Berlusconi, di Rupert Murdoch e di Vladimir Putin e soprattutto presidente e amministratore delegato della Kingdom Holding Company (importanti quote in Amazon, Ebay, Apple, Boeing, Coca Cola, Fininvest, Citygroup, McDonald’s, Twitter e molte altre);

– il principe Turki bin Nasser al-Saud, già vicecomandante delle forze armate, anche lui multimiliardario e con conti offshore; Mutaib II bin Abdullah bin Abdulaziz Al Saud;

– il principe Mutaib II bin Abdullah bin Abdulaziz al-Saud, già comandante in campo e fino a ieri ministro della Guardia nazionale;

– il principe Turki bin Abd Allah al-Saud, già governatore della provincia di Ryad;

– Khaled al-Tuwayjiri, già comandante della Guardia Reale, segretario del Consiglio di Fedeltà e segretario privato e consigliere speciale di re Abd Allah;

– Waleed bin Ibrahim Al Ibrahim, numero uno delMiddle East Broadcasting Center (Mbc) e proprietario della prima tv commerciale del Medio Oriente;

– Saleh Abdullah Kamel, capo del Consiglio generale delle Banche islamiche e della Camera di commercio di Jeddah, nonché fondatore del Dallah al Baraka Group;

– Adel bin Muhammad Fakeih, ministro dell’Economia e della Pianificazione, già ministro del Lavoro;

– Abdullah al-Sultan, comandante della regia Marina;

Mbs si è levato in un sol colpo possibili concorrenti non solo per il trono, ma soprattutto per la “torta” da 2mila miliardi di dollari di investimenti per il programma “Vision 2030”, il cui scopo sarebbe quello di diversificare l’economia a cominciare da grandi progetti nel settore del turismo.

Gli 800 miliardi di dollari confiscati potrebbero quindi rappresentare una sostanziosa parte di quei 2mila miliardi.

 

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